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Caro assessore D’Amato, la battaglia per l’ospedale di Ladispoli e Cerveteri è appena iniziata…

In occasione dell’inaugurazione del ristrutturato Consultorio di via Bixio a Ladispoli, il nostro giornale ha intervistato l’assessore regionale alla sanità, Alessio D’Amato (nella foto con il sindaco Grando). Con stupore, abbiamo notato come fossimo l’unico organo di stampa che, oltre a celebrare l’ammodernato e prezioso presidio, avesse posto all’autorevole esponente regionale una domanda precisa sul progetto di realizzare un ospedale per gli oltre 90 mila residenti di Ladispoli e Cerveteri. Che in estate si raddoppiano con l’arrivo dei villeggianti. Abbiamo realizzato una video intervista, disponibile sul profilo facebook di ortica social, ricevendo una vera e propria doccia gelata sulla speranza di avere un nosocomio attrezzato sul territorio. Ma, prima di illustrare come la battaglia non sia perduta, vi invitiamo a leggere le parole dell’assessore D’Amato rilasciate ai nostri microfoni.

“L’ospedale non è una ipotesi attualmente percorribile gli impegni e le risorse della Regione Lazio saranno concentrati sulla realizzazione di una struttura differente. Ovvero, l’ospedale di comunità, collegato alla rete socio sanitaria del territorio e per le situazioni più gravi al nosocomio San Paolo di Civitavecchia. La Regione Lazio ha avviato nel distretto una serie di importanti progetti di potenziamento delle strutture sanitarie, come la Casa della comunità, è finito il tempo della desertificazione. Grazie ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza potremo aprire la porta a fondamentali servizi per i cittadini del litorale”.

I sindaci Grando e Gubetti

In questi giorni a Ladispoli e Cerveteri la notizia della bocciatura (per ora) dell’ospedale ha ovviamente destato amarezza, sono di questi giorni i tristi avvenimenti che hanno visto protagonista una donna rimasta un’ora ferita sul selciato in attesa di un’ambulanza a causa del mancato potenziamento degli automezzi nel presidio del 118 della via Aurelia. Richiesta più volte perorata le scorse settimane dal sindaco Alessandro Grando ed appoggiata dal nuovo primo cittadino di Cerveteri, Elena Gubetti, non appena si è insediata. Come dicevamo, però, la battaglia per avere un ospedale sul litorale è solo all’inizio, si prospetta dura e complicata, ma non impossibile. Partiamo dai punti fermi e poi analizziamo la vicenda in ottica politica ed elettorale. Un dato di fatto è molto chiaro, più volte il sindaco Alessandro Grando ha ribadito che il Comune di Ladispoli ha già individuato i 4 ettari di terreno da mettere a disposizione della Regione Lazio per la costruzione di un presidio ospedaliero insieme a Cerveteri. Dunque, l’area idonea ad ospitare un nosocomio esiste e sarebbe a costo zero per la Regione Lazio e l’Asl Rm 4. Altro dato di fatto da non dimenticare è che gli annunciati Ospedale di Comunità e Casa della Comunità, che saranno realizzati all’interno del perimetro della Casa della Salute di via Aurelia, poco c’entrano con la richiesta popolare che parte da Ladispoli e Cerveteri. per dirla in parole povere, l’Ospedale di Comunità,  sarebbe dotato di 20 posti letto, strutturato per ricoveri brevi, destinato a pazienti che necessitano di interventi sanitari a media e bassa intensità clinica e per degenze di breve durata. L’Ospedale di Comunità insomma sarebbe una sorta di stazione di sosta per  facilitare la transizione dei pazienti dalle strutture ospedaliere per acuti al proprio domicilio, consentendo alle famiglie di avere il tempo necessario per adeguare l’ambiente domestico e renderlo più adatto alle esigenze di cura dei pazienti. Tutto molto bello ed utile, ma non è la risposta che attende la popolazione. La Casa della Comunità avrebbe altro utilizzo, consentirebbe di potenziare e riorganizzare i servizi offerti sul territorio migliorandone la qualità. Qui opereranno medici di medicina generale, pediatri, medici specialistici, infermieri e altri professionisti. Questa struttura, nella quale ci sarà un’integrazione tra i servizi sanitari e i servizi sociali comunali, sarà un importante punto di riferimento per la popolazione, anche attraverso un’infrastruttura informatica e un punto prelievi. Come si può comprendere, due risposte sicuramente importanti ma ben diverse dalla necessità di 90 mila persone di non dover più correre a Bracciano, Civitavecchia e Roma in caso di gravi urgenze visto che al Posto di primo intervento della via Aurelia il personale medico non può fare i miracoli per evidente carenza di mezzi e strutture.

E veniamo ora all’aspetto politico ed elettorale del problema. In primavera si andrà al voto per la Regione Lazio, i cittadini potranno scegliere il nuovo presidente della Pisana dopo due mandati di Nicola Zingaretti. Ebbene, come ha detto più volte il sindaco Grando, l’invito sarà a votare, aldilà del colore politico, solo quella coalizione che inserisca nel proprio programma elettorale il progetto di costruire un ospedale per Ladispoli e Cerveteri. Saranno elezioni significative, probabilmente si voterà insieme alle consultazioni politiche se il Governo non cadrà prima, il peso di migliaia di consensi del nostro litorale potrebbe essere decisivo per la presidenza della Regione e per inviare in Parlamento deputati e senatori dell’alto Lazio. La battaglia per l’ospedale è solo all’inizio perchè potrebbero aggregarsi altri comuni limitrofi, ad esempio Fiumicino che ha un territorio molto vasto confinante con Ladispoli e Cerveteri dove i residenti di frazioni come Palidoro, Passoscuro, Aranova, Tragliata, Tragliatella, difficilmente non gradirebbero avere un nuovo ospedale a poca distanza. E non dimentichiamo che nel 2023 a Fiumicino si vota per eleggere il sindaco. Stesso discorso per gli abitanti di Santa Severa e Santa Marinella che avrebbero possibilità di scegliere tra il San Paolo di Civitavecchia ed un nuovo nosocomio. Insomma, con un accordo ad ampio raggio tra vari Comuni del litorale, si potrebbe rafforzare questo basilare progetto, portare alla luce quale coalizione tra Centro destra e Centro sinistra abbia la volontà di inserire il progetto nel programma elettorale, con la consapevolezza di perdere voti in caso di diniego. Perchè, e su questo tema Ortica Social inviterà i lettori a fare le simboliche barricate, ai cittadini di Ladispoli, Cerveteri e litorale poco interesserà il colore politico di quella coalizione che porrà l’ospedale ai primi punti del programma politico ed amministrativo. Quando è in ballo la salute della gente, si andrà oltre l’appartenenza ideologica. Insomma, assessore D’Amato, la battaglia è appena iniziata…

                                                                                                                                                 Gianni Palmieri 

 

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