I cittadini di Ladispoli vogliono un autovelox al km 36 della via Aurelia.
I recenti incidenti mortali accaduti lungo il rettilineo che da Marina di San Nicola conduce all’ingresso sud della località balneare hanno indotto associazioni e comitati a mobilitarsi per porre un freno ad una strage costante ma silenziosa. La morte di una donna di 36 al bordo di una motocicletta poche settimane fa ha riproposto la necessità di regolamentare la velocità dei veicoli in un tratto della via Aurelia caratterizzato anche da ingressi a raso ed incroci con strade rurali. Il meccanismo si è messo in moto, è partita la raccolta firme organizzata dal movimento Noi moderati che inviata a sottoscrivere anche i cittadini di Cerveteri alla petizione che sarà presentata ai dirigenti dell’Anas, ente competente per la strada statale.
«È tragicamente evidente – afferma Roberto Polidori, organizzatore dell’iniziativa – che il km 36 della via Aurelia sia diventato da tempo uno dei più pericolosi del litorale. Incidenti mortali, tamponamenti violenti, scontri frontali hanno riempito la cronaca degli ultimi mesi, un tributo di sangue non accettabile. Purtroppo troppi automobilisti se ne infischiano del codice della strada, percorrono quel rettilineo ad elevata velocità, gli appelli al buon senso e la segnaletica sono insufficienti. Occorrono provvedimenti drastici e restrittivi per tutelare l’incolumità pubblica. La petizione chiede all’Anas di installare un autovelox fisso a ponte, come quelli posizionati all’inizio della via Aurelia a Roma, dotato di due telecamere per controllare il rispetto dei limiti di velocità sia in direzione Ladispoli che verso Marina di San Nicola. Sarebbe l’unico modo per contrastare in modo efficace gli incidenti, aumentare la sicurezza in una delle consolari più trafficate anche in inverno, salvare potenzialmente vite umane. In questa iniziativa chiediamo il sostegno delle amministrazioni comunali di Ladispoli e Cerveteri per rinforzare una richiesta di difesa della sicurezza degli automobilisti».
Le statistiche più recenti confermano in modo agghiacciante la pericolosità della via Aurelia da Marina di San Nicola fino al bivio di Furbara al confine con il territorio di Santa Severa. Solo ad agosto si sono registrati tre incidenti mortali e svariati tamponamenti, dovuti quasi sempre a sorpassi azzardati, violazione dei limiti di velocità, distrazione del conducente. La presenza degli autovelox potrebbe essere un buon deterrente considerando che negli altri segmenti della via Aurelia dove sono accesi gli occhi elettronici il numero dei sinistri si è drasticamente ridotto. Da Torrimpietra agli accessi di Marina di San Nicola, dal rettilineo tra i due ingressi di Ladispoli fino al crocevia tra Cerenova e Cerveteri la presenza degli autovelox e le decine di migliaia di multe elevate in questi anni hanno indotto anche gli incoscienti al volante dal non spingere il pedale dell’acceleratore. Un freno anche per gli irresponsabili immortalati dalle foto trappole a passare con il semaforo rosso, rischiando di provocare incidenti gravi.

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