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“Celebrati i 102 anni dalla nascita di Giulio Andreotti”

“Centodue anni fa nasceva Giulio Andreotti, una figura storica della politica italiana che, nel bene o nel male, ha comunque lasciato una impronta indelebile. Forse non casualmente, celebriamo in questi giorni  una ricorrenza in concomitanza con la tempesta che ha sconquassato per l’ennesima volta una Governo della repubblica italiana. I tempi di Andreotti e della stabilità politica sono ormai lontani, in Parlamento sono spesso eletti personaggi che nulla hanno a che vedere con la competenza e lo spirito di sacrificio per il popolo. Celebriamo questa ricorrenza con un briciolo di malinconia per la mancanza di politici di spessore come il Divo Giulio”.

Angelo Bernabei

La nota è del coordinatore del Codacons, Angelo Bernabei.

Giulio Andreotti (Roma14 gennaio 1919 – Roma6 maggio 2013) è stato un politicoscrittore e giornalista italiano. È stato tra i principali esponenti della Democrazia Cristiana, partito protagonista della vita politica italiana per gran parte della seconda metà del XX secolo.

Ha partecipato a dieci elezioni politiche nazionali: è stato il candidato con il maggior numero di preferenze in Italia in quattro occasioni (nel 1958, nel 1972, nel 1979 e nel 1987) e il secondo nelle altre sei (nel 1948 e nel 1953, dietro Alcide De Gasperi; nel 1963 e nel 1968, dietro Aldo Moro; nel 1976 e nel 1983, dietro Enrico Berlinguer). Infine, nel 1991 è stato nominato senatore a vita dal Presidente della Repubblica Francesco Cossiga. Dal 1945 al 2013 fu quindi sempre presente nelle assemblee legislative italiane: dalla Consulta Nazionale all’Assemblea costituente, e poi nel Parlamento italiano dal 1948, come deputato fino al 1991 e successivamente come senatore a vita.

Andreotti è stato il politico con il maggior numero di incarichi governativi nella storia della repubblica. Fu infatti: sette volte presidente del Consiglio e per 32 volte Ministro della Repubblica considerando anche gli incarichi ad interim: otto volte Ministro della difesa; cinque volte Ministro degli affari esteri; tre volte Ministro delle partecipazioni statali (tutte ad interim); tre volte Ministro del bilancio e della programmazione economica (una volta ad interim), tre volte ministro dell’industria, del commercio e dell’ artigianato, due volte Ministro delle finanze, due volte Ministro dell’interno (il più giovane della storia repubblicana) a soli trentacinque anni, mentre la seconda volta lo fu ad interim nel suo 4º governo, due volte Ministro per i beni culturali e ambientali (ad interim), due volte Ministro per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno (nei governi Moro IV e Moro V), una volta Ministro del tesoro, una volta Ministro delle politiche comunitarie (ad interim). Nella storia della Repubblica Italiana Andreotti è il secondo Presidente del Consiglio per numero di giorni in carica, superato solo da Silvio Berlusconi.

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