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E’ partito il conto alla rovescia per l’amministrazione comunale di Cerveteri

Questa volta la montagna della politica di Cerveteri potrebbe partorire non un topolino come accaduto lo scorso anno con la presunta crisi aperta da Governo Civico. E poi richiusa dopo nove mesi di paralisi amministrativa con un giro di valzer di poltrone. Questa volta la crisi è seria, come hanno confermato ai microfoni di Ortica Social gli esponenti della lista civica Città futura Anno zero che hanno ribadito di non voler più avere rapporti con la maggioranza di Centro sinistra. La frattura con il sindaco Elena Gubetti è insanabile, mesi di rapporti precari, compromessi, silenzi ed omissioni hanno provocato la spaccatura nella maggioranza che non ha più i numeri per governare. In una città normale il sindaco, davanti alla mancanza di una maggioranza in Consiglio comunale, avrebbe già rassegnato le dimissioni ed affidato la parola agli elettori in autunno. Ma questa traballante e disomogenea maggioranza di Sinistra Centro che governa Cerveteri ha già dimostrato di non voler sloggiare dal Granarone, riportando in auge il vecchio detto andreottiano “meglio tirare a campare che tirare le cuoia”. Ma questa volta il conto alla rovescia potrebbe essere iniziato veramente, il sindaco Elena Gubetti avrebbe le ore contate, politicamente parlando. I nove consiglieri di opposizione hanno annunciato di essere pronti a portare in aula la mozione di sfiducia, con il voto dei quattro esponenti di Anno zero l’atto sarebbe approvato, decretando lo scioglimento della legislatura e le elezioni anticipate. Una soluzione che non è mai bella ma che a Cerveteri a questo punto appare improcrastinabile alla luce sia delle divergenze che da un anno attanagliano la coalizione che vinse le elezioni, sia per i tanti problemi che affliggono il territorio nell’indifferenza di chi governa. Qualche esempio? Nella frazione dei I Terzi da oltre un mese in varie zone manca l’acqua, l’amministrazione non è ancora riuscita ad inviare le autobotti per l’approvvigionamento dei residenti in un periodo di temperature eccessive. A piazza Prima Rosa a Campo di Mare i lavori stanno diventando una commedia pirandelliana, gli abitanti sono prigionieri dei cantieri e costretti allo slalom per tornare a casa. Il lungomare dei Navigatori Etruschi è abbandonato a se stesso. A Cerenova tra erba alta sui marciapiedi e strade coperte di buche stanno sorgendo comitati civici per amplificare la protesta. A Borgo San Martino il Comune non riesce a prendere possesso di un’area verde chiusa da mesi per mancanza di risorse. A Valcanneto da tempo il trasporto locale penalizza chi viaggia sui bus per orari sfalsati e cervellotici. E potremmo andare avanti con altri esempi. Auguriamoci che prevalga il buon senso, Cerveteri non può essere solo feste e sagre, gli oltre 45.000 abitanti meritano molto di più. Ora i numeri ci sono per voltare pagina, speriamo di non vedere il teatrino di ripensamenti, mercato delle vacche, accordi sottobanco e giochetti trasversali. I tredici consiglieri comunali che ora hanno la possibilità di staccare la spina hanno addosso gli occhi di un’intera città.  

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