Ladispoli Litorale

Bollette dell’acqua salate, assemblea il 2 giugno in piazza a Ladispoli

Riceviamo e pubblichiamo.

Durante il primo incontro che si è svolto domenica 28 maggio tra i cittadini e le rappresentanti delle Associazioni Unione Inquilini e Difesa dei Consumatori e Contribuenti sono emersi una serie di disagi subiti dall’utenza dopo il passaggio del servizio idrico da Flavia Acque ad Acea Ato 2.

A prescindere dall’aumento esponenziale dei costi in bolletta, quale comune denominatore per tutti gli utenti, le criticità rilevate sono state le più disparate: condomini a cui viene imposta un’unica bollettazione facente capo al contatore unico condominiale e a cui viene, peraltro, impedita la rateizzazione; richieste di pagamento di depositi cauzionali ingiustificati; utenze domestiche classificate come utenze commerciali e, addirittura, persone che sono tenute al pagamento delle tariffe stabilite per l’acqua potabile pur non usufruendo di alcun servizio di depurazione.

«Il fatto che il trasferimento del servizio idrico ad Acea Ato 2 sia stato imposto ai cittadini non significa che questi debbano subire passivamente le pratiche scorrette realizzate in loro danno o che debbano essere costretti a pagare costi ingiustificati dietro minaccia del distacco dell’acqua che, ricordiamo, è un bene pubblico essenziale. – Dichiara la dott.ssa Giorgia Buttaglieri, responsabile legale dell’Unione Inquilini di Ladispoli – Quello tra consumatore e fornitore è un rapporto che deve essere equilibrato ed il servizio, d’altro canto, deve essere fornito in maniera corretta, efficiente e rispettosa delle regole sulla qualità contrattuale. Per questo l’Unione Inquilini e l’Associazione Difesa dei Consumatori e Contribuenti hanno scelto di sostenere questa battaglia e di schierarsi dalla parte dei concittadini”.

Il supporto verrà fornito concretamente durante l’assemblea del 2 Giugno in Piazza Marescotti alle ore 11:00. L’incontro è finalizzato sia alla raccolta firme per presentare una petizione all’amministrazione comunale affinché agisca quantomeno per dialogare con Acea e, inoltre, per presentare un reclamo all’ARERA, l’Autorità preposta al controllo sulla correttezza della gestione del servizio idrico. Ricordiamo, infatti, che il reclamo rappresenta un passaggio obbligato per poter intraprendere azioni legali contro l’Acea.

Come sempre le Associazioni restano a disposizione di tutti i concittadini in difficoltà, per tutelarli e garantire che i loro diritti non vengano calpestati.

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