di Ugo Russo
Non c’è stato mai gran feeling tra gli automobilisti e le compagnie di assicurazioni delle macchine (a proposito, le prime nacquero quasi tre secoli fa in Inghilterra) per la grande cifra da pagare, sempre contestata come “spropositata”. Però si creavano rapporti per cui, proliferando il numero di compagnie, quella scelta all’inizio dal cliente cercava di mantenerselo con sconti, anno dopo anno, legati al discorso che uno non aveva fatto incidenti, al numero di km percorsi, alla svalutazione progressiva del valore del veicolo. Insomma, ad ogni rinnovo si percepivano diminuzioni sostanziose delle polizze. Bastava esibire un immacolato attestato di rischio e il più era fatto. Senonchè, e fatalità con l’avvento della pandemia, le cose sono radicalmente cambiate. Hai voglia a stare attenti a non fare incidenti, hai voglia a far vedere (una volta c’era il famoso Quattroruote, che fine ha fatto?) che la volta passata la macchina era valutata, ad esempio, 11 mila euro, oggi 10 mila; non solo non ti fanno un centesimo di sconto ma aumentano, mediamente, di un 15 per cento l’anno! Poi se avete incidenti vi conviene fare un mutuo!!! Aumenti a cosa dovuti? All’inflazione, dicono. Ma guarda caso nell’ultimo trimestre, con assicurazioni sempre più care, l’inflazione si è abbassata come non era mai stata da tre anni a questa parte. Allora? Ecco il motivo del titolo. D’altronde non è neanche tutta colpa loro (delle compagnie assicurative): se glielo permettono… Quando, poi, hai bisogno di essere rimborsato per un incidente che hai subito e in cui hai mostrato di avere pienamente ragione ti fanno tirare il collo per darti i soldi, te ne danno di meno e devi pure mettere mano al tuo portafoglio per ripararti parte del danno. Certo, ci sono pure le assicurazioni che, secondo spot televisivi e bombardamento sul web, sembrano convenienti perché di poco sopra i cento euro; ma intanto si tratta solo della responsabilità civile, tutto il resto si paga a parte e se resti con l’auto in avaria sul raccordo o sull’autostrada puoi pure aspettare qualche mese. Per favore, non inganniamo più la gente come quelli che dicono: noi compriamo auto e te la valutiamo il suo prezzo di mercato. Non diciamo cazzate, chi si è imbattuto nel discorso sa che se ti offrono la metà è pure troppo… Anche dal punto di vista delle polizze sulla vita o sanitarie il loro costo è aumentato in maniera esponenziale offrendo sempre meno servizi agli iscritti. Prendete la cassa di assistenza integrativa dei giornalisti italiani; intanto, dopo aver pagato una vita mentre lavorava e dunque dopo aver pensato di aver già sborsato di tutto e di più per un supporto medico adeguato, un pensionato continua a pagare spese clamorose e l’assistenza economica è via via inferiore. E si paga, si paga… un’abbondante integrazione sulle varie visite, lastre, terapie, ecc. Nonostante questo e tanto altro la nostra sanià è alla canna del gas…
E delle banche ne vogliamo parlare? Ti dicono che tutto va bene poi, quando vai ad esaminare il tuo estratto conto, trovi sempre voci strane e trattenute di cui non riesci a capacitarti. Vai a chiedere spiegazioni e ti danno risposte evasive che, in buona sostanza, ti fanno capire che… è giusto così. Una volta sapevi che il tuo conto corrente ti fruttava pochissimo ma qualcosa ti dava oggi, e da un bel po’ di tempo, trovi solo risultati in rosso. Non solo ma è sempre più difficile star dietro agli istituti di credito che si sono tutti adeguati alle nuove tecnologie. Nella maggior parte dei casi sono spariti i cassieri per cui immaginatevi i vecchietti di 90 anni, soli, che vanno in banca e devono mettersi alle macchinette che fanno le operazioni, ergo prelevamenti, pagamenti e quant’altro, perdendo pure intere mattinate senza poter risolvere nulla anche perché, avendo licenziato parecchio personale, non c’è nessuno che possa dare una mano ed aiutare. E poi cambiano continuamente metodi e strategie. Una volta che, chi più chi meno, i clienti si erano abituati al famigerato bancomat ecco che già si parla di sostituirlo con un’altra cosa. Tornate a sezionare il vostro giardino, osservate bene sotto quale zolla poter sistemare il vostro denaro. Pensate che bello: senza file e macchine infernali, senza dover compilare moduli e fogli incomprensibili, quando vi servono 300 euro alzate la zolla e tac, li trovate subito pronti! Vostri, perché SONO VOSTRI!!! Invece, avete fatto caso che a differenza di come era prima, da una volta ogni morte di Papa gli, istituti bancari, i cui direttori ora servono solo a questo, vi chiamano due-tre volte l’anno per compilare moduli o affrontare domande con le risposte che trovate precompilate come vogliono loro e non puoi rileggerle a meno che non ti porti la lente di ingrandimento? Non solo ma non andando a compilarli vi bloccano il conto e diventano loro!!!!! Perché vanno riempiti? Per l’antiriciclaggio, dicono, e per altre sigle strane, fatto sta che ormai sanno tutto di tutti, pure quanti peli ha uno sul deretano!
