Litorale Russo, ma non dormo Ultim'ora

Con che spirito e certezze?

di Ugo Russo 

Abbiamo ancora negli occhi gli splendidi trionfi della nostra atletica leggera agli europei in casa, nelle suggestive cornici dello stadio Olimpico e dello stadio dei Marmi; l’inverno passato a esultare per le gesta delle nostre atlete, soprattutto, e atleti sulla neve e sul ghiaccio; sempre l’inverno e la primavera trascorsi a vivere tra le grandi imprese di Sinner, primo numero 1 nella storia del nostro sport della racchetta nel ranking ATP, e, sulla sua onda, di altri tennisti italiani. E da citare ci sarebbero tante altre cose.

Alla fine delle gare, poi, il proclama da parte di tutti i vincitori: “Successo importante ma tutto è stato fatta in prospettiva Olimpiade, l’appuntamento fondamentale dell’intera annata”. Già, Parigi, località e date (26 luglio-11 agosto, poi le paralimpiadi  dal 28 agosto all’8 settembre) stabilite prima che si sviluppassero questi incrudimenti bellici, questi dissapori ormai continui tra i vari stati, questi problemi dell’ambiente, dell’economia, della sicurezza e… delle elezioni europee in Francia. Quest’ultimo punto ha messo quasi in secondo piano le altre cose, dopo l’esito della tornata elettorale che ha visto un clamoroso spostamento a destra del regime politico transalpino, con la Le Pen che ha raddoppiato nei consensi Macron, cui hanno pesato come un macigno le ultime uscite sulla guerra in Ucraina. Così l’attuale président de la république ha sciolto l’assemblea nazionale, non si è dimesso e ha in pratica indetto nuove e subitanee elezioni da svolgersi il 30 giugno e, in caso di ballottaggio, il 7 luglio. Chiaro il suo intento: far vincere l’avversaria alle legislative per logorarla in vista delle presidenziali del 2027. Ma c’è già chi ipotizza che se ci fosse un’altra sonora sconfitta del suo schieramento, Macron non  potrebbe continuare ad accampare in solitaria meriti su una eventuale buona riuscita dei giochi a cinque cerchi, fortissimamente voluti e preparati da lui. Qualