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Santa Lucia, un’ Atroce beffA!!! (2)

di Ugo Russo 

 Dopo aver esaminato per grandi linee la stagione del Santa Lucia basket in carrozzina e più dettagliatamente le tre partite di semifinale (in realtà, di finale) veniamo ora a magnificare, secondo i loro indubbi meriti, i ragazzi che hanno indossato la prestigiosa canotta e lo hanno fatto onorandola al massimo. Si tratta dei profili tecnici, comportamentali e umani, con alcuni giocatori che hanno ancora ampi margini di miglioramento e che, comunque, nell’ultima stagione sono cresciuti moltissimo.

TAILAMOUN – E’ un punto 1 di grandi capacità fisiche che mette in mostra soprattutto in blocchi di straordinaria efficacia. Uno di quelli destinati a crescere ancora molto, a patto che si impegni maggiormente, anche partecipando con più continuità agli allenamenti.

SANNA – Mezzo secolo di vita (ed è prossimo alle 51 primavere), non solo si è dimostrato un grandissimo Presidente ma ha giocato un’ottima annata fatta di ordine e lucidità. Quasi sempre determinante. Rimane uno straordinario punto di riferimento per tutti i compagni.

DE STEFANIS – Grande impegno e massima applicazione, cerca di progredire sull’aspetto tecnico. Determinante nelle partite vinte contro Rimini che hanno aperto le porte alla finale. Quando è stato impiegato ha sempre risposto in maniera encomiabile.

CHAKIR – Croce e delizia del Santa Lucia. Croce perché si allena poco e in gara si presenta spesso per spaccare il mondo ma quando cerca di fare più del dovuto, volendo fare tutto da solo, finisce per sbagliare le cose più semplici. Ma quando vuoi vedere un grande di questa disciplina è delizia per gli occhi, un autentico fuoriclasse, l’uomo in più del quintetto romano. Nelle tre partite con Parma ha dominato la scena. E ha solo 23 anni…

SHERIF – Eritrea, è l’unica donna di questo gruppo multinazionale allestito dalla società. Al secondo anno di attività, si è impegnata ed è cresciuta tantissimo. Nei momenti decisivi si è rivelata molto utile alla squadra tanto da meritare sovente gli elogi dei due tecnici. Nella foto la vediamo assieme al tecnico Carboni.

MASTRANGELO – Elemento di grandi potenzialità, deve disciplinare meglio il controllo della carrozzina e la precisione, soprattutto nel tiro ma anche nei passaggi. Non gli manca, però, il grande impegno che lo dovrebbe portare presto ad altissimi rendimenti. Per la serie: il futuro è suo.

CIOBANU – Romeno, ha grandissimi mezzi fisici. Deve lavorare molto e con grande applicazione sui fondamentali dove presenta grandi carenze. All’uopo necessita di un lavoro specifico e lui non si tirerà certamente indietro a svolgerlo.

NWAISI – Nigeriano, la sua è una significativa storia tra conflitti etnici e famiglia numerosa. Uno dei cardini della squadra, ha fatto riscontrare enormi miglioramenti nel corso dell’annata, frutto di massimo impegno durante gli allenamenti, svolti nel migliore dei modi. Da ricordare, in particolare, la prima e la terza partita contro Parma.

VOLPI – Ha cominciato tardissimo se consideriamo i suoi 38 anni; infatti da pochissimo è stato integrato nel gruppo del Santa Lucia, ma si è fatto subito ben volere dimostrando il massimo impegno. Insomma, uno che si dà molto da fare con la voglia di sfruttare al meglio gli ampi margini di miglioramento che ha.

DE SOUSA – Portoghese, è l’elemento migliorato più di tutti, tecnicamente e tatticamente. Ha sempre profuso uno straordinario impegno, un vero uomo-squadra e sempre inquadrato perfettamente negli schemi. Sfortunatissimo in gara 2 contro i ducali in cui ha riportato la frattura di un dito di una mano, ha stoicamente voluto giocare a tratti nella partita successiva, con un apporto forzatamente ridotto.

