Nasce oggi la nuova rubrica di orticasocial.it nella quale avremo il piacere di pubblicare articoli e commenti del noto giornalista della Rai, Ugo Russo. La voce del Calcio minuto per minuto, autore di oltre 5.000 radiocronache nella sua splendida carriera. Grazie al maestro Ugo Russo che ci onora della sua presenza sul nostro giornale on line.
di Ugo Russo
Il Var e la sempre più accentuata modestia degli arbitri (limitiamoci a questo, non vogliamo pensare ad altro) stanno rovinando ancora di più il calcio. E’ sempre l’essere umano che manovra il mezzo tecnologico e se si prendono provvedimenti sbagliati… L’introduzione del Var é costato tanti ma tanti milioni di euro e sono tutti scontenti della sua apparizione; ci sono poi le squadre particolarmente colpite…
In ogni giornata del massimo campionato si verificano almeno 7-8 falli di mano. C’erano anche prima e nessuno dava loro conto o se ne accorgeva? No, e la risposta può essere che a livello psicologico e a furia di parlarne i difensori di serie A -per altro, a parte qualche rara eccezione, molto scarsi- paiono portati a metterci la mano per una forma insana di deprecabile gusto, come fosse diventato un gioco, o quasi inconsciamente. Arbitri, poi, di uno squallore unico, ce ne sono pochissimi che avvicinano o prendono quasi sempre la sufficienza, che valutano in maniera diversa ogni episodio così da ingenerare sempre polemiche e non c’é giornata di campionato che non ne partorisca a decine.
Il mezzo tecnologico ha di molto ridimensionato la figura degli arbitri che si sono perfettamente adeguati!
Anche nel caso di poter tranquillamente vedere certi episodi chiedono ugualmente l’ausilio del Var e magari chi é incaricato a giudicare nella “stanza dei bottoni” vede una cosa sbagliata e gol regolari o fuorigioco inesistenti sono valutati all’opposto! Ma voi sapete che i direttori di gara sono pagati profumatamente per ogni partita che arbitrano? E lo sapete che per ogni sconfitta subìta ingiustamente, per decisioni sbagliate dei fischietti in campo, i presidenti di ogni società perdono molte decine di migliaia di euro a gara? Insomma, calcio sempre più nella bufera.
Per uno stesso tocco di mano o tocco di braccio viene dato o non dato il tiro dagli undici metri, alla faccia di chi diceva che gli arbitri si erano perfettamente allineati alle nuove regole… L’80 per cento delle decisioni riguardano ormai i rigori assegnati o non assegnati per falli di mano e il colmo si ha quando una palla spiove in area, tocca la coscia di un difensore, sbatte sulla spalla di un altro e infine rimbalza sul braccio di un altro ancora. Il Var chiama, cinque-sei minuti se bastano per decidere e poi, con fare trionfale, alla Buzzanca ne’ L’arbitro, il direttore di gara torna in campo. Il bello (anzi, il mostruoso) é che di queste interruzioni ce ne sono più di una nel corso di un medesimo incontro, si registrano interminabili recuperi su recuperi, rendendo infinite partite già di per sè stesse orribili per lo spettacolo miserrimo che offrono.
Durante la settimana gli attaccanti non si allenano più a tirare in porta ma cercano compagni accondiscendenti all’esercizio per tirare loro addosso e in particolare sulle braccia e sulle mani, in modo da ripeterlo durante le partite ufficiali. Siamo passati dal tiro in porta al tiro sugli arti superiori, rendono molto di più perché così si vincono oggi le partite, con rigori spesso inventati.
Interventi dei difensori che somigliano ancora di più ai bagher della pallavolo o vogliono farli sembrare tali; nel tempo hanno voluto cambiare moltissime regole di quel nostro calcio di una volta che amavamo e quasi quasi sarebbe il caso di cambiare il nome a questo sport che appare totalmente diverso. Rimpiangiamo persino i pali quadrati, che alla fine degli anni Cinquanta vennero cambiati con quelli a base tonda perché, si disse allora, si prendevano troppi pali e traverse. Ma quanti se ne prendono oggi? Un’infinità.
I difensori soprattutto ma anche coloro che ricoprono altri ruoli che capitano ogni tanto nella propria area di rigore sono infuriati e frastornati; avrebbero, comunque, trovato una soluzione: lasciare le braccia negli spogliatoi e poi riprenderle a fine partita, somigliando ai giocatori dei biliardini o calcio-balilla che dir si voglia. Solo ovviamente uno scherzo per fare una provocazione. Ideale sarebbe fermare tutto, buttare il 31 dicembre dalle finestre i Var, ridare credibilità e responsabilità agli arbitri che continuerebbero a sbagliare ma mai come oggi. E fare una scuola anche abbastanza accelerata per nuovi fischietti perché quelli di adesso lasciano molto a desiderare. L’ho scritto prima: salvo rarissime eccezioni.

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