Il centro storico di Cerveteri colorato dai petali dei fiori. Fervono i preparativi per la tradizionale “Infiorata del Corpus Domini” che si svolgerà domenica prossima, rappresentando uno degli eventi religiosi più sentiti dalla popolazione. Il tappeto di fiori si snoderà lungo via Santa Maria, via Roma, via Agyllina, via dei Bastioni, largo della Boccetta, via Etruria, piazza Risorgimento, piazza Aldo Moro, via Armando Diaz, via Monte Grappa, via Matteotti, piazza Gramsci, via Monte Zebio, via Armando Diaz, piazza San Pietro, via Piave. Strade che sin dalla notte precedente saranno addobbate con petali di fiori allestiti dai volontari dei Rioni con disegni a tema riguardanti immagini religiose. Sul percorso floreale, alle ore 19, si muoverà la processione con la statua della Madonna, accompagnata dalle autorità religiose, civili ed amministrative di Cerveteri. Se il tempo sarà clemente è prevista una folta partecipazione di fedeli provenienti da tutto il litorale, sono previste radicali modifiche alla viabilità in tutto il centro storico di Cerveteri. All’organizzazione della “Infiorata del Corpus Domini” da settimane lavorano le parrocchie, le confraternite ed i Rioni che, dalla fine della pandemia, hanno deciso di mutare il percorso della processione. In passato infatti il tappeto floreale era allestito solo in poche strade del centro, con il ritorno alla normalità è stato rimodulato il cammino della processione per coinvolgere altre zone della città.
«L’Infiorata – afferma il sindaco Elena Gubetti – è uno dei momenti di maggiore aggregazione della cittadinanza. Un evento che, oltre al profondo significato religioso, coinvolge grandi e piccini nell’allestimento floreale, nel desiderio di vivere tutti insieme una celebrazione molto sentita dalla popolazione. Abbiamo sofferto nei due anni di blocco della manifestazione a causa della pandemia, invitiamo tutti a venire a Cerveteri per ammirare le splendide composizioni floreali».
“Infiorata del Corpus Domini” a Cerveteri affonda le radici in una tradizione antichissima che si fa risalire ai primi anni del settecento quando fu realizzata su concessione del cardinale Luigi Lambruschini.

Lascia un commento