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Nella sede del Parlamento Europeo in Italia, l’Associazione Culturale Art Global ha tenuto un evento straordinario: “Voci d’Europa – L’Arte contro il Bullismo”

di Anna Maria Onelli

 

Da sx: i genitori di Paolo Mendico, la psicoterapeuta Maria Rita Parsi, la presidente Angiolina Marchese

Nella prestigiosa sede del Parlamento Europeo di Roma, il giorno 21 ottobre, si è tenuto un evento particolarmente sentito – “L’arte contro il bullismo” – realizzato grazie all’impegno, e alle capacità artistico-organizzative della presidente, Angiolina Marchese, direttore artistico dell’Associazione Culturale Art Global, e di Rosanna Vetturini, curatore artistico. Le ideatrici hanno riunito intorno a sé, i genitori di Paolo Mendico, ultima vittima di bullismo, rappresentanti istituzionali, professionisti autorevoli, giornalisti e artisti per affrontare il fenomeno del bullismo in tutte le sue sfaccettature e porre in evidenza come le varie forme di Arte, dalla pittura alla letteratura, dal teatro alla musica e alla danza, … siano una proposta efficacie in grado di contrastare il bullismo e di restituire benessere fisico e mentale. Numeroso era il pubblico e gli artisti presenti che si sono espressi attraverso la pittura, la musica, il teatro, il canto, la scrittura in prosa, la poesia e il fashion-style, testimoniando l’efficacia del messaggio che vede nelle ARTI uno strumento di cambiamento in direzione della pace e della solidarietà.

Il messaggio è stato chiaro: l’arte non è solo estetica e bellezza in sé, ma è un solido ponte emotivo che unisce l’esperienza interiore dell’artista a quella del pubblico, influenzando profondamente la psiche e il benessere di entrambi. Alla solenne musica celebrativa dell’Inno alla gioia” sono seguiti: una breve introduzione della giornalista Barbara Castellani, che ha condotto e moderato l’evento. Il saluto della presidente Angiolina Marchese che ne ha illustrato brevemente le finalità. L’auspicio del segretario dell’Assemblea Capitolina, Fabrizio Santori il quale, augurando un’alleanza educativa che coinvolga scuola, istituzioni, famiglie nel segno della legalità, ha aperto i lavori complimentandosi con Art Global per l’alto valore civico dell’iniziativa. Madrina dell’evento è stata l’attrice Nadia Rinaldi che ha raccontato la sua storia di bambina bullizzata che, nonostante la sofferenza, sostenuta dall’amore per il teatro e la recitazione, ha realizzato il suo sogno. La giornalista Barbara Castellani, con grande sensibilità, ha presentato i genitori del 14enne Paolo Mendico, che si è recentemente tolto la vita nella sua stanza, lasciando un messaggio nella chat di classe: “Prendetemi un posto in prima fila”.

Fabrizio Santori

Le parole dei genitori sofferenti per la perdita del figlio, il sostegno psicologico e consolatorio della psicoterapeuta Maria Rita Parsi hanno colpito tutti al cuore, creando nell’ambiente un turbinio di emozioni intense, di empatia e di riflessioni collettive. Commovente è stato anche il dono dell’opera “Wings of love” offerto ai genitori dall’artista Fabiana Sepe, come messaggio simbolico di luce e pace che l’arte è in grado di donarci. Hanno preso la parola rappresentanti istituzionali a partire dall’On. Susanna Ceccardi che è intervenuta con un videomessaggio di condivisione dalla sede del Parlamento Europeo di Bruxelles. Riconoscimenti speciali sono stati rivolti al giovane attore Luigi Zeno, simbolo della lotta al bullismo e a Raffaele Capperi, che a causa della sindrome di Treacher Collins ha dovuto subire e affrontare il peso del pregiudizio. Ho accolto volentieri l’invito a partecipare tra gli artisti per aver scritto il libro/saggio sul bullismo – Per non soffrire più – e per aver avuto esperienze di lettura di opere.  È stato possibile ammirare in un grande spazio espositivo allestito da Art Global numerose opere di artisti nazionali e internazionali che hanno rappresentato, per lo più su tela, la violenza e la sofferenza. Nei dipinti, gli autori, con la loro creatività, hanno espresso emozioni, comunicato sentimenti, stati d’animo ed esperienze, che spesso sono difficili da raccontare a parole. Tuttavia, le immagini raffigurate, ci parlano, comunque, attraverso i colori, le linee, le forme, suscitando in noi spettatori un’ampia gamma di emozioni: dalla gioia alla malinconia, alla tristezza, … Ogni quadro riflette il mondo interiore dell’artista, che utilizza la creatività per evocare significati più profondi e suggestivi attraverso simboli, metafore, o immagini oniriche che evocano il mondo dei sogni o delle fantasie.

