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Lo scandalo ventennale dell’ex centro sportivo di Campo di Mare

Da oltre venti anni abbandonato nel degrado ed ora a serio rischio incendi estivi. Sono preoccupati residenti e villeggianti della zona di via dei Pini a Campo di Mare dove l’area di un ex centro sportivo è diventata una discarica a cielo aperto con vegetazione alta ed incolta.

L’ingresso dell’ex centro sportivo

Un tappeto di erba secca che, a causa delle elevate temperature o di gesti inconsulti, potrebbe trasformare la zona in un gigantesco rogo. La storia della struttura ebbe inizio oltre 30 anni fa quando rappresentava un importante punto di aggregazione per famiglie e sportivi con punti di ristorazione e giochi per bambini. Alla fine degli anni novanta, per motivi mai chiariti, l’ex centro sportivo chiuse i battenti, tornando di proprietà della società Ostilia che lo aveva dato in gestione ad un imprenditore privato. Da quasi un quarto di secolo l’area è avvinta dal degrado, i locali che ospitavano il ristorante sono diventati habitat per vagabondi, sbandati e tossicodipendenti. Uno scenario desolante ideale per gli incivili che più volte hanno scaricato rifiuti di ogni genere dove una volta si giocava a tennis e scorrazzavano i bambini. All’appello hanno risposto anche i teppisti che hanno danneggiato in più punti quel che restava della rete di recinzione della struttura. Alcuni alberi sono crollati al suolo a conferma di come la situazione sia vicina ad un punto di non ritorno. Nei prossimi giorni, forse, potrebbe aprirsi uno spiraglio per recuperare l’ex centro sportivo della frazione di Cerveteri.

Le sterpaglie all’interno della struttura

<<Abbiamo avuto conferma – afferma Enzo Musardo, presidente del Comitato di Cerenova e Campo di Mare – che la prossima settimana incontreremo il nuovo sindaco Elena Gubetti per affrontare le problematiche del territorio. La situazione dell’ex centro sportivo di via dei Pini è ai primi posti, esiste un potenziale rischio di devastante rogo estivo, chiederemo al Comune di intervenire rapidamente. E di sbrogliare soprattutto la matassa sulla reale proprietà dell’area dopo tanti anni di confusione ed incertezza. Nel contempo, proporremmo alla nuova amministrazione di affidare, tramite bando, tutta l’area ad un’associazione affinchè possa essere riqualificata per tornare ad essere un luogo di attività sociali, sportive e culturali, così come era in origine. A Campo di Mare mancano spazi di aggregazione per le famiglie, è assurdo avere un’area di tali proporzioni abbandonata nel degrado e coperta di spazzatura>>.

                                                                                                                                                                                                              Gianni Palmieri 

 

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