È l’ennesimo capolavoro di Clint Eastwood che in questi giorni è in programmazione in Italia e si intitola “Giurato Numero 2”. Un film che segna il numero 41 delle pellicole realizzate dall’immenso regista americano che è una Straordinaria, Eccezionale, Persona di ben 94 anni che chi scrive ha conosciuto da quando, da attore, fu protagonista del film “Per un pugno di dollari”, una pellicola di risonanza mondiale che vide come regista il più caro Amico di sempre che ho mai avuto: Sergio Leone Grande Maestro del Cinema. Il “Giurato Numero 2” è un eccezionale thriller di tribunale ove un solo uomo, che è appunto il giurato numero 2, si mette contro gli altri 11 membri che dovrebbero giudicare un assassino il quale in Georgia ha ucciso, di notte, sul fosso di una strada piovosa, una ragazza che è la sua compagna di vita. Il film è semplicemente bellissimo ed è tutto da vedere con una regia stupenda del suddetto Clint Eastwood il quale è supportato da una sceneggiatura che rasenta la perfezione scritta da Jonathan Abrams. L’interprete principale è il bravissimo Nicholas Hoult il quale, manco a dirlo, è il giurato “numero due”. Il film è di una perfezione unica e Clint ne approfitta per accendere i “riflettori” su tutta una serie di situazioni molto collegate e di grande attualità e ne diciamo una per tutte: l’indifferenza di massa. La pellicola è un cosiddetto “giallo” sebbene, da come è stata realizzata da Eastwood, non è certamente ascrivibile in tale settore trattandosi di un Portento che va solo veduto e riveduto. Se Eastwood facesse parte del cosiddetto “sistema” al “Giurato Numero 2” sarebbe dato, come minimo, uno o più Oscar, ma Clint i Premi che ha vinto, molto ma molto di meno di quelli che avrebbe meritato con le sue splendide opere filmiche, li ha semplicemente strameritati da Immenso Maestro del Cinema che attualmente, a “soli” 94 anni, è capace di realizzare dei capolavori assoluti del calibro dell’attuale“Giurato Numero 2” che si inserisce, con pieno merito, nella Storia del Cinema di tutti i tempi. E qualche capolavoro su pellicola, da quando il cinema fu inventato nel 1895 dai fratelli Lumiére, è stato fatto.
Arnaldo Gioacchini
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