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I PRIMATI PIU’ CURIOSI DEL CALCIO

di Ugo Russo
Ultima puntata di questa rubrica per quest’anno, ci ritroveremo tra… un anno, vabbè, tranquilli, a gennaio.
In concomitanza con le Feste questo articolo vuole essere un cadeau per tutti voi lettori dell’Ortica social, con primati del mondo del calcio di cui raramente si parla ma assumono comunque un significato tanto singolare quanto importante perché sono ancora imbattuti. SONO I PRIMATI FORSE PIU’ STRAVAGANTI. E adesso andiamo a incominciare, come titolava la cara Gabriella Ferri una sua nota canzone.

– Qual è stato il giocatore più basso? Il centrocampista brasiliano Josè Xavier Gomes che raggiungeva la “rispettabile” quota di un metro e 54 centimetri. Come dire: la sua specialità, con cui riusciva a confonderli non poco, era passare in mezzo alle gambe degli avversari!
– E quello più alto? Il portiere belga Kristof Van Hout che con i suoi 208 centimetri negli anni Ottanta sovrastava compagni ed avversari. Nella cosiddetta “presa alta” forse non aveva neppure necessità di saltare… Sarebbe stato un buon pivot nel basket ed invece ha scelto il mondo della pedata…
– A proposito di Supercoppa. Si è giocata ieri quella italiana, ma in quella europea disputatasi il 14 agosto scorso per la prima volta in assoluto la direzione di gara per un impegno così importante é stata affidata alla 35enne francese Stephanie Frappart, sì avete capito bene un’”arbitra”. Ma forse questo lo sapevate già così come sapevate che si é imposto ai calci di rigore il Liverpool su un altro team inglese, il Chelsea.. Quello che probabilmente non sapete é che é stato giudicato positivo l’arbitraggio della Frappart perché, hanno detto e scritto le cronache, “ha negato un clamoroso calcio di rigore che avrebbe potuto cambiare l’esito dell’incontro, ma per il resto é stata impeccabile”!!! (punti esclamativi aggiunti da noi). Dicono a Roma: “e l’omo campa…”. Certo, però, é che non si può stare neppure allegri con i colleghi uomini, viste le continue nefandezze che commettono sui campi di gara.
– Qual è stato il calciatore con più presenze in campo? Un portiere, il mitico “goalkeeper” britannico Peter Shilton: Nei suoi trent’anni di carriera a cavallo tra parte degli anni Sessanta e i primi anni Novanta ha collezionato ben 1390 partite, un record incredibile!
– La segnatura più veloce nella storia del calcio? E’ stata realizzata dal giocatore dell’Arabia Saudita, Nawaf Al Abed, della squadra dell’Al Hilal, che ha realizzato il gol dopo poco più di 2 secondi e mezzo dall’inizio del match (esattamente dopo 2 secondi e 72 centesimi). Al cospetto Speedy Gonzales é un pachiderma…
– I giocatori in Italia e nel mondo che hanno cambiato più maglie? Nella nostra serie A é stato indubbiamente Nicola Amoruso, con le sue 13 casacche diverse indossate; in Europa e non solo (capirete subito perché) non si può non citare il tedesco Lutz Pfanaenstiel che ha cambiato 25 squadre giocando in campionati di tutti e cinque i Continenti. Unico problema era quando lo dovevano chiamare per cognome!
– E’ storia recente. Il cartellino del calciatore pagato più caro? Il brasiliano Neymar jr passato dal Barcellona al Paris Saint Germain per la “modesta” cifra di 222 milioni di euro…
– E il giocatore che per una sola stagione ha ricevuto l’ingaggio più alto? Una vecchia conoscenza del nostro calcio, l’argentino Carlitos Tevez che per giocare nella squadra cinese dello Shangai Greenland Shenhua ha ricevuto la miseria di 38 milioni di euro. Quante migliaia di vite dovrebbe impiegare per arrivarci un operaio?
– Il calciatore più veloce con la palla al piede? Resta ancora sempre lui: il gallese Gareth Bale del Real Madrid.
– Il calciatore più vecchio ad aver giocato in una serie A? E’ il portiere inglese Kevin Poole che ha smesso quando aveva 54 anni. Si dice che cominciasse a fargli male la schiena…
– Questa probabilmente é la storia più curiosa, anche perché sembra quasi incredibile. Il più giovane esordiente in un massimo campionato? Il boliviano Pablo Mauricio Baldivieso che nel 1996 esordì nel club dell’Aurora di Cochabamba a 12 anni e 362 giorni. Pare che quel giorno per giocare marinò la scuola…
– Un tempo si diceva: arriverà quel tecnico a mangiare il panettone? Intendendo che, andando male la squadra da lui allenata, non sarebbe “rimasto in sella” fino a Natale. Ma il record di essere arrivato proprio in prossimità della Festa lo ha battuto proprio nelle ultime ore Vincenzo Montella, esonerato per aver sfasciato completamente la Fiorentina, riducendola senza nerbo, senza gioco e in affanno fisicamente. Certo che non é che gli avessero messo a disposizione fior di giocatori…
Tanti cari auguri, amici lettori. Buon Natale e splendido 2020 a tutti voi!

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