COMANDE’ – Il capitano. Elemento molto utile, sempre pronto a rispondere “presente” ogni volta che è stato chiamato in causa. Sua maggior caratteristica? Una innegabile serietà. Ben voluto da tutti i compagni che sul campo, dopo la vittoria con Rimini, hanno festeggiato con lui i suoi “primi 35 anni”.

TORQUATI – Ci siamo sempre domandati se questo ragazzo, utilissimo come recupera-palloni e nella fase difensiva, fosse riuscito ad essere concretamente presente anche nei punti segnati a referto: sarebbe stato un fenomeno! Invece, il tiro è un fondamentale sul quale deve lavorare moltissimo.

I COACH: ALVARO CARBONI – Figura importante dello sport italiano, avendo ricoperto ruoli di grande rilevanza in Federazioni nazionali, ha riscoperto il suo grande amore, la pallacanestro e soprattutto quella in carrozzina, venendo richiamato a furor di popolo da quel Santa Lucia che sotto la sua guida aveva già ottenuto prestigiosi allori, in Italia e all’estero. E per poco non è riuscito nell’ennesimo miracolo, sfiorando il ritorno nella massima serie. Un vero e proprio secondo padre per i giocatori della truppa romana.

I COACH: CRISTIAN CERACCHI – 3 Coppe dei Campioni, 11 scudetti, 9 Coppe Italia, 2 Supercoppe italiane, 1 Challenge Cup, 2 Coppe Andrè Wergauwen, ha giocato nella nazionale italiana dal 2004 al 2009, vincendo il campionato europeo 2005 e partecipando al mondiale 2006. Bastano questi numeri a evidenziare la grandezza di questo giocatore, uno di quelli che ha fatto la storia di questo nostro sport. E la passione, l’esperienza, la grandezza d’animo le ha portate in panchina, quando Carboni, che era stato suo allenatore, lo ha chiamato per dargli una mano.

IL COMMENTO DI CARBONI – “ Sono soddisfatto dell’annata. Ringrazio gli sponsor, la società, i giocatori e lo straordinario pubblico che ci ha sempre sostenuto in questa nostra cavalcata che si è infranta solo sull’ultimo ostacolo. E sono felice del miglioramento che hanno fatto tutti i giocatori. Se a volte sono sembrato insoddisfatto alla fine di certe partite è proprio perché sapevo che avrebbero potuto dare di più in quelle occasioni, ma ho anche sortito il risultato di averli galvanizzati per gli impegni successivi. Il plauso va a tutta la squadra senza elogiare uno in particolare rispetto agli altri. E ancora un grazie ai gestori del Pala Reny che hanno mostrato massima disponibilità alla nostra società per gli allenamenti e le gare”. In conclusione Carboni ci tiene a sottolineare due aspetti: “Sento in giro forse troppo entusiasmo, specie tra i nostri tifosi, che parlano già di serie A. E’ vero che ci sono squadre che potrebbero non partecipare ma intanto bisognerà vedere bene lo sviluppo delle cose. Quel che è certo è che questo sta diventando uno sport sempre più appassionante e che il Santa Lucia, a grandi falcate, pensa e spera di ritornare in fretta ai fasti del passato. E poi permettetemi di spendere due parole su Ceracchi. E’ stato un giocatore modello e come allenatore sta trasmettendo gli stessi valori che profondeva quando giocava. Inoltre, ha messo in atto tutte le cose che ho cercato di insegnargli. Vedo per lui un grande futuro anche in panchina”.

Tanti ringraziamenti di un saggio. Ma chiudiamo con l’infinito grazie del tuo pubblico, Santa Lucia. Gli hai regalato momenti memorabili in questo campionato, e quasi un sogno. Ma non è vero che spesso i sogni diventano realtà?

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