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Alla scoperta della Scuola e Laboratorio d’Arte dell’Associazione Culturale “Kreazioni”

Ortica Social vi porta alla scoperta di una realtà artistica interessante ed innovativa che opera da quasi trent’anni. 

Dal 1996, l’Associazione Culturale “Kreazioni” si è affermata come un punto di riferimento nel panorama artistico, specializzandosi nella realizzazione di oggetti e opere d’arte in ceramica e porcellana. Con un’esperienza consolidata e un approccio artigianale unico, “Kreazioni” ha portato le sue creazioni in esposizioni in tutta Europa, guadagnandosi apprezzamenti, premi e riconoscimenti di prestigio. Ogni opera prodotta è un pezzo unico, numerato e datato, accompagnato da una garanzia che attesta l’esecuzione esclusivamente a mano. Ogni pezzo è timbrato da “Kreazioni” e firmato dall’artista, sottolineando l’importanza dell’autenticità e dell’originalità nell’arte. Questa cura dei dettagli non solo valorizza il lavoro degli artisti, ma offre anche ai collezionisti e agli appassionati la certezza di possedere un’opera d’arte autentica. Oltre alla produzione artistica, “Kreazioni” è attivamente coinvolta nella formazione. L’associazione organizza corsi di ceramica, disegno, pittura ad olio e acquerello, nonché laboratori di pittura su borse. Questi corsi sono progettati per stimolare la creatività e fornire competenze pratiche, permettendo agli allievi di esprimere il proprio talento artistico in un ambiente stimolante e collaborativo. In aggiunta, l’associazione invita artisti esterni di fama internazionale per seminari e workshop, offrendo agli studenti l’opportunità di apprendere da esperti del settore. Questa interazione con artisti di alto calibro arricchisce l’esperienza formativa e ispira gli allievi a esplorare nuove tecniche e stili. “Kreazioni” non si limita a insegnare, ma fornisce anche supporto pratico agli artisti emergenti. L’associazione offre cotture conto terzi e materiali di alta qualità, consentendo agli allievi di continuare a realizzare le loro opere in completa autonomia, anche dopo la conclusione dei corsi. Questo approccio pratico e orientato al risultato consente agli artisti di sviluppare il proprio stile personale e di avviare una carriera nel mondo dell’arte. In conclusione, l’Associazione Culturale “Kreazioni” rappresenta un esempio luminoso di come la passione per l’arte possa unirsi alla formazione e alla creazione, offrendo uno spazio dove la creatività può fiorire e gli artisti possono crescere. Con un impegno costante verso l’eccellenza e l’innovazione, “Kreazioni” continua a ispirare e a formare nuove generazioni di artisti. Ad accompagnarci in questo viaggio alla scoperta di questa realtà è stato l’artista Claudio De Marco.

Cosa l’ha spinta a diventare un artista e a intraprendere la carriera di presidente di una scuola d’arte?

“Un primis la curiosità che mi ha portato ad approfondire molteplici tecniche sia nel campo della ceramica che della pittura ma soprattutto da una forte passione grazie alla quale sono evoluto”.

Qual è la missione principale della sua scuola d’arte e come si riflette nel programma educativo?

“Missione è una parola importante con un altisonante eco. Parliamo di speranza nel sensibilizzare all’arte e riportarla tra le nostre passioni soprattutto nei giovani per farli rallentare anche all’uso del telefonino e quant’altro almeno la dove non è necessario. Di conseguenza il programma educativo e personalizzato ad personam usando l’arte come “terapia” rigeneratrice dell’animo e della mente”.

In che modo la sua esperienza artistica influenza il modo in cui gestisce la scuola?

“Non saprei esprimere in maniera dettagliata un percorso che dura da più di 30 anni che sicuramente ha condizionato lo sviluppo formativo dei miei corsi diciamo che nel tempo ho capito l’importanza dell’arte nella nostra formazione psicologica e rigenerativa il cui uso cerco di approfondire ed applicare”.

Quali sono le maggiori sfide che ha affrontato nella gestione della scuola d’arte?

Sicuramente la burocrazia difficile e confusa appesantita dai costi gestionali”.

Come incoraggia gli studenti a sviluppare il proprio stile e la propria voce artistica?

“Lasciandoli liberi di sperimentare a loro piacimento le arti che la mia scuola può offrire e sono svariate così da mettere in condizione l’allievo di scegliere il suo percorso in maniera istintiva e naturale, favorendo nel contempo anche la parte emotiva e terapeutica”.

Quali sono i corsi o i programmi che ritiene più innovativi o all’avanguardia nella sua scuola?

“I corsi che portiamo avanti provengono da tecniche che vantano tradizioni centenarie e che mi piace mantenere il più possibile fedeli alla loro storica evoluzione negli anni”.

Come vede il ruolo dell’arte nella società contemporanea e nel contesto educativo?

“Lo vedo molto limitato e poco stimolato anche se molto importante per la formazione educativa, sia per i bambini ma soprattutto in età adolescenziale”.

In che modo la scuola supporta gli artisti emergenti e la loro carriera professionale?

“Un’altra domanda a cui è difficile rispondere in maniera precisa, in quanto la società non capisce l’importanza e non aiuta lo sviluppo di queste discipline e rende qualsiasi tipo di obiettivo, i quali potrebbero essere la crescita interiore, lo sviluppo della sensibilità e dell’educazione relazionale e tanto altro, difficile da raggiungere”.

Quali sono i suoi obiettivi futuri per la scuola e per la comunità artistica che rappresenta?

“Innovazione sta che dall’unione di queste conoscenze abbiamo messo appunto dei procedimenti che sono solo nostri che ci hanno aiutato a personalizzare in maniera unica le nostre opere e poter trasmetterle ai nostri in maniera che solo noi possiamo fare”.

Qual è un consiglio che darebbe a un giovane artista che desidera intraprendere una carriera nel mondo dell’arte?

“Di seguire il proprio cuore ed il proprio istinto, di non lasciarsi condizionare da nessun fattore esterno, di prendere ispirazione da qualsiasi stile artistico, e di accettare critiche solo se costruttive perché il giudizio dell’osservatore è importante ed aiuta a crescere. L’unica maniera è sostenerli artisticamente non lesinando sulla trasmissione delle nostre conoscenze, cercando di indirizzarli verso un contesto sperimentale e organizzativo che grazie alle nostre esperienze nel tempo reputiamo più congeniale alla loro formazione artistica e personale”.

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