Tredici sconfitte in 24 partite, tra le peggiori difese ed attacchi del campionato di Promozione, quart’ultimo posto in classifica e salvezza diretta ormai lontana. Questa la fotografia della situazione del Città di Cerveteri, sconfitto oggi pomeriggio in casa allo stadio Galli dall’Ostia Antica nel turno infrasettimanale del campionato di Promozione. Uno 0-1 che lascia l’amaro in bocca perchè i giocatori in campo si impegnano sempre strenuamente ma sono palesi i limiti tecnici di una squadra senz’anima, senza un attaccante vero, con scelte tecniche spesso incomprensibili. Come quella di scendere in campo senza vere punte, tentando di aspettare una compagine esperta e quotata come l’Ostia Antica, sperando che i ripetuti lanci in avanti regalino punti. E’ un Città di Cerveteri in cui i giocatori sono i meno colpevoli, non hanno costruito loro l’organico, non possono fare miracoli, ne si può sempre sperare che in attacco Patrascu e Piano tolgano le castagne dal fuoco. Inutile parlare di pali, di arbitraggi, di alibi che ormai non convincono più nessuno, ad iniziare dai tifosi che ormai disertano la tribuna dello stadio Galli, stanchi di assistere ad un sequela di sconfitte. Domenica prossima a Civitacastellana, in uno scontro salvezza da giocare con il sangue agli occhi e non con atteggiamento tatticamente pavido, sarà l’ultima chiamata un pò per tutti. O il Città di Cerveteri vince e si rimette in corsa per un onorevole piazzamento nei play out, oppure alcune decisioni saranno inevitabili. Rinviare l’inevitabile sarebbe soltanto deleterio in caso di ennesimo passo falso.

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