Da oltre due anni le campane della chiesa di Santa Maria del Rosario a Ladispoli sono mute.
Non suonano a Natale e Pasqua, non rintoccano per matrimoni e funerali. Non possono nemmeno celebrare le comunioni in programma in questo periodo .Motivi di sicurezza hanno obbligato il parroco don Alberto Mazzola a silenziare la torre campanaria dove infiltrazioni e crepe potrebbero provocare cedimenti strutturali in caso di forti vibrazioni. Alcune perizie tecniche hanno certificato la gravità della situazione, occorrono circa 700 mila euro per interventi di consolidamento e messa in sicurezza. Necessario dunque un intervento da parte dei fedeli di Ladispoli per restituire la “voce” alle campane della parrocchia più antica e frequentata della città.
«Conferenza episcopale, Diocesi di Porto e Santa Rufina e parrocchia – afferma don Alberto Mazzola – hanno già stanziato una cospicua somma per avviare i lavori strutturali della torre campanaria. Ma, alla luce del costante aumento delle materie prime, ci appelliamo ai fedeli ed ai cittadini di Ladispoli e del litorale per aiutarci a sostenere le ingenti spese. Sono lavori non più procrastinabili, la staticità del campanile è preoccupante, speriamo che anche l’amministrazione comunale di Ladispoli possa offrire il proprio contributo. Tutti i progetti di restauro sono esposti nella parrocchia, chiunque volesse aiutarci può rivolgersi direttamente in via Odescalchi».
All’appello mancherebbero circa centomila euro, da giorni sui social è partita la mobilitazione dei fedeli del territorio, particolarmente legati ad un complesso parrocchiale che fu edificato nel 1912, fu la prima chiesa costruita a Ladispoli, che si affaccia sull’antica via Duca degli Abruzzi, davanti peraltro a quella che era la dimora di Anna Magnani e Roberto Rossellini.
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