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In Eccellenza Unipomezia, Civitavecchia e Campus Eur già avanti a tutti. E Ladispoli e Cerveteri?

A sei settimane dall’avvio del campionato di Eccellenza si iniziano a delineare le potenziali favorite per la lotta per la promozione in Serie D. E serpeggia un pò di preoccupazione per due compagini in particolare.

Finora la campagna trasferimenti ha eletto tre regine indiscusse, ovvero Unipomezia, Civitavecchia e Campus Eur che hanno effettuato acquisti sontuosi, confermando di puntare decisamente alla categoria superiore. Unipomezia e Civitavecchia in particolare hanno tesserato giocatori di grande livello, Manuel Vittorini in primis, nella teorica griglia di partenza sembrano i club più avanti a tutti, del resto i fortissimi investimenti sono la fotografia della volontà di regalare ai tifosi grandi soddisfazione. L’Unipomezia, clamorosamente retrocessa dalla Serie D, ha palese voglia di rivalsa, il boccone è stato ancora più amaro con il passaggio di categoria dei poco amati cugini rossoblu del Pomezia in una città dove la rivalità calcistica è sportivamente feroce. A Civitavecchia, dopo il cambio tecnico ed alcuni assestamenti societari, c’è il progetto di migliorare la scorsa stagione quando i nerazzurri vinsero la prestigiosa Coppa Italia d’Eccellenza regionale, arrivando quarti in classifica. Sono due piazze che meritano la Serie D, avremo due vere protagoniste del torneo. Ad oggi, il terzo, inatteso, incomodo, appare il Campus Eur. La compagine romana ha allestito una squadra di altissimo livello, in poche ore sono stati tesserati Roberto Delgado, ex centrocampista dell’Unipomezia, dal Pomezia sono arrivati il fantasista Alex Cano e il centrocampista Pau Otero, acquistato anche Lorenzo D’Urso, autore di ben 15 reti nell’ultimo campionato a Gaeta. E’ un Campus Eur che può diventare la mina vagante del Girone A di Eccellenza in un campionato in cui è attesa alla conferma la W3 Maccarese che ha mantenuto i suoi gioielli e c’è una Polisportiva Cimini che dopo l’arrivo del presidente Furio Fischer ha effettuato una serie di movimenti di mercato che celano l’obiettivo di lottare per il vertice. Aggiungiamoci che, nella composizione dei due Gironi, potrebbero essere catapultate anche Anzio e Colleferro ed ecco delineato uno scenario in cui sarà difficile lottare per la promozione ma sarà ancora più ostico evitare di rimanere impantanati nella lotta retrocessione senza organici attrezzati. Ed ecco che arrivano alla sopra citata preoccupazione per due club che al nostro giornale stanno ovviamente a cuore, ovvero Cerveteri e Ladispoli. Reduci entrambe da due stagioni mediocri con una salvezza ottenuta nel finale, un traguardo che le due città non meritano avendo una storia di militanza in ben più importanti categorie. Da Cerveteri le notizie sono pressochè inesistenti, non si parla di acquisti, è trapelata la notizia di conferme importanti come quelle del bomber Alessio Teti, ma il silenzio inizia a creare apprensione tra i tifosi. Che, anche se non vanno allo stadio, amano comunque da sempre il club della loro città. Al mister Marco Ferretti, protagonista della miracolosa salvezza ai play out, il compito di tenere unito l’ambiente e plasmare un organico all’altezza di un torneo molto complicato. Perplessità emergono anche sul Ladispoli, ma non sull’immobilismo del calcio mercato visto che giocatori sono arrivati. Il problema che taluni iniziano a porsi è quello della reale competitività della squadra in un Girone dove navigheranno corazzate e dove incagliarsi nel fondo classifica significherebbe una stagione di sofferenza in una città che invece vorrebbe lottare per ben altri traguardi. Solo tre anni fa Ladispoli era in Serie D, ora c’è il timore di lottare per evitare la retrocessione in Promozione. Nel massimo rispetto per tutti, è però evidente che tesserare giocatori, sia pure bravi, provenienti da squadre retrocesse come Aranova e Parioli, lascia intendere una campagna acquisti di basso profilo e con obiettivi limitati. Il Girone A di Eccellenza sarà forse il più ostico degli ultimi anni, ci saranno club con organici degni della Serie D, presentarsi senza top player in mezzo al campo lascia presagire brutti pensieri. Diamo atto al direttore generale Gioacchino La Pietra di impegnarsi strenuamente per costruire una buona squadra ma, senza i soldi necessari, è palese che poi arrivino i rifiuti di big come Delgado (nella foto) e Tozzi che hanno scelto piazze più competitive con staff ed organici esperti della categoria. Ladispoli, ed Ortica Social lo scrive da due anni, merita una squadra forte, competitiva, degna di una città che ha lo stadio più bello della provincia di Roma ed una società economicamente solida. Difficile chiedere di vincere la guerra all’allenatore Michele Micheli, peraltro nuovo della categoria, se poi invece dei carri armati gli si mettono a disposizione le baionette. Auguriamoci di essere smentiti nei prossimi giorni con qualche colpo a sorpresa. Ma di quelli veri che scuotono le fondamenta della tifoseria rossoblu e regalano un motivo per tornare allo stadio. Con un pò di fantasia non sarebbe difficile…

Questo in linea teorica, mancando conferme ed eventuali ripescaggi, potrebbe essere il GIRONE A ECCELLENZA 

ACADEMY LADISPOLI
ANZIO
AURELIA ANTICA AURELIO
ASTREA
BOREALE DONORIONE
CAMPUS EUR 1960
CITTA DI CERVETERI
CIVITAVECCHIA CALCIO 1920
GS FIANO ROMANO
FALASCHELAVINIO
INDOMITA POMEZIA
LUISS
NETTUNO
POL. FAUL CIMINI
P. VIGOR PERCONTI
UNIPOMEZIA
VILLALBA OCRES MOCA
W3 MACCARESE

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