Russo, ma non dormo Sport Ultim'ora

Che ribrezzo!!!!!

di Ugo Russo 

Titolo. Volevamo scrivere: Che schifo! No, troppo poco. E ancora: Uno scandalo dopo l’altro. Poi: Che disgusto! Macché, non bastava; e Che nausea non dava ancora pienamente l’idea.

Così abbiamo optato per il titolo che leggete sopra ma sicuramente c’è qualche altro termine ancor più dispregiativo e calzante perché quando si parla di calcio, questo calcio di oggi (che nostalgia di quello che ho raccontato fino a una trentina di anni fa), bisogna tapparsi le narici per il fetore che emette. E le cose sono precipitate sempre più rapidamente. Nonostante coloro, molti prezzolati, che ruotano attorno a giornali, siti, radio e televisioni e che hanno l’incarico di far ritenere questo sport interessante (e hanno dalla loro un’infinità  di fresconi che credono ancora alla bellezza e alla pulizia delle maglie delle squadre per cui fanno il tifo, ergo foraggiano società, federazione e lega –calcio- con abbonamenti negli stadi e a piattaforme televisive, oltre a mantenere chi lavora nei canali radio-tv, dai più piccoli ai più grandi) proprio per salvare guadagni più o meno ampi. E invece, come si fa a non parlare del nostro campionato (e non solo del nostro) come ampiamente falsato quando è arrivata l’incombente realtà dell’arabia saudita che ha fatto razzia di quasi tutti i migliori giocatori che militavano nel continente europeo, garantendo soldi, è vero, ma depauperando l’efficacia di molte rose, non rendendole competitive. Qualcuno ha reinvestito, certo non comprando gente del valore di quella partita, altri non hanno preso un piffero, hanno solo sfoltito il gruppo e non avranno ambizioni perché pensavano che aderire alle regole fosse cosa di tutti ed invece si sono scoperti soli… Perché in questo lurido mondo del pallone c’è chi fa ampiamente come gli pare e gli passano tutto e chi a cui, per contro, non è permesso nulla, Come la cogliona (quanto ci rimorde usare questo termine per la compagine che più di tutte ha fatto la storia del calcio italiano, ma da tempo, purtroppo, è così) juventus, società gloriosa, da non pochi anni gestita nella maniera peggiore da gente che ne infanga il nome ed è la disperazione dei suoi tifosi. Perché? Perché accetta sempre tutto di quello che le viene, molto spesso, ignobilmente imposto e continua a perseverare. Un esempio per tutti: si è letteralmente calata le brache quando si è parlato di superlega e da lì in poi si è fatta prendere in giro pure quando le è stato chiesto, per salvare abbonamenti alle televisioni e alla successiva divisione dei ricavi, di acconsentire di disputare molte gare della serie a da giocare la domenica alle 12.30’. Oltre a “di tutto e di più che più nefasto non si può”. No, la superlega con la juventus di mezzo era illegale e non si poteva fare; ma mi spiegate come potete chiamare diversamente, se non superlega, il massimo torneo saudita? Perché tutti zitti? O è facile pensarlo? Ancora: sapete dire come è possibile sopportare quello che è successo nella gara casalinga contro il bologna, dove i bianconeri sono stati fatti passare per agevolati nettamente (e fino a fine campionato si parlerà solo di questo) quando prima del rigore netto per i felsinei ce n’erano due per la juventus e il gol di vlahovic sarebbe stato comvalidato a 19 squadre su 20. Indovinate a chi lo hanno levato? Pare che il malore di allegri che gli ha impedito di presentarsi a fine gara in sala stampa, sia dovuto allo sfogo negli spogliatoi dopo aver visto un dirigente della squadra in trasferta!!! presentarsi davanti alle telecamere e lamentarsi per il singolo episodio. Dei dirigenti bianconeri nemmeno l’ombra…   Al termine del calcio-mercato, per il fair-play finanziario, la juventus ha comprato solo weah, che, come si è visto nelle prime giornate non è neppure titolare fisso, pur avendo dato via numerosi giocatori. Ed è rimasta la cariatide alex sandro, che da due stagioni doveva essere ceduto e sostituito, non è stato preso il centrocampista atteso, si continuano a pagare profumatamente vacanze italiane al lungodegente pogba. Dirà qualcuno (o forse più di uno): ma non è che giuntoli è peggio di paratici? Dirigenti bianconeri colpevoli dell’attuale disastro societario? Sono ugualmente e forse più colpevoli quei tifosi che, nonostante tutto, hanno sottoscritto l’abbonamento allo stadium o ai canali televisivi che trasmettono le partite della ormai non vecchia ma defunta signora. Non è così che aprono gli occhi a chi