Cerveteri Litorale

Il busto di Salvo D’Acquisto è tornato a Cerveteri

Il busto di Salvo D’Acquisto e tornato a casa.

Per una singolare coincidenza, a ridosso dell’anniversario della morte del valoroso carabiniere, fucilato per rappresaglia dai nazisti il 23 settembre 1943 alla torre di Palidoro, la statua è stata restituita alla scuola di Cerveteri che porta il suo nome. I carabinieri, dopo accurate ricerche durate mesi, l’hanno ritrovata nelle campagne vicino Roma dove era stata gettata nei pressi del deposito di un rigattiere. I ladri, che l’avevano trafugata dal plesso di via Settevene Palo nell’agosto dello scorso anno, probabilmente pensavano che avesse un notevole valore economico. Scoperto l’irrisorio bottino, l’avrebbero scaraventata in un terreno. In realtà il busto di Salvo D’Acquisto, donato alla scuola da un artista di Cerveteri, ha un profondo significato etico e morale, il furto aveva suscitato sdegno vista anche la violenza dei malviventi che avevano distrutto la colonna in marmo su cui poggiava. La statua non è in ottime condizioni, è danneggiata in alcuni punti, probabilmente sarà necessario un intervento di restauro per riportarla all’originale splendore. Ma nella scuola di Cerveteri questo particolare poco importa, c’è stata una grande festa tra alunni e corpo docente per il ritorno del busto marmoreo, avvolto da una bandiera della pace, come segno di rifiuto per tutte le guerre e sostegno al popolo ucraino. Le indagini dei carabinieri proseguirebbero a tutto campo e si spingerebbero fino all’estate di due anni fa. Ad agosto del 2020, infatti, in piena pandemia, la statua di Salvo D’Acquisto fu rubata per la prima volta. Ma dopo pochissimi giorni i militari dell’Arma la ritrovarono in un terreno di Cerveteri, nascosta sotto la vegetazione in attesa che le acque si calmassero. Il secondo furto, commesso dodici mesi dopo, sempre a notte fonda e con le stesse modalità da ladri abili a sfuggire alle telecamere a circuito chiuso, indurrebbe ad ipotizzare che in azione sia stata sempre la stessa banda. Nell’istituto si starebbe vagliando l’ipotesi di cambiare il posizionamento del busto, trasferendolo dall’atrio davanti all’ingresso in un corridoio interno nelle ore serali. Forte anche la richiesta delle famiglie che chiedono il potenziamento della sorveglianza elettronica sia per prevenire furti ed atti di vandalismo, sia come potenziale deterrente per l’aggirarsi di presenze poco gradite attorno alla scuola.

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