di Ugo Russo
Ogni settimana, ogni giorno questo maledetto virus si espande provocando terrore nelle famiglie, tant’é che ci dobbiamo rendere conto che chi canta, urlando a squarciagola, o espone bandiere sui balconi lo fa per esorcizzare il coronavirus e non lo fa certo per spirito patriottico o di unità del Paese, altrimenti non si spiegherebbero tutti quei porci che, a costo di mettere a repentaglio la salute altrui, escono per passeggiate con gli amici o anche per corsette, che quasi tutti in precedenza non avevano mai fatto, o scappano da un posto all’altro.
E per cortesia, destituiamo Borrelli dall’incarico, ogni giorno alle 18 (fa solo quello?), di leggere il bollettino dei contagiati e dei morti: negli ultimi tempi ha aggiunto un purtroppo, ma ormai la gente lo vede (non dipende certo da lui, poveretto, ma è il ruolo che ricopre) come un menagramo e da quando appare, ancor prima che inizi a parlare, con quel suo volto sempre più rabbuiato, si immagina cosa sta per dire. Facendo sprofondare tutti, ancor prima, nello scoramento più completo. Poiché giorno dopo giorno viene battuto il record dei decessi. Vi rendete conto che siamo il Paese al mondo che per ora ha registrato il maggior numero di decessi, molti di più dell’infettata (e infettatrice) Cina?
Ma andiamo ad un’altra porca: l’Europa! Maledetto il momento quando ci siamo entrati ed abbiamo abbandonato la nostra cara lira!!! L’Italia non ha mai contato nulla nel Continente, ci hanno messo sempre i bastoni tra le ruote, ci hanno preso in giro (guardate con i barconi di migranti), ci hanno obbligato ad accettare tutto e ad aiutare pure le banche tedesche e francesi quando erano in difficoltà; MA A NOI CHI CI HA MAI AIUTATO???
Quanto poi successo negli ultimi giorni é inaccettabile e vergognoso. A cominciare da quanto detto dalla Lagarde che ha fatto sprofondare in un giorno (oltre il meno 17%, mai visto prima) la borsa di Milano o sulla questione mascherine. 18 milioni di pezzi (con congruo anticipo economico versato) fermati in Germania e non sdoganati in tempo secondo gli accordi. Anzi, il “meraviglioso popolo teutonico”, visto che il virus stava diffondendosi anche lì, ha pensato bene di tenerle per lui. E la Romania, noi che siamo pieni di rumeni, dai più meritevoli ai reietti della società, ha a sua volta venduto le mascherine che avevamo commissionato e pagato noi alla Russia; l’inaffidabile e scandalosa Repubblica Ceca che ci ha fregato respiratori e mascherine; la Turchia ce le ha bloccate... E potremmo raccontare chissà quante altre cose ancora. Ora esaltiamo il fatto che l’Ue ha sospeso il patto di stabilità, ma vedrete quanto ci faranno sorbire il tutto… E dovremo giocare d’anticipo, trovando però dei politici capaci (ci sono?), quando tutto sarà tornato alla normalità: non più sottostare a tutto quanto ci diranno di fare, ma imporre la nostra forza, farci valere al costo di uscire da questa Europa di latta e di approfittatori.
Torniamo all’interno delle nostre quattro mura italiche.
Sono tre settimane che deve arrivare il picco ed ora sembra allontanarsi ancora di più. Perché? Perché in televisione sentiamo un sacco di incapaci (per fortuna non tutti), spacciati per scienziati e che di questa cosa non hanno capito un bel fico secco e raccontano un cumulo di frottole, per lo più l’uno smentendo l’altro. Così esce fuori che “entro un mese dovremmo uscire dal problema”, altri che “ci vorranno mesi” (così come un vaccino), altri parlano di “un anno e mezzo” e chi più ne ha più ne metta.
E ancora “pochi contagi e avremo superato la parte più brutta del discorso” –dicono altri, contrapponendosi a chi afferma: “Potrebbe rimanere infettato l’80% degli italiani”!
E quelli che dicevano: “E’ un virus talmente particolare che peggiora con il freddo, con il caldo dovrebbe migliorare”, salvo poi l’altro giorno sentire: “No, no, con il caldo le cose non potranno che peggiorare”. O, belli, avete finito di prenderci in giro? Fateci capire: stiamo andando incontro all’Apocalisse? Alla fine del mondo?
Il governo ha imposto regole ancor più restrittive, basando il principio essenziale sul rimanere in casa. Non fare jogging e andare a fare la spesa con guanti e, soprattutto, mascherine. MA DOVE SONO? Cialtroni!!! Se le centinaia di miliardi stanziati per la Sanità non si fossero volatilizzati, a quest’ora avevamo strutture, posti letto, respiratori e di mascherine, poi, ne avremmo talmente a sufficienza ed in esubero da farci giocare i nostri bambini in tempi di sole ed aria pura! Eh. sì perché finalmente qualcuno se ne é uscito dicendo pure che potrebbe essere infettata l’aria che respiriamo.
Siamo diventati noi il Terzo mondo, fra poco andremo con i barconi sulle coste africane ed ora con gli italiani allo stremo, senza lavoro, con i soldi per comprare da mangiare che sono sempre di meno viene chiesto di essere generosi, di fare donazioni. E i 25 miliardi (pur una bazzecola rispetto a quello che servirebbe) promessi dal governo per cosa servono?
In una trasmissione tv é uscito fuori come in Cina stiano facendo dura repressione a chi non rispetta le regole di questi tempi: un 23enne positivo ed obbligato a stare in casa, lo hanno visto passeggiare per strada. Non gli hanno chiesto i documenti o gli hanno chiesto perché stesse in giro: lo hanno freddato con una scarica di mitra. Perbacco, che modi!!! Però, in un momento in cui stiamo arrivando alla mors tua, vita mea (i giovani salvati a scapito degli anziani) non sarebbe male ingaggiare dei cecchini che quando vedono persone che fanno jogging o escono senza motivo le impallinano alle gambe, facendo loro ricordare che NON SI FA!!!???
Fra un pò le Regioni, esasperate, saranno costrette a fare da sole: lo ha minacciato la Lombardia, lo fa di fatto la Sicilia con il battagliero Governatore Musumeci che sta prendendo decisioni in proprio senza aspettare uno stato assente e lumaca.
Due considerazioni finali: tra i giocatori stranieri che militano in compagini italiane andati all’estero negli ultimi giorni, chi più chi meno con motivazioni, c’é anche Pjanic, approdato non in Bosnia (la sua terra) ma in Lussemburgo. Evidentemente ha capito che, per come (non) sta giocando adesso, deve cercarsi un’altra squadra e magari un campionato adatto per lui potrebbe essere proprio quello lussemburghese; ma non in un team di prima fascia, però!
E’ scomparso a 74 anni un grandissimo del giornalismo, una straordinaria penna che ha esaltato la professione, Gianni Mura. Ma era ancora più grande per la sua gentilezza, la sua educazione, la sua modestia. Lui, tra i più grandi di tutti ma che si metteva sempre dietro a tutti. Ci mancheranno i suoi articoli su Repubblica per cui ha scritto 45 anni, mancherà la sua figura di galantuomo pur in un mondo che ha perso tutti i valori. Ma lui era un maestro e lo sarà sempre.

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