dovrebbe provvedere a cambiare le cose, non è così che, evidentemente, vogliono che vengano cambiate. Qualcuno sempre controllato economicamente ha venduto e ha parzialmente reinvestito i soldi incassati; qualcuno, invece, per il discorso fatto prima dei figli e figliastri, da anni non vende nessuno, se non una riserva per il quale sono stati dichiarati 30 milioni di incasso quando per Brovovic, il miglior centrocampista europeo assieme a Kantè, l’Inter ha avuto 22 milioni…Non cede nessuno dei big ma megli ultimi tre anni ha comprato una media di 12 calciatori ad annata ed è facile parlare sempre di prestiti. Intanto non è sempre così, poi gli devi pagare l’ingaggio, e l’anno dopo buona parte li devi comprare e sono soldi, soldi, soldi. Ultimo caso clamoroso è quello di lukaku: inter, milan e juventus non lo hanno potuto avere, la roma che non poteva spendere neppure 100 euro lo ha preso. Dice, sì, in prestito: ma tra l’oneroso di sorta, l’ingaggio, i bonus sono altri 30 milioni lordi!!! Magari con la speranza di poterlo comprare l’anno prossimo! Mi sono già espresso in precedenti articoli: la roma probabilmente non c’entra niente, la colpa è di chi glielo fa fare (anche se forse si può dubitare che nessuno fa niente per niente) ma oltre ai fresconi di cui sopra c’è pure chi non ha l’anello al naso e pensa di vedere le cose come realmente stanno. A fine giugno la società di trigoria doveva onorare 30 milioni come ratio fair-play: ne ha dati di meno e si è sentita rispondere che se la sarebbe cavata con una piccola multa. Ad altri, la citata juventus in testa si sarebbe paventata una retrocessione in eccellenza, o un’ ennesima penalizzazione in punti, o una multa di milioni. La reggina perché non ha pagato la cifra di un milione per l’iscrizione in serie b è stata retrocessa tra i dilettanti… E come non osservare che così facendo la roma ha due giocatori per ruolo, che dopo la sosta si potrebbe verificare il cambio di rotta delle prestazioni giallorosse e INSOMMA!!! Intanto, non è affatto piaciuto che a verona l’arbitro abbia prima accordato al 90’ dieci minuti di recupero (diventati poi quattordici!!!!!) ed in genere che un arbitro della capitale diriga una partita della squadra che ha lo stesso nome della sua città. L’aia (che dolore!) vorrebbe inculcare questa cosa ma  rendiamoci conto che non è possibile. Si ingenerano dubbi, polemiche anche se poi va tutto bene. A inizio stagione abbiamo letto i nomi dei fischietti di serie a e b: la maggior parte sconosciuti, non si sapeva se ridere o piangere. Gli errori sono all’ordine del giorno e ti raccomando il var! Si decidono partite che poi alla fine pesano sulle classifiche ma va tutto bene, madama la marchesa. Non si è pensato in tempo ad un adeguato ricambio generazionale e se ne pagano spesso le conseguenze. E come non scrivere di mourinho. Di quello che è diventato negli anni. Il mou è stato un grande allenatore, un motivatore ma da quando è arrivato alla roma, pur ad un ingaggio stratosferico, non ha saputo dare un gioco preciso alla squadra e poi quegli atteggiamenti sempre di contestazione, di protesta che, per altro, lo hanno in continuazione fatto salvare da sentenze che dovevano essere molto più pesanti per quello che aveva fatto. In più rischiando di accalorare gli animi dei tifosi. E non è piaciuto affatto a tantissima gente che sia stato scelto lui per reclamizzare gli abbonamenti alle partite europee su una piattaforma televisiva, quel suo modo di fare il fine dicitore su un calcio che proprio grazie a molte situazioni cambiate, vero mou?, non esiste più. E poi, se lo vogliono accettare un consiglio i tanti colleghi giornalisti romani e romanisti, molti dei quali ho il piacere di conoscere: a roma cerchiamo di fare informazione più corretta e non di parte, accettiamo anche la verità. Perché il giornalista-tifoso quando approvi quello che dice lui ti saluta e ti rispetta, quando spesso cerchi di dire la suddetta verità -anche e soprattutto per rispetto ai lettori, ai radio e telespettatori- non ti saluta e ti disapprova. Eh, no, troppo comodo, così non si fa. Perché non si può fare informazione corretta?

Considerazioni conclusive: il calcio è uno sport che, almeno in italia, ho abbandonato, il campionato è falsato ancor prima di cominciare perché il calcio è falso.

  1. S. Scusate ma non riesco proprio a mettere la maiuscola all’inizio delle parole che mi riportano a questo mondo del pallone.

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