Avete presente quando si dice che la medicina è peggiore del male?

E’ la migliore definizione che sentiamo di scrivere dopo aver letto le dichiarazioni del presidente della Polisportiva Cimini, Francesco Torroni, in merito all’esonero dell’allenatore Marco Scorsini. Attenzione, dichiarazioni rilasciate solo ai colleghi dell’edizione odierna de Il Messaggero di Viterbo e non con un comunicato stampa ufficiale come correttezza verso tutti i mass media avrebbe imposto. Evidentemente di come funziona il mondo dell’informazione i dirigenti del club giallonero ne masticano poca. Ma veniamo alle spiegazioni che il nostro giornale sollecitava da 24 ore. Accanto potete leggere l’articolo con le dichiarazioni del presidente della Cimini che sembrano tratte da un testo del teatro dell’assurdo. Il padrone della Polisportiva dice testualmente di “non aver mai amato il gioco troppo difensivista” del tecnico Scorsini e di “voler cambiare allenatore da tempo” e di “esser dovuto intervenire dopo le ultime due gare per aver visto una squadra svuotata, spremuta e poco serena”. Sì, avete letto bene, non vi stiamo facendo uno scherzo. Andiamo per ordine e vi dimostriamo con i fatti ed i numeri come questa versione del padrone della Cimini sia risibile, poco credibile e sinceramente offensiva nei confronti di tifosi, stampa ed addetti ai lavori che vorrebbero conoscere la realtà dei fatti, non la favoletta per bambini. Iniziamo da una considerazione: se il padrone della Cimini non ha mai amato il presunto gioco difensivista di Scorsini perchè lo scorso giugno i dirigenti gialloneri andarono in processione sotto casa del mister a Ladispoli per pregarlo di accettare la panchina? Scorsini lo conoscevano benissimo, aveva già allenato la Cimini nell’anno del blocco del Covid, primavera 2020, ottenendo buoni risultati.

Oltretutto, lo stesso presidente Torroni sul sito ufficiale della Cimini (foto a sinistra) (https://www.polisportivafavlcimini.it/marco-scorsini-nuovo-allenatore-della-pfc-bentornato-mister/) il 19 giugno 2021 aveva testualmente dichiarato: “Portai Scorsini alla Pfc due anni fa prima del mio addio temporaneo perché ero convinto che avrebbe fatto bene. Lo stimo come allenatore, Marco è un professionista vero e nell’ambito dell’Eccellenza credo che sia uno dei migliori. Quel 6-1 che ci fece a Ladispoli mi ha fatto capire che è una persona intelligente, sa tutto degli avversari e prepara le partite in maniera maniacale. Infine – conclude Torroni – l’ho visto questi giorni con tanta voglia di dimostrare e di vincere con la Pfc. Vogliamo consegnargli una squadra importante che vorrà dire la sua nella prossima stagione”. Insomma, il presidente Torroni ha cambiato idea ora? Si era sbagliato prima? Gli avevano presentato il gemello di Scorsini? Fateci capire perchè altrimenti sembra veramente una commedia di basso profilo. Ma andiamo avanti. Il padrone della Polisportiva dice anche a Il Messaggero che voleva cambiare allenatore da tempo. Domanda: perchè non lo ha fatto? Risposta: perchè cacciare il tecnico di una squadra seconda in classifica a 51 punti, con il miglior attacco e la miglior difesa del campionato di Eccellenza forse non avrebbe avuto senso? Come spiegare ai pochissimi tifosi della Cimini di voler allontanare l’allenatore che ha conquistato un numero di punti mai realizzato prima dal club di Vignanello e dintorni? Ma andiamo avanti a smontare la strampalata giustificazione dei dirigenti della Cimini ad una scelta sportivamente scellerata. La presunta squadra svuotata, che ricordiamo da settimane gioca con alcuni giocatori malconci, tra cui Vittorini che ha dolore al ginocchio e si sacrifica lo stesso, probabilmente era stanca e spremuta per mancanza di efficaci alternative. Ma nonostante tutto, rimanendo alle ultime due partite con Grifone e Campus Eur, ha collezionato almeno 30 tiri in porta, ha chiuso gli avversari in area, riuscendo a rimanere in scia della corazzata Pomezia che, al contrario dei dirigenti della Cimini, ha speso fior di quattrini nella campagna acquisti, andando perfino a tesserare un bomber come Luca Teti nel mercato invernale. Forse un esame di coscienza i dirigenti di Vignanello e dintorni dovrebbero effettuarlo prima di propalare giustificazioni che sinceramente fanno sorridere. Se il padrone della Cimini e la sua corte dei miracoli ci hanno messo 23 partite, un secondo posto, 52 goal segnati, appena 18 subiti come il Pomezia, una finale di Coppa Italia sfiorata e solo due sconfitte in otto mesi per capire che Scorsini non gli piaceva, beh sarebbe da pensare che siano un pò lenti a decidersi eh… Ma c’è una frase che lascia perplessi tra tutte quelle dette dal padrone della Cimini ai colleghi de Il Messaggero, ovvero: “I giocatori devono restare calmi, si devono divertire e possibilmente vincere senza assilli”. Si chiede la calma dopo aver tirato una “bomba” nello spogliatoio? Si invitano i giocatori a non avere assili quando stanno arrivando due gare difficili contro Ladispoli e Pomezia? Insomma, è un modo elegante per dire che se la Cimini arrivasse terza, e dunque fuori dei play off con conseguente fine dell’attività, non succederebbe nulla? Ortica Social ribadisce ancora una volta l’invito al presidente Torroni, all’altro patron Patrizi, o a chi vuole lui: venite nella nostra trasmissione “Sua Eccellenza il Calcio” e rispondete alle domande. Ne abbiamo tante alle quali vi chiediamo cortesemente di rispondere.

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