di Ugo Russo
Quanto successo l’ultimo 25 aprile, che fa, comunque, il paio con altri episodi del passato e nello stesso giorno di una violenza inaudita, fa capire che certe celebrazioni che dovrebbero unire il paese non sono affatto intese in tal senso ma creano spaccature sempre più insanabili. Con tutti i problemi che stiamo vivendo, con pandemie senza fine e guerre in cui siamo stati tirati in ballo pur senza entrarci nulla (eh, porca europa…) che stanno facendo precipitare anche le pur minime certezze per il futuro sono adesso superati da problematiche interne che hanno preso il sopravvento e che “la cara opposizione” vorrebbe primeggiassero su tutto il resto. Anche se è stato detto più volte che non esistono più, almeno da parte delle istituzioni che contano, e che non è il caso di tirarle in ballo e di dar loro quell’importanza che non dovrebbero più di avere. A meno che, Giorgia, come vuoi essere votata alle prossime europee, se continuano a non crederti fai veramente la fascista ma allora chiudi televisioni, manda a chiedere l’elemosina a giornalisti ridicoli che in nessun altra democrazia (attenzione, non dittatura perché sono di cattivissimo esempio per coloro che vorrebbero sentire notizie obiettive e non dettate dall’invidia e dalla cattiveria). Insomma, persa qualsiasi possibilità di vivere una festa vera, da parte di un paese finalmente e per una volta coeso (termine tanto caro al presidente della Lazio, Lotito, che lo proferì per primo e per la prima volta ai nostri microfoni per riferirsi ad un gruppo unito, quello dello spogliatoio biancoceleste) nel voler rispolverare i valori persi (ormai pare irrimediabilmente) di un giorno che ci vide liberarci da un conflitto bellico che ci aveva annientato. Ed invece lo scorso 25 aprile ha voluto significare manifestazioni incivili, ferimento di agenti (e dunque festa con il sangue…) e soprattutto rimarcare ancora una volta che la presidente del consiglio non aveva ancora proferito di essere antifascista. L’opposizione che contesta pure l’aria che respira, adducendo che il suo inquinamento è magari anche quello colpa del governo (!!!), vorrebbe che la Meloni un’altra volta (perché lo ha già detto) dicesse a chiare note: “Io sono Giorgia, sono mamma, sono donna, sono antifascista”. Per poi, una volta che lo dovesse dire, chiederle di non dirlo più e asserire l’esatto contrario! Perché devono contestare tutto e il contrario di tutto!!! Dovrebbero provare ad essere più seri e coerenti! Il tutto, ribadiamo, quando le mamme stanno per ripreparare la valigia con gli indumenti intimi e le cose essenziali ai loro figli che potrebbero di qui a poco vestire abiti militari ed andare in guerra. Quelli sarebbero cazzi veri! Ma certo, mettiamoci pure le tante colpe del governo e della premier che si è contornata, a fronte di poca gente valida, di tante persone inutili e deleterie che pure subiscono quando in ridicoli talk show vengono messi a ribattere alle tante calunnie che compagnucci & company mettono sul piatto con l’intento, chissà, di farli apparire in cattiva luce e dire che sbagliano tutto, quando loro, nei dieci anni precedenti, ne avevano fatte di cotte e di crude. E nessuno che sappia controbattere come si deve. Insomma, non siamo messi granché bene e vanno riviste ed aggiustate tante cose, prima tra le quali la sanità: non è possibile che addirittura i malati oncologici debbano aspettare mesi, se non anni (!!!) per gli ulteriori accertamenti urgenti da fare. Chissà se li possono svolgere in cielo… Qualcuno arriva pure a scherzare su questi temi tanto per esorcizzare gli eventi. Ad esempio dicono che il ponte sullo stretto (ma chissenefrega se e quando farlo!!!) potrebbe ospitare laboratori analisi nelle soste consentite per le auto; oppure, sempre in tema di guerra, che i giovani, almeno all’inizio, possono stare tranquilli perché per risanare le casse dell’inps saranno richiamati per primi gli anziani pensionati ed anche le donne che percepiscono la pensione per essere utili nel far da supporto ai loro mariti in guerra così hai voglia a soldi che si risparmiano.
Quanto poi alle manifestazioni che finiscono sempre con ferimenti, con la presenza di armi di ogni genere, con il voler far credere che sono sempre i poliziotti a cominciare per primi quando ci sono esaurienti filmati che recitano in contrario, basta, ormai è troppo. E se una festa che dovrebbe ricordare un giorno bellissimo PER TUTTI si deve trasformare in una occasione di polemica, violenza e odio aboliamola, è meglio!
CRIMINALI – Era nell’aria e tante voci allarmanti si erano succedute ad altre. In tempi più o meno recenti troppa gente, anche molto giovane, se ne stava andando per repentine patologie che, in periodi pur brevi, non lasciavano scampo. Nessuno aveva fatto riferimento a cause derivanti dal vaccino covid, e la cosa è ancora tutta da definire, ma ora le cose sembrerebbero più chiare. Il ministero della sanità tedesco ha chiesto ad astrazeneca (vi ricordate i già tanti dubbi all’inizio?) di elencare in modo preciso gli effetti collaterali che può comportare l’inoculazione del suo vaccino anti covid. E l’azienda biofarmaceutica internazionale ha ammesso per la prima volta che uno degli effetti collaterali del suo vaccino contro il Covid-19 può essere la sindrome da trombosi con trombocitopenia (tts). La tts provoca coaguli di sangue e un basso numero di piastrine nel sangue. L’ammissione, tra l’altro, arriva mentre l’azienda deve affrontare una causa che denuncia gravi danni e decessi causati dal vaccino, secondo quanto riportato dal The Telegraph. Secondo i media, sono state presentate 51 richieste di risarcimento all’alta corte di Londra, in cui le vittime e le loro famiglie, per effetti molto gravi o fatali, chiedono danni per circa 125 milioni di dollari. Non esistono scusanti, non ci sono soldi che possano rimborsare adeguatamente i parenti delle vittime o quelli che ne pagheranno le conseguenze per tutta la vita. Come si fa ad immettere sul mercato un prodotto senza averlo testato adeguatamente? Non si può salvare la vita da un lato e stroncarla da un altro.
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