Da sx. Barbara Castellani, Anna Maria Onelli

In ogni raffigurazione di tipo simbolico è possibile rintracciare segni di speranza nella possibilità di contrastare il bullismo. Il bullismo genera una sofferenza che segna, segna la vittima, segna il bullo e i famigliari di entrambi. Segnare e Disegnare sono due termini attraversati da un filo rosso, hanno in comune una parola chiave: emozione. Da una parte c’è l’incapacità del bullo che non sa riconoscere e governare le proprie emozioni; dispone di bassi livelli di empatia e questo lo rende insensibile al dolore della vittima, dall’altra ci sono gli artisti che, in diverse forme, liberano le proprie emozioni, comunicando sentimenti, stati d’animo, senza utilizzare il linguaggio verbale. Dall’evento, cui hanno partecipato anche giovani allievi di Istituto d’Arte, accompagnati dal loro docente vicepreside, Massimiliano Ferragina, si evince chiaramente lo stimolo a coltivare nelle scuole qualsiasi forma d’arte. Dare voce ai giovani, renderli protagonisti in laboratori di pittura, ceramica, musica, danza, teatro, grandi eventi, … rafforza la collaborazione, il rispetto, e il senso di appartenenza al gruppo riducendo le dinamiche di esclusione e consentendo di riversare effetti positivi anche in altri ambiti disciplinari. Spesso molti alunni scoprono di avere talenti, e trovando riconoscimenti nel gruppo aumentano la fiducia in sé; ciò giova sia alle vittime che ritrovano autostima e forza, sia ai bulli che canalizzano la propria energia in senso positivo, coltivando l’empatia come abilità sociale che consente loro di “mettersi nei panni dell’altro” e riconoscerne la sofferenza.

Un ringraziamento ai promotori e partecipanti all’evento promosso da Art Global con il patrocinio del Parlamento Europeo, di aziende e di Enti di ricerca. Grazie per aver evidenziato il ruolo dell’arte come strumento di trasformazione della sofferenza umana e per averci ricordato la sua capacità di ridurre lo stress, facilitare l’introspezione, sviluppare empatia e favorire il dialogo. Grazie ai numerosi artisti presenti e ai professionisti autorevoli intervenuti, tra cui la criminologa, Stefania Cacciani; l’esperta di bullismo, Rosaria Zizzo; la dr.ssa Maria Antonia Spartà, già Vice Questore della Polizia di StatoMassimiliano Ferragina, vice preside di un Istituto d’Arte. Tra gli ospiti l’avvocato, musicista, Valentina Ambrosio; la fashion stylist, Rosi Central Roma e la soprano-attrice, Sara Pastore.

 Gli artisti presenti: Adelaide Freitas, Alba Buonafede, Anna Giancarlo, Anna Onelli, Antonella Ariosto, Antonella Eugeni, Antonia Galasso, Antonio Russo (S.S.S. I.G. Baldassarre), Barry McNabb, Concetta Russo, Corradino Corrado, Daniela Maria Serranó (in arte Amadè), Eleonora Cutini, Eleonora Sala, Enio Di Stefano, Fabiana Sepe, Fernando D’Ospina, Fiorenza D’Orazi, il Duo Farg (Francesca Ghidini & Alessandro Rinaldoni), Giuditta Petrini, Giuseppe Mariani, Irena Pavlyshyn, Jenny Roccioletti, Jomay Tam, Liana Girlanda, Marta Fiorucci “Gipsy”, Matteo Brambilla, Mina Di Salvo, Natascia Marchiori, Paola Maver, Pasquale Terracciano, Rosella Gagliardi, Silvana Mazzaro, Sofia Falcone, Sonia Manente, Tiziana Guerra.

 

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