Cerveteri Litorale Scuola

All’istituto “Salvo D’Acquisto” di Cerveteri un allenamento emotivo per educare i bambini alla non violenza

di Anna Maria Onelli

Ho sempre ritenuto che, per contrastare la violenza dei bulli ma anche quella “di genere”, fosse necessario promuovere, fin dalla scuola dell’infanzia, una cultura improntata all’educazione e al rispetto.

Così, ho accolto di buon grado l’idea di incontrare i bambini delle classi quarte e quinte di scuola primaria frequentanti la sede centrale dell’Istituto Comprensivo Salvo d’Acquisto e del plesso distaccato “Pagliuca-Due Casette”. È stata una grandissima gioia tornare in veste di pedagogista, delegata dal Collegio dei Docenti, a parlare di emozioni in questa stessa scuola da me diretta quando era unicamente Scuola Media. È stata una soddisfazione enorme trovarla “cresciuta”in tutti i sensi ed essere stata gioiosamente accolta e presentata con tanta stima e affetto dalla prof.ssa Paola Olmi, dal professor Gianluca Vannutelli, dall’insegnante Milena Russo, responsabile del team antibullismo.

Nell’ambito del progetto, “Le emozioni contano. Educare alle emozioni e al rispetto”, ho posto un focus sulle emozioni e, partendo dalla visione di brevissimi filmati, abbiamo condiviso le espressioni di alcune emozioni quali la paura e la rabbia, la gioia e la tristezza, la sorpresa e l’attesa, il disgusto e l’attrazione che ci appartengono fin dalla nascita, ma appartengono anche ai nostri animali domestici; questi, come noi, hanno bisogno di cibo, di aria da respirare, ma anche d’amore e di coccole. Tuttavia noi esseri umani dobbiamo fare i conti anche con emozioni più complesse, assenti negli animali, come la vergogna, la gelosia, la speranza, il perdono, la nostalgia, il rimorso.

      Con i bambini abbiamo dialogato sulla necessità di riconoscere le nostre emozioni e di governarle, quando le sentiamo “emovere”, cioè salire improvvisamente dentro di noi, perché esse influenzano il nostro comportamento, la nostra capacità di apprendere, di ricordare, ma se controllate ci aiutano a superare le frustrazioni e ad andare d’accordo con gli altri. Ci siamo confrontati sul senso di due parole difficili riguardanti sia il valore dell’autostima, intesa come insieme dei giudizi con cui ognuno di noi valuta se’ stesso, sia il significato dell’empatia come capacità sociale di ascoltare l’altro. Empatia nel suo pieno significato di “sentire dentro” l’emozione dell’altro, riconoscere la sua gioia o la sua sofferenza, essere in grado di confortare servendosi delle parole e/o delle “carezze che curano”. Sono certa che stimolare una riflessione su sé stessi e sul rapporto con gli altri, aiuta i bambini a destrutturare i ruoli, le relazioni basate sugli stereotipi e a prevenire comportamenti discriminatori. Da qui sono sorte una serie di riflessioni: “non è vero che il bullo è forte e coraggioso, ma è vero che è scarsamente empatico. Perché i “maschietti” non dovrebbero piangere o mostrare emozioni se queste appartengono a tutti? Come specie umana, abbiamo tutti bisogno l’uno dell’altro, ci conosciamo guardandoci negli occhi, quanto giova rimanere in solitudine per ore di fronte al display di un cellulare?Come mai utilizzo Whatsapp se non ho ancora tredici anni? …”

La scuola è il luogo ideale per lavorare sulle emozioni, purché si riconosca che l’educazione emotiva non può essere una disciplina da aggiungere alle materie del curriculo, piuttosto deve essere considerata “una compagna di strada” nella vita e nello sviluppo dei saperi e delle competenze.

Ringrazio vivamente dell’accoglienza l’I.C. Salvo D’Acquisto e dell’attenzione gli alunni e gli insegnanti delle classi: quarta A, insegnante Curci; quarta B, insegnante Palo; quarta C, insegnanti Stroffolino-Magliano. Le classi del Plesso Pagliuca: quarta D, insegnanti Decina-Cantatore; quarta E, insegnanti Fiorentini-Sabbatini; quarta F, insegnanti De Pasquale-Mazza. Insegnanti di singole discipline: Benedetta Baldini, Antonella Starace. La quinta A, insegnante Alfidi; quinta B, insegnante Catoni; quinta C, insegnanti Manna-Pucciotti; quinta D, insegnanti Peluso-Scorpioni; quinta E, insegnanti Ruggirello- Montefiori; quintaF, insegnanti Osso-Frattari,Ventura,Branco. Gli incontri sono stati programmati per prevenire e contrastare il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo in attuazione della Legge 29 maggio 2017, n°71, modificata dalla Legge del 17 maggio 1024, n° 70.

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