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Procida è la Capitale Italiana della Cultura 2022 ma Cerveteri esce a testa alta

di Alberto Sava

Ieri mattina si è svolta la cerimonia ufficiale per la comunicazione del vincitore del titolo nazionale, che ha visto dieci città contendersi la corona di Capitale Italiana della Cultura Italiana 2022. Cerveteri è stata in campo a pieno titolo ed in partita fino all’ultimo, e con tutte le carte in regola. Tutti abbiamo incrociato le dita consapevoli di una vittoria difficilissima. Oggi a Cerveteri si respira delusione, ma resta l’orgoglio del primato che spetta alla prima ed unica città del Lazio ad aver gareggiato per questo titolo. Veniamo ora alla cerimonia che ha ufficializzato la vittoria di Procida.E’ stata proclamata dalla giuria presieduta dal prof. Stefano Baia Curioni dopo l’esame dei 10 progetti presentati dalle città che si sono candidate. La designazione si è svolta alla presenza del Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini. Si erano proposte: Ancona, Bari, Cerveteri, L’Aquila, Pieve di Soligo (Treviso), Taranto, Trapani, Verbania Lago Maggiore e Volterra.  “E’ un anno complicato per tutti, stiamo cercando di sostenere in ogni modo le attività culturali e turistiche e la designazione oggi della capitale italiana della cultura per il 2022 è un segnale per il futuro, la ripresa. Nel 2022 saremo tornati alla normalità e la cultura e il turismo torneranno importanti e fortissimi come lo erano prima della pandemia”, ha detto il ministro per i Beni Culturali e il Turismo Dario Franceschini aprendo la cerimonia della proclamazione tra le 10 città candidate. Il ministro, che ha fatto i complimenti a Procida e al sindaco che era in collegamento, ha sottolineato come “l’ideazione della capitale italiana della cultura che risale al 2014, determina un percorso di valorizzazione di tutte le città al di là della vincitrice, mettendo in moto un meccanismo virtuoso e attrattivo, come per i candidati all’Oscar”. Inutile dire che la delusione a Cerveteri è stata forte, tuttavia la comunità ceretana deve sentirsi orgogliosa di aver concorso per la nomination con altre nove Città, tutte dotate di altrettanti patrimoni culturali e turistici di raro spessore. Procida è un lussureggiante scoglio di fronte alla più rinomata Ischia, che nel mondo ha sempre fatto la parte del leone, unitamente a Capri, nell’economia turistica tra le isole campane.

“La cultura non isola”

La cenerentola dell’arcipelago azzurro è diventata regina con la corona di Capitale della Cultura Italiana 2022, titolo che avvia il turbo al virtuoso sistema attrattivo per un turismo verde e sostenibile. Procida ha vinto soprattutto quale riconoscimento che va a tutte le piccole isole del Mediterraneo ed ai loro tesori, ereditati dal fondo dei secoli. La vulcanica Procida è uno scrigno straripante di natura, cultura e tradizioni, supportati da una fitta rete ricettiva in grado di soddisfare le esigenze di tutte le tasche. Il premio in danaro prevede per Procida 1 milione di euro da spendere per la valorizzazione culturale del piccolo borgo.”Procida può essere considerata una metafora di tanti luoghi, di tante amministrazioni, di tante comunità che hanno riscoperto l’entusiasmo e l’orgoglio del loro territorio e che con questo titolo vogliono costruire un riscatto importante per le proprie terre”. Così il sindaco di Procida, Raimondo Ambrosino, subito dopo aver ricevuto per la sua isola il titolo di capitale italiana della cultura per il 2022. “Siamo onorati e facciamo i complimenti a tutte le altre città di cui abbiamo visto i dossier e abbiamo studiato le proposte culturali – ha detto ancora il sindaco – e come la cultura, per noi e per loro, possa essere uno straordinario detonatore del piano strategico di rilancio. Vi ringraziamo per questa enorme opportunità storica per un piccolo Comune, per una piccola isola – ha aggiunto – che senz’altro coglieremo lavorando sodo per rendere orgogliosa l’Italia per questa scelta”.”La cultura non isola”, è questo il nome del dossier presentato da Procida, che ha spiegato di essersi candidata perché “la terra isolana è luogo di esplorazione, sperimentazione e conoscenza, è modello delle culture e metafora dell’uomo contemporaneo. Potenza di immaginario e concretezza di visione ci mostrano Procida come capitale esemplare di dinamiche relazionali, di pratiche di inclusione nonché di cura dei beni culturali e naturali”. Il percorso che ha portato alla creazione e consegna del dossier di candidatura “è una significativa esperienza di innovazione sociale, per la centralità di un modello di vita urbana attiva, orientata alla cultura e ai desideri della comunità. Procida è l’isola che non isola – si legge nel progetto – laboratorio culturale di felicità sociale”. Speriamo in un meccanismo di emulazione dei territori”.

Le reazioni politiche in Campania

Per il governatore della Campania, De Luca, la vittoria di Procida “È un’occasione straordinaria di proiezione della nostra Regione sul piano internazionale sulla scia del grande successo delle Universiadi 2019. Presenteremo nei prossimi giorni i contenuti del progetto”. In un periodo di crisi sanitaria ed economica, la scelta di Procida è un segnale forte per guardare al futuro e progettare il rilancio della Campania partendo dalle bellezze, dalla storia e dalla cultura, valori universali che uniscono”, ha aggiunto il consigliere regionale del Pd in Campania, Massimiliano Manfredi.Di seguito il post del Movimento Neoborbonico diffuso in rete pochi secondi dopo la proclamazione della vittoria: “Felici e fieri per Procida (giustamente) Capitale Italiana Della Cultura 2022. Voi quanti luoghi potete ricordare per l’arte, la storia, la letteratura, il cinema, i colori, i sapori, i profumi o il mare, il tutto unito, in armonia, in un fazzoletto di terra? Tre o quattro, forse, nel mondo. E Procida (Campania, Sud) è uno di questi”.

In edicola oggi sul quotidiano La Voce 

 

 

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