Cerveteri Ladispoli Litorale Sapere è salute

A Ladispoli e Cerveteri  ancora scarso l’impegno per consultori familiari e centro antiviolenza

Riceviamo e pubblichiamo.

“Donne in movimento” torna alla carica e chiede risposte certe per servizi che, dopo il covid, sono divenuti più che indispensabili: famiglie travolte da problemi economici e sociali che vivono stati di profondo disagio e minori (bambini e adolescenti) che subiscono le conseguenze di queste precarietà, sviluppando sintomatologie complesse, così come recentemente segnalato dai sanitari del Bambin Gesù. La violenza sulle donne e quella assistita sono aumentate.

Tutto ciò richiederebbe un potenziamento dei servizi sociali e sanitari che è ancora purtroppo largamente insufficiente.

Dove sono i medici, le ostetriche, gli psicologi, le assistenti sociali che dovrebbero garantire la loro stabile presenza nei consultori familiari che peraltro dovrebbero anche aumentare di numero, così come dispone la legge regionale?

E lo sportello antiviolenza? Quante donne ne conoscono l’esistenza e perché si fa poco per rafforzarne le attività soprattutto quelle educative nelle scuole? Le famiglie e le donne di Cerveteri e Ladispoli hanno bisogno di maggiore attenzione. La nostra Associazione continua le sue battaglie e intende scendere in campo con altre e più incisive iniziative per sollecitare le Istituzioni coinvolte ( Comuni, Asl e Regione) ad intervenire concretamente per risolvere i problemi segnalati.

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