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Pulizia di tombini e caditoie per prevenire le inondazioni a Cerveteri

Pulizia a tappeto delle caditoie e delle griglie dei tombini su tutto il territorio di Cerveteri.

Con l’arrivo dell’autunno e le prevedibili forti piogge, l’amministrazione comunale ha avviato i lavori di manutenzione e bonifica di tutte le possibili fonti di allagamenti ed esondazione. Un problema antico per Cerveteri, in anni recenti soprattutto Cerenova e Valcanneto sono state colpite da inondazioni che hanno provocato danni ad abitazioni ed attività commerciali per migliaia di euro. E proprio da Cerenova e Campo di Mare sono partiti gli interventi che hanno già permesso di pulire le caditoie intasate da detriti, fogliame e rifiuti di ogni genere. La manutenzione negli ultimi due anni era proceduta a rilento a causa della pandemia, stesso discorso per la rete fognante ed i tombini che in alcuni casi sono ormai vetusti. Dopo le due frazioni balneari sarà la volta di Valcanneto e poi delle strade del tratto urbano di Cerveteri. A chiudere il programma, nei prossimi giorni gli operai saranno al lavoro nelle altre frazioni come Sasso, Ceri, Due Casette, I Terzi e Borgo San Martino. Dal palazzetto comunale di piazza Risorgimento si lancia un appello alla popolazione affinchè collabori a questo progetto di sicurezza pubblica.

«Sono interventi di primaria importanza – dice il sindaco Elena Gubetti – in vista di una stagione autunnale che sembrerebbe possa essere particolarmente piovosa. Le prime avvisaglie dell’escalation del maltempo ci sono state in questi giorni, la rete fognaria di Cerveteri sarà pronta a reggere l’onda d’urto delle forti piogge e delle cosiddette bombe d’acqua. Chiediamo ai cittadini la massima collaborazione, ogni eventuale situazione di potenziale pericolo per esondazioni può essere segnalata al comune, telefonando al numero 06896301».

L’avvio della bonifica è stata salutata con soddisfazione dai cittadini, in molti però evidenziano la necessità di un adeguato monitoraggio delle fogne che in varie zone di Cerveteri risentirebbero in modo palese dell’usura del tempo e della poca manutenzione. Sul web particolare attenzione è sollecitata per i corsi d’acqua che potrebbero essere ostruiti dalla crescita rigogliosa della vegetazione e dalle discariche abusive. Esempio lampante il fosso del Manganello nel tratto sottostante la rocca di piazza Santa Maria dove da mesi ignoti incivili stanno lanciato mobili, materassi, elettrodomestici e spazzatura di ogni genere. I cittadini temono che in caso di forti piogge e rigonfiamento del corso d’acqua, potrebbero accadere inondazioni.

 

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