Cerveteri Litorale

A Cerveteri il delegato Roberto Giardina si dimette in dissenso con il progetto dei camping a torre Flavia

Riceviamo e pubblichiamo.

Roberto Giardina ha inviato in via formale le sue dimissioni al Sindaco in dissenso alla scelta dell’Amministrazione Comunale di realizzare un impianto di natura turistico-ricettiva a ridosso del Monumento Naturale Palude di Torre Flavia. “Fin dall’inizio ho manifestato, in riunione dei segretari politici di maggioranza, il mio dissenso a questo progetto in quanto sono convinto che metterebbe a serio rischio i già estremamente delicati equilibri della palude. In quella circostanza mi sono astenuto dalla votazione alla quale hanno votato positivamente i componenti dei principali partiti che sostengono questa consiliatura. Ho poi posto le mie obiezioni per scritto cercando di spiegare come la salvaguardia della palude necessiti di spazi di ampio respiro in tutto il comprensorio che la circonda. L’Oasi è un organismo vivente che non può essere compresso dentro i suoi confini. Circoscriverla in questo modo con il rischio dell’erosione dal mare, lo sciagurato progetto di edificazione nel territorio di Ladispoli e il progetto del camping nel comune di Cerveteri, la condannerebbe in poco tempo all’estinzione. Non ricevendo alcuna risposta a questa mia ho manifestato verbalmente l’intenzione di dimettermi ricevendo da Lei la proposta di trovare delle soluzioni alternative. È seguito così un colloquio, molto cordiale nella forma, ma dal quale purtroppo non è emersa la possibilità di spostare questo progetto in un’altra area. Sono così giunto alla conclusione, dopo essermi consultato con il mio Circolo di Europa Verde, che non esista più la possibilità di mantenere una delega che si contraddice nei termini. Quali garanzia di tutela e di gestione di Aree protette posso offrire alla cittadinanza se sono connivente con una scelta che considero estremamente dannosa per la stessa Area? Ritengo quindi più onesto verso me stesso e verso i tanti cittadini, che in questo momento si stanno mobilitando per la difesa della palude, rimettere le mie dimissioni e continuare ad impegnarmi per la tutela dell’Oasi indossando le vesti del comune cittadino e portando il mio contributo laddove credo sia veramente utile.”

                                                                                                                                                                           Roberto Giardina

 

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