Ma che cazzullo dici – Ha fatto sensazione a tagadà ascoltare l’ospite aldo cazzullo, uno dei pochi scrittori credibili rimasti, dire: “Se l’italia stasse……….”. Eh, no, non puoi sbagliare proprio tu che sei in grado di disquisire in perfetto verbo italico e rinverdirlo sempre nel migliore dei modi ai telespettatori. Chiaro che si è trattato di un errore di mera disattenzione, sfuggito inconsciamente, ma a te non è permesso. Ad altri, molti altri (sic…) sì. Tu devi e puoi insegnare la lingua, l’idioma a detta di tantissimi più bello del mondo..
Non fare di tutta l’erba un fascio – Tutta l’Italia si è fermata per assistere, di presenza o attraverso i televisori ai funerali di Giulia Cecchettin, la 22enne ragazza veneta uccisa da colui che si professava innamorato follemente di lei. Qui di folle, di atroce, di brutale, di immotivato c’è solo quello che lui ha fatto e dovrà pesantemente pagare. Giulia, eletta a simbolo delle vittime da femminicidio, anche se dopo la sua morte non si è fermato il luridume di bastardi che infieriscono sulle loro attuali o ex donne fino ad ucciderle. Però, attenzione: da un po’ di tempo a questa parte sono un po’ spariti i vocaboli uomini e donne e si è tornati a parlare di femmine e maschi, come fossero oggetti ed in particolare, in relazione al sesso maschile, da schifare, allontanare ed evitare in toto. Sono aumentate le liti in casa tra le coppie “perché -dice lei -magari al primo diverbio familiare- tu sei come gli altri che trattano male le donne”. Nulla di più sbagliato: ridiamo voce ai dialoghi, parliamo tra noi e non pensiamo che solo una parola, e nulla più, uscita male possa ingenerare qualcosa di pericoloso. Magari l’uomo viene da una giornata di lavoro non propriamente calma e soddisfacente e se ne esce con una parola fuori posto. Non alziamo i toni, non portano a nulla di buono, la vita oggi è diventata così difficile che solo confrontandosi, parlandosi, capendosi si possono risolvere i problemi. L’amore, la comprensione e il rispetto sono alla base del rapporto tra due persone di sesso diverso che vivono sotto lo stesso tetto, riscopriamoli!!! Non guardate tutti gli uomini come orchi: non lo sono! Così denunciateli, voi donne, ma quando siete sicure di doverlo e poterlo fare, anche all’inizio e quando capite che potreste già subire un fatto che, a lungo andare, potrebbe sfociare in grave. Qualche volta, per certe denunce affrettate, sono finiti in galera per molti anni uomini che nulla entravano in quanto accaduto. Invece, per quelli che uccidono in maniera così efferata e ignobile diamo l’ergastolo (noi saremmo per qualcosa di ancor più forte…) senza alcuna possibilità di sconto della pena. Anzi, chiudiamoli in galera e gettiamo la chiave!!!
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