ππ₯ ππ«π’π¬ππ¨ π§π¨π§ π’ ππ₯ππ«π¨π―π.
Lo Γ¨ nella solitudine,
inizio di quel vuoto dentro
incapace di essere sgomento
nei momenti di passi prossimi alla fine,
col domani povero di bellezza
per rappresentare chi dietro incalza
cercando aria per scaldarsi ancora,
e invece tambureggia la realtΓ
di come siamo noi un oggi
incapaci ancora di essere silenzio,
in un grido blasfemo verso la massa
che sa solo, in veritΓ
di predominante.
Francesco torna alla casa del Padre
e per noi, tutti
c’Γ¨ da sperare di non essere cosΓ¬ soli,
come l’ultimo dei sopravvissutiΒ
in una stanza senza luce.
Β Β Β Β Β Β Β Β Β Β Β Β Β Β Β Β Β Β Β Β Β Β Β Β Β Maurizio SpreghiniΒ

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