Cerveteri Civitavecchia Ladispoli Litorale Sport Ultim'ora

Pomezia e Ladispoli due polveriere pronte ad esplodere?

Il 23° turno infrasettimanale del Girone A di Eccellenza ci ha rivelato che da oggi sarà un campionato profondamente diverso nelle ultime sette partite che decideranno i play off promozione e quelli per la retrocessione.

 

Il tecnico Stefano Scaricamazza

La caduta delle due compagini al vertice della classifica, la rincorsa lanciata dai club che non vogliono rassegnarsi agli spareggi salvezza e l’eliminazione tumultuosa del Civitavecchia dalla Coppa Italia nazionale sono eventi che hanno lasciato il segno. Sono principalmente due le squadre che a nostro parere escono con le ossa rotte dal mercoledì di campionato infrasettimanale. In primis il Pomezia, caduto dopo sei mesi di imbattibilità sul terreno della terzultima in classifica, quell’Ottavia che già nel girone di andata aveva imposto il pareggio alla capolista. I rossoblu hanno perduto dove nessuno lo avrebbe ipotizzato, in troppi davano l’Ottavia come già retrocessa, i giocatori di mister Porcelli hanno confermato che sarà un girone di ritorno all’insegna delle sorprese. Nell’ambiente del Pomezia l’improvviso capitombolo sembra aver lasciato il segno, vi invitiamo ad ascoltare le dichiarazioni rilasciate nel dopo partita dal direttore sportivo Alessandro Mezzina, pubblicate sul profilo facebook ufficiale della società (https://fb.watch/bOEwPMfPFA/). Un vero atto di accusa all’allenatore Scaricamazza che, del resto, già in passato in occasione di alcuni pareggi con squadre pericolanti, aveva subito critiche interne ed esterne. A Pomezia la società ha speso tantissimi soldi, ha costruito un organico di altissimo livello, a sette giornate dalla fine avere la Cimini a tre punti, con lo scontro diretto ancora da giocare a Vignanello, e la W3 Maccarese a sette punti, significa non essere certi di nulla. Vedremo se questo nervosismo rappresenterà un problema per la capolista che mai avrebbe pensato di lasciare 4 punti su 6 alla pericolante Ottavia.

Altro club simile ad una polveriera è il Ladispoli. Sul campo del Parioli i rossoblu non hanno soltanto malamente perso 4-0. Hanno perduto la faccia, confermando di essere una squadra senz’anima, così come da mesi scriveva questo giornale. Mediocre, abulico, spento, senza una pallida idea di gioco, il Ladispoli alla prima difficoltà si è consegnato ad un Parioli con la bava alla bocca, così come debbono giocare tutte le compagini impelagate nella lotta per la retrocessione. Il problema è che nel Ladispoli si continua a pensare in modo surreale di essere estranei alla bassa classifica e che i play out riguarderanno altri. E’ sufficiente leggere la graduatoria per comprendere che la zona spareggi, se l’Aranova vincerà il recupero con l’ormai retrocesso l’Atletico Vescovio, è lontana solo due punti. Suggeriamo ai dirigenti rossoblu di leggere anche il calendario, domenica allo stadio Angelo Sale arriverà una Cimini con il sangue agli occhi per l’immeritata sconfitta contro il Campus Eur, guidata da un ex allenatore agguerrito come il mister Marco Scorsini. Poi ci sarà il derby sul terreno di un Cerveteri che vuole vincere non solo lo scontro salvezza ma soprattutto quella che considera da sempre la madre di tutte le partite. Paradossalmente, la meno colpevole di questo fallimento è la presidentessa Sabrina Fioravanti. Che da due anni investe denaro e si fida spesso di personaggi che le raccontano realtà poco veritiere. Come quella che l’organico allestito con la campagna acquisti fosse allo stesso livello di corazzate come Pomezia, Cimini e Civitavecchia che hanno investito su giocatori di spicco come Massella, Vittorini, Ruggiero e tanti altri. Quando la stampa a luglio parlava di squadra troppo giovane e di organico non all’altezza è stata accusata di non essere costruttiva e perfino prevenuta. E nessuno si allarmò nemmeno alla prima uscita ufficiale in Coppa Italia quando il Ladispoli fu asfaltato ed eliminato con un secco 3-1 dal Civitavecchia. In realtà poi hanno parlato i numeri, su 23 partite il Ladispoli ne ha perse già 10, ha subito 33 goal, ha una delle peggiori difese del campionato, addirittura è stata meno battuta la retroguardia del Cerveteri che ha iniziato il torneo con 6 sconfitte consecutive. Da settimane i rossoblu sono un colabrodo soprattutto in trasferta, nelle ultime sei partite hanno collezionato 4 sconfitte subendo 12 reti. Galleggiare con questo andamento preoccupante a ridosso della zona spareggi sembra veramente giocare col fuoco, eppure nel sodalizio rossoblu tutti continuano a dare l’impressione di non rendersene conto. Le colpe sono tante, le scelte sbagliate sono state troppe, su tutte l’inesistente comunicazione con l’esterno e con la stampa. I tifosi e la città, che solo due anni fa vedevano il Ladispoli giocare in Serie D, non meritano una squadra che annaspa, rischia seriamente di andare a giocare gli spareggi salvezza per evitare l’onta della caduta in Promozione. Qualcuno se ne renda conto allo stadio Angelo Sale prima che sia troppo tardi. Un consiglio alla presidentessa Fioravanti: faccia piazza pulita!

 

 

Lascia un commento

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com