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Arrivano in Consiglio comunale due progetti per risolvere il problema dei parcheggi a Ladispoli

Lo scorso dicembre, ai microfoni di Ortica Social, il sindaco Alessandro Grando aveva annunciato che il 2025 sarebbe stato l’anno dello stravolgimento positivo di alcune situazioni particolarmente a cuore dei cittadini di Ladispoli. Tra queste, l’annoso problema dei parcheggi in una città in costante crescita residenziale con il conseguente aumento delle automobili in circolazione. Ebbene, a distanza di pochi mesi, l’amministrazione comunale si prepara ad approvare due progetti che imprimeranno un decisivo colpo di acceleratore nella creazione di nuovi posti auto per evitare ai cittadini la sfrenata caccia ad un posteggio, ricerca che in alcuni periodi dell’anno è particolarmente improba. Il primo progetto, che ha suscitato tante discussioni, riguarda il trasferimento del mercato giornaliero da via Ancona a via Caltagirone davanti alla zona dell’ufficio postale. Il nuovo mercato sarà coperto, si estenderà su una superficie di 1700 metri quadri, accogliendo tutti gli operatori commerciali dell’attuale struttura nel centro di Ladispoli. L’area del nuovo mercato avrà un costo di quasi due milioni di euro, interamente pagati da un imprenditore privato che in cambio potrà realizzare edilizia commerciale e residenziale. Attorno al nuovo mercato saranno disponibili 150 posti auto. L’aspetto interessante della notizia è che in via Ancona, al posto degli stand del mercato, sarà allestita un’area capace di ospitare almeno 150 veicoli, risolvendo in parte il problema della carenza di parcheggi nel centro di Ladispoli. Anche la ristrutturazione del plateatico sarà a spese di un imprenditore privato. Tra via Caltagirone e via Ancona, di fatto, nasceranno 300 nuovi parcheggi. Il secondo progetto, altrettanta fonte di dibattito tra i cittadini, riguarda la realizzazione di un parcheggio multipiano da 250 posti in vicolo Pienza accanto alla stazione ferroviaria che si aggiungeranno agli attuali 100 disponibili. A costruire la torre sarà un operatore economico privato, la fruizione sarà a pagamento, rispetto al primo progetto la struttura avrà solo un piano per rispettare l’impatto ambientale. Tutti i progetti saranno probabilmente oggetto di un prossimo Consiglio comunale per la discussione e l’approvazione definitiva per diventare una realtà concreta.

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