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Pomezia e Cimini se ne vanno, affonda il Ladispoli, risale il Cerveteri

Avevamo scritto che Pomezia e Cimini avevano il match ball per eliminare definitivamente W3 Maccarese e Civitavecchia dalla lotta per la promozione in Serie D e così è stato. Le prime due in classifica si sono sbarazzate delle concorrenti, vincendo due partite difficili e combattute, preparandosi al rush finale del Girone A di Eccellenza che probabilmente si deciderà il giorno dello scontro diretto a Vignanello.

 

W3 Maccarese – Pomezia 0-1

Sul difficile campo della W3 Maccarese, che non perdeva da 4 mesi, il Pomezia ha ottenuto la settima vittoria consecutiva, ha dominato nel primo tempo trovando subito il goal con Passiatore, poi nella ripresa ha subito il ritorno dei bianconeri che hanno reclamato ben tre calci di rigore, uno dei quali dalle immagini televisive è apparso assai evidente. Comunque la capolista ha vinto, ha fatto fuori la W3 Maccarese dalla lotta per i play off promozione, un cammino finora netto quello degli imbattuti giocatori del mister Stefano Scaricamazza che hanno effettuato l’allungo decisivo insieme alla Cimini.

La gioia della Cimini a fine gara

A Vignanello i gialloneri si sono presi la rivincita sul Civitavecchia dopo la rocambolesca eliminazione dalla Coppa Italia, allontanando in modo definitivo i portuali dal vertice della graduatoria. Gara molto intensa, a menare le danze i padroni di casa desiderosi di rivalsa, il Civitavecchia pronto a ripartire avendo solo la vittoria come obiettivo. Un goal di bomber Di Federico alla mezzora del primo tempo ha deciso la gara, bella e combattuta come ogni volta che le due squadre si sono affrontate ben 5 volte quest’anno. Statisticamente la Cimini ha vinto 3 delle 5 sfide tra campionato e Coppa Italia, il Civitavecchia solo quella fondamentale nella semifinale dello scorso mese. Con questa vittoria la Cimini resta l’unica compagine ad inseguire il Pomezia, un risultato eccezionale per un club che riesce ad essere in vetta dell’Eccellenza nonostante non abbia un folto seguito di tifosi. Un giusto premio per l’ottimo lavoro dell’allenatore Marco Scorsini, di sicuro uno dei tecnici migliori del panorama calcistico non solo del Lazio. Il Civitavecchia dovrà ora solo concentrarsi sulla Coppa Italia nazionale, la porta di servizio per essere ripescati in Serie D. Mercoledì arriva al Tamagnini la sarda Ossese, match duro contro un’avversaria che si conosce poco e che avrà il vantaggio di disputare il ritorno sull’isola. Per il Civitavecchia l’occasione di andare avanti nella competizione nazionale e sfidare big come L’Aquila e Barletta nella fase finale.

La festa dell’Aranova dopo il 3-1 inflitto al Ladispoli

Se nell’alta classifica è di fatto tutto deciso, la lotta play out è sempre più accesa e vede coinvolte squadre che avevano bel altre ambizioni ad inizio campionato. Chi sprofonda è il Ladispoli, giunto alla nona sconfitta stagionale, distante solo 2 punti dalla zona spareggi. Anche sul campo della ritrovata Aranova, arrivata alla terza vittoria consecutiva, i rossoblu hanno offerto una prestazione sconcertante, apatica, riuscendo a prendere due goal in due minuti dopo aver faticosamente acciuffato il momentaneo pari con Pedrocchi. A segno due ex di lusso come Di Mario e Fagioli, per il Ladispoli è crisi nera, squadra ancora una volta senz’anima, stanno emergendo tutti i dubbi di inizio stagione quando la stampa scriveva che un organico con troppi giovanissimi rischia di non avere la determinazione necessaria nelle partite dove serve il coltello tra i denti. La situazione del Ladispoli è grave ma non irreversibile, sarebbe ora che dirigenza e spogliatoio guardassero in faccia la realtà, non si illudessero che avere un blasone come club significa non retrocedere, chiamassero tutti a raccolta prima che sia troppo tardi. La salvezza diretta si può agguantare anche se il calendario non induce all’ottimismo visto che Pucino e compagni debbono ancora giocare a Civitavecchia e Cerveteri, affrontare la Cimini e disputare vari scontri diretti. Serve carattere, altrimenti non sarà facile conquistare i punti necessari ad evitare la trappola degli spareggi. Onore invece all’Aranova, sostenuta da un pubblico caloroso, che sembra poter rilanciarsi verso la salvezza dopo un periodo nerissimo.

Una fase di Cerveteri – Fiumicino 2-0

Chi corre verso gli spareggi con entusiasmo è il Cerveteri. I ragazzi di mister Marco Ferretti hanno asfaltato il Fiumicino molto più di quanto dica il 2-0 finale. Al Galli non c’è mai stata partita, gli ospiti raramente si sono affacciati in avanti, il Cerveteri ha colpito una traversa e fallito almeno altre tre reti, se fosse finita con un punteggio tennistico non ci sarebbe stato nulla da dire. I verdeazzurri giocano bene, sono convinti delle proprie forze, possono contare su un Alessio Teti in grande forma, approdato al 50° goal con la casacca cerite, il 15° in stagione. E’ un bel Cerveteri che può battere chiunque, agganciare gli spareggi in una posizione di classifica vantaggiosa non è più un sogno. Chi appare alla deriva è il Fiumicino. Compagine nervosa, abulica, non tira mai in porta, sembra in una pericolosa fase involutiva, distante solo 5 lunghezze dalla retrocessione diretta. Nota di merito, a Cerveteri il Fiumicino è sceso in campo con la maglietta con i colori dell’Ucraina, davvero un bel gesto da applaudire.

La sesta giornata di ritorno ha confermato la crisi profonda dell’Astrea, sconfitta 0-2 in casa da un’ottima Boreale che ha agganciato al quinto posto il Certosa, inaspettatamente fermato sul pareggio in casa dell’ormai retrocesso Atletico Vescovio. L’Ottavia non è riuscita a sconfiggere un coriaceo Campus Eur, mentre il Parioli ha passeggiato 5-1 sulle macerie del derelitto Grifone. In coda insomma è bagarre, dal Ladispoli fino al Fiumicino nessuno può sentirsi al sicuro, ogni match sarà una battaglia, per salvarsi occorre arrivare settimi. Altrimenti saranno play out di fuoco.

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