Non c’è definizione migliore. E’ un vero fiume in piena la raccolta firme avviata da vari comitati, liste civiche, associazioni ed il Codacons per chiedere alla Regione Lazio di potenziare l’ex Posto di primo intervento della via Aurelia. Da mesi depotenziato a semplice ambulatorio dove non si effettuano più prestazioni importanti come elettrocardiogramma, stabilizzazione dei pazienti e perfino i punti di sutura. Nonostante la petizione sia partita a ridosso di ferragosto, sono già quasi 2.500 i cittadini che hanno sottoscritto, un risultato significativo che subirà un notevole colpo di accelerazione a partire dalla prossima settimana con la ripresa di varie attività lavorative e la fine delle ferie per tante persone. Il messaggio è stato raccolto all’opinione pubblica di Cerveteri e Ladispoli, in questo caso la politica non c’entra nulla, la mobilitazione è totale anche da parte di partiti di idee opposte, tutti hanno compreso che qui è in ballo la salute di 90.000 residenti, privati della più elementare assistenza sanitaria in caso di necessità. In queste ore stanno fiorendo vari punti per la raccolta delle firme, i commercianti si stanno mettendo a disposizione per permettere ai cittadini di aderire, sulla pagina Facebook di Ortica Social potete trovare giornalmente i luoghi dove andare a sottoscrivere la raccolta. La battaglia è ancora lunga, obiettivo di questa iniziativa è raccogliere almeno 5.000 firme entro settembre per poi andarle a consegnare al presidente regionale Francesco Rocca e rappresentare la volontà di due città che non vogliono essere abbandonate dalla sanità pubblica. Ortica Social non molla, è in ballo la salute di tutti noi, amici lettori di Cerveteri e Ladispoli correte a firmare la petizione. Non vogliamo più sentirci dire all’ex Posto di primo intervento della via Aurelia l’agghiacciante frase: “Deve andare in un pronto soccorso di Roma, Civitavecchia o Bracciano. O chiamare l’ambulanza del 118 perchè qui non possiamo farle nulla”.
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