Il Pittore Pietro Sarandrea torna su un tema esoterico già espresso alcuni anni fa in un’ altra coppia di opere: 1° ‘’ Alchimia aurea ‘’ esposta in termini di geometria pura e il 2° l’ omologo tema tracciato in ‘’ Action painting ‘’: spirali all’ apparenza rozze, in realtà esplicitazione di ciò che nel perfetto disegno di ‘’ Alchimia aurea ‘’ 1° era occultato.Questo ritorno tematico denota una speciale pulsione comunicativa di Sarandrea di tale soggetto e dovrebbe quindi intensificare la nostra curiosità investigativa sul profondo e arcano significato della prima coppia di ‘’ Alchimia aurea ‘’ora però di qualche grado più comprensibile alla luce delle due attuali creazioni ( ‘’ Alchimia cosmica ‘’ 1° e 2° ).
Infatti entrambe sintetizzano in un’ unica rappresentazione le due versioni separate di ‘’ Alchimia aurea ‘’ del 2015 pur riproducendone in qualche modo ancora la doppia interpretazione espressiva: riflessiva la prima e inconscia la seconda.
Non è questo il luogo di dissertare sul senso dell’ arte in generale: se per esempio si possa parlare di arte di fronte a una composizione di natura perfettamente geometrica, precisa sino al millimetro o della caratura artistica dell’‘’ Action painting ‘’ o analogamente, per riferirci alle due attuali composizioni, se la studiata sintesi di ‘’Alchimia cosmica ‘’ 1° e la sua traduzione più istintuale di ‘’ Alchimia cosmica ‘’ 2° siano anch’ esse definibili come ‘’ Arte ‘’ in modo non equivoco. Ci si limiti per il momento a dire che la creatività è libera e liberamente si esprime in mille modi diversi a seconda della personalità dell’ artista e/o di ciò che vuole e riesce a comunicare.
‘’ Alchimia cosmica ‘’ 1°: il pentagono, quasi timorosamente mimetizzato dalla ricca processione di linee e di figure geometriche di ‘’ Alchimia aurea ‘’, quasi si presenta invece spregiudicatamente scoperto con la chiara delineazione di una stella a cinque punte al suo interno che semplicemente esprime un gioco di duplicazioni illimitate di sezioni auree la cui virtuale esaustione produce quella spirale ben marcata che, procedendo in direzione antioraria, fa intuire il percorso spiraloide e asintotico della vita: la vita che paradossalmente sembra uscire per magia da una prigione geometrica di linee perfettamente chiuse e statiche. La composizione è dunque un ulteriore tentativo, più esplicito del precedente, di comunicare un arcano segreto cosmico che si intreccia però con altri segreti ancor più segreti connessi al pentagono: alludo a segreti magici sui quali tuttavia non ho alcuna competenza per pronunciarmi.
Non sarebbe il caso che gli osservatori di queste opere di Sarandrea si chiedessero l’ origine di tali intuizioni? Da studi sia scientifici che esoterici dell’ artista o da intuizioni medianiche o da schiette dettature paranormali o da tutto questo insieme ? E come mai inoltre l’ artista insiste tanto sul tema cercando vie espressive nuove e diverse per farsi capire ?
‘’ Alchimia cosmica ‘’ 2°: c’ è un filmato che riprende fedelmente i modi e i tempi della composizione. L’ artista, educato alle discipline yoga e accompagnato dai ritmi di una musica esoterica, composta da suo cugino Mauro, serenamente stende i colori e le linee sulla tela senza tradire né emozioni né il reale stato di coscienza subliminale in cui opera: un livello di inconscio che nei soggetti extrapercettivi come l’ artista è più prossimo alla medianicità rispetto al vago e confuso inconscio dei soggetti normopercettivi. Ciò forse spiega la somiglianza sostanziale tra quest’ opera disegnata e dipinta inconsciamente con la precedente ( ‘’ Alchimia cosmica ‘’ 1° ) costruita invece quasi per intero razionalmente e lucidamente. Qui le linee e i percorsi risultano solo abbozzati, ma evocano le stesse immagini e la stessa dinamica dell’ opera precedente, segno di un inconscio operante non in modo cieco e casuale, ma in qualche misura ‘’ guidato ‘’
Irma Latina

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