Litorale Notizie Italia Russo, ma non dormo Ultim'ora

Ce ne faremo mai una regione?

di Ugo Russo 

Quante fregnacce ci hanno fatto digerire e quante altre continuano a propinarci! L’ultima è quella che dal 3 giugno possono prenotarsi tutti per il vaccino per qualsiasi fascia d’età. Sì, ma solo in alcune regioni e men che meno nella regione lazio. Fanno bombardare i telegiornali e gli organi di informazione con “è partita la campagna vaccinale per tutti e in tutta italia”, continuano a far vedere un sacco di gente mentre gli iniettano l’ago (e ci hanno veramente rotto “i nobili rappresentanti delle nostre parti più intime” perché c’è gente sensibile che ancora sviene nel vedere uno che fa una puntura) ma avete provato nel lazio il 3 giugno di prima mattina (“così – hanno detto gli speranzosi – bruciamo gli altri) a telefonare al numero dedicato? Solito disco: partita la campagna, le linee saranno occupate tutto il giorno. Riprovate domani”. Online, poi, non risulta la categoria per vaccinarsi. Motivo? Eh, già, perché poi un giornalista riesce a saperlo. Non ci sono i vaccini (e i 20 milioni di dosi promesse da figliuolo?) e forse da oggi, lunedì 7, ci si potrà prenotare. Ma non per tutti: si comincerà dalla fascia di età tra i 30 e i 40 anni. Ridicolo. Così come è ridicolo continuare a stare nei comodi e nelle volontà delle regioni quando c’è un preciso articolo della costituzione che recita che il governo può intervenire per decidere in proprio sulle questioni più importanti. Sì, ma forse ci vorrebbero le persone adatte e capaci… Ha provato a farlo il citato figliuolo dicendo che bisogna ad ogni costo finire la doppia dose per le fasce di età over 80 (manca ancora un 9% per la semplice prima dose!!!), over 70 (ancora un 20%!!!!!), over 60% (ancora un 30% sempre per la prima dose!!!!!!!) e che risposta ha avuto? Che vaccineremo subito i ragazzini dai 12 ai 15 anni con vaccino pfizer, prima e seconda dose nei previsti 21 giorni iniziali!!!!!!!!! Quando per le persone anziane ad alta criticità hanno spostato i giorni da 21 a 35 nonostante le diffide della stessa azienda produttrice del vaccino!!!!!!!!!!! Ma la cara regione lazio ha fatto ancora di più: ha mandato l’sms di allungamento dei termini di vaccinazione a 35 giorni anche a persone con disabilità al 100% costrette quella volta l’anno che escono di casa a farlo su una sedia a rotelle e non ha mandato avvisi a persone, sane o pur con evidenti criticità, che si sono regolarmente presentate dopo 21 giorni e sono state rimandate a casa senza aver concluso nulla! Risposta: “è stato un errore della regione, prendetevela con loro”. Ragazzi???!!! Non stiamo mica affettando il prosciutto, qui si gioca con la vita umana!!!???!!!??? (non ho mai usato così tanti punti interrogativi ed esclamativi come in questo articolo, ma rendono l’idea, NO?). Qualcuno, però, non ha retto all’ennesimo sopruso e, arrivato sul posto dove doveva vaccinarsi e non avendo avuto soddisfazione, diciamo che si è fatto sentire come si doveva ed è stato vaccinato!!!!! Per la serie: bisogna fare così per vedere considerata la legge che non può essere modificata per meri interessi personali (come quello di aver sbagliato nell’approvvigionamento dei sieri e soprattutto di aver gonfiato i magazzini di quelli sbagliati)?

All’uopo torna di moda la battuta (ma per quanto tempo resterà ancora tale?): si sono abbandonati i vecchi per farne ulteriormente morire un altro bel numero e dare continuo respiro alle casse dell’Inps; ora l’attenzione è rivolta ai giovani per farli venire su sani e spensierati perché altrimenti dovendo essere loro a pagare il “buffo” derivato dal recovery fund come si farebbe? Solo che dimostrano di non conoscere ancora bene i nostri virgulti: con loro ti attacchi e tiri forte…

