Litorale Notizie Italia

Ogni notizia è una storia. Il volto del giornalismo responsabile

di  Pietro  Zocconali,  giornalista,  sociologo, presidente Associazione Nazionale Sociologi

Il 16 aprile, a Roma, presso il CNI Consiglio Nazionale degli Ingegneri, in via XX Settembre n. 5, sono stato invitato ad un importante evento.

L’incontro, dal titolo “Ogni notizia è una storia. Il volto del giornalismo responsabile“, è stato condotto dall’Ing. Alberto Romagnoli, consigliere del CNI con delega alla Comunicazione, con ospite e protagonista, Micaela Palmieri, giornalista Rai, volto noto del TG1.

L’Ing. Angelo Domenico Perrini, Presidente del CNI dal 2022, ha salutato i presenti e lasciato la parola ai protagonisti dell’incontro; la dr.ssa Palmieri, valente scrittrice, ha voluto parlare della sua profonda attenzione ai dettagli psicologici delle vicende che narra e della necessità di trasformare esistenze problematiche in piccole meditazioni quotidiane sulla condizione umana.

La nota conduttrice, è stata presentata dal Dr Romagnoli che tra l’altro ha ricordato che la Palmieri: “E’ nata a Milano, laureata in giurisprudenza e storia; giornalista professionista dal 2005, ha lavorato come collaboratrice a radio Lombardia e presso periodici locali; è approdata in TV nel 2003 proprio a Telelombardia come redattrice nel TG e per le trasmissioni di politica, ha quindi appreso l’arte dell’inchiesta e dell’approfondimento sociale……. Nel 2005 l’arrivo in RAI, prima con i sette giorni in Parlamento, poi su Rai 2; infine diviene volto noto nel TG1 e firma di punta nel palinsesto mattutino della prima rete nazionale. … Una gigantesca passione per la Storia, ma adora forse di più le storie al plurale, biografie di esistenze marginali, consumate, divorate, piene di niente e di tutto”.

La Dr.ssa Palmieri ha ringraziato per l’accoglienza e, tra l’altro, si è così espressa: “Modigliani diceva una frase che io amo sempre ricordare: ‘devo conoscere la tua anima e poi dipingerò i tuoi occhi’. ……Da parte mia cerco di fare così con i servizi giornalistici ma anche soprattutto con i libri che scrivo su persone ‘feroci’, perché consumate dalla vita, come nel mio ultimo libro, credo che lo ricorderete tutti, in cui ho ripercorso, insieme al bandito Renato Vallanzasca, tutta la sua vita; i suoi 53 anni di carcere, averne oggi 74 quasi 75 e non avere più memoria.  ….. Ho sempre cercato di conoscere a fondo le persone che intervisto, o di cui scrivo, proprio per provare a mostrarle nel loro animo più vero anche a tutti gli altri; questo è sempre stato il mio obiettivo.”

Numerose e interessanti le domande dal pubblico, alle quali la nota giornalista ha risposto in modo esaustivo. Si è trattato, insomma, di uno spazio aperto di confronto e approfondimento su temi di stringente attualità.  

Con particolare piacere, da parte mia, ho notato l’interesse degli ingegneri per certe tematiche che vanno aldilà della nuda e cruda tecnica ingegneristica, dimostrando, anche per il semplice fatto di essere sempre invitato come sociologo ai loro eventi, di essere interessati al sociale, alla storia e al costume della nostra bella Italia.

 

 

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