MA VOI SIETE CONTENTI? – Il popolo italiano, o populo, o populicchio ha dato un clamoroso assist al governo. Tutti felici per la riapertura, tutti ammucchiati e pronti ad infettarsi di nuovo perché se dici anche al vulgus italico di rispettare le regole…. Ora anche al ristorante si può stare in sei al chiuso (!!!) negli stessi tavoli angusti, non in fratini di dodici metri che permettono ad ognuno di stare a due metri di distanza dall’altro. All’aperto, poi, tavolate tipo matrimonio dei tempi d’oro. In questa maniera ristoratori e negozianti (perché prima della panza pensi alle compere) contenti e così i vostri cari governanti hanno risparmiato i ristori. Non solo, l’italiano (che al ristorante, pur non potendoselo permettere, ora ci va ancora più volte dei conoscenti per fare loro invidia) ha pensato alle vacanze, a prenotare gli alberghi e neanche per pochi giorni. Poi da settembre, quando non avrà di che mangiare perché si sarà speso tutto, ci si ricorderà che non c’è lavoro, che i figli sanguisughe avranno le loro esigenze e costeranno un occhio della testa, che non si potranno pagare mutui e bollette che… insomma i motivi saranno tanti e starà, il vulgus, punto daccapo. A questo punto, come diceva il caro Lubrano, la domanda sorgerà spontanea: ma il fatto di tutto questo approfittarsene del governo, non sarà causato dalla coglionaggine o chiamatela scelleratezza, imbecillità, autolesionismo degli italiani? Che meritano, forse, che si inveisca su di loro, altrimenti si sarebbero fatti già sentire pesantemente. Fa capire il vulgus che è benestante perché solo dei moderni tafazzi accetterebbero tutto, pur non potendoselo permettere, senza colpo ferire. Basta che hanno riaperto tutto. Ma avete visto in questi ultimi giorni a quanto è arrivata la benzina? Chissenefrega!!! Io devo andare al mare, devo recuperare tutto il tempo perso passato in casa! E presto quando la longa manus entrerà senza preavviso e farà man bassa nei conti correnti bancari? Prego, fate pure…

Intanto, si moltiplicano gli spot televisivi che chiedono soldi, soldi e soldi. Ai “dona 9 euro al mese”, “dona 10 euro”, “fai una clausola (o, se preferite, una postilla) sul testamento per aiutare quell’associazione o quell’altra” si sono aggiunti, ININTERROTTAMENTE, gli annunci sul donare, donare, donare nel 5 per mille del futuro 730. Neanche fossimo i più ricchi del mondo, con i soldi che ci escono dalle orecchie! Al 90 per cento, poi, si tratta di tutti interventi che avrebbe dovuto fare da tempo lo stato. Che evidentemente se ne è fottuto. E li chiedono a noi!

Ma a vantaggio del vostro governo si può dire che mentre propone virologi, rappresentanti dell’informazione, politici di grande inefficacia ma maestri della pappatora, ha trovato i migliori psicologi sulla piazza che gli hanno suggerito come fregare un popolo fondamentalmente fessacchiotto come quello italiano.

COSE DA NON CREDERE – Una volta potevano sembrare delle assolute rarità ma oggi le cose da non credere sono all’ordine del giorno e diceva bene il vecchietto “che non voleva morire perché ancora non aveva visto quella più clamorosa”. E’ una storia, quella che stiamo per raccontarvi, neanche troppo eclatante ma che fa capire, per l’ennesima volta, come e dove stiamo vivendo. Allora: un rispettabile ed importante dirigente romano e della vostra regione si è recato il 30 aprile scorso nella sua casa di montagna, nell’alto reatino, per trascorrervi con la famiglia la festività del primo maggio. L’indomani si è svegliato e, aperti gli occhi, ha riscontrato problemi di sdoppiamento visivo mai avuti prima. Visto che la cosa non passava è stato accompagnato all’ospedale de L’Aquila per un controllo e lì la sorpresa: nonostante avesse fatto da più di un mese la prima dose del vaccino astrazeneca il tampone è risultato positivo! Sono cominciate le peripezie: mentre l’occhio destro, quello che presentava il problema, si è via via “normalizzato”, i suoi tamponi (a lui che nel frattempo era stato trasferito nel reparto covid, ergo senza poter vedere la famiglia) continuavano a risultare positivi. Fino al 21 di maggio, quando all’ennesima positività, anche se con la carica che si era molto abbassata, i dottori gli hanno detto che lo dovevano trasferire a Tagliacozzo per continuare controlli ed esami. A quel punto lui ha detto: “No, ho casa bella grande per fare le divisioni opportune con mia moglie (tra l’altro, appena uscita dal covid) finché non risulterò del tutto guarito. Me ne torno a Roma!”. Dove al primo tampone è risultato negativo. Ma eccolo il colpo di scena!!! Qualche giorno dopo lo ha chiamato la Asl chiedendogli se gli mandava l’esame del controllo fatto!!!!! Ma non esiste “un’anagrafe” soprattutto per casi così gravi e particolari per cui lo dovrebbero sapere loro per primi e avere il quadro preciso delle patologie e dei risultati del paziente? Ma andiamo avanti sempre e in ogni caso con tanto amore. Anzi, come diceva il grande Pelé: “Vamos, vamos com mucho amor”. Tradotto come direbbe uno delle nostre parti: “Che pazienza che ce vò. E l’omo campa”!

Lascia un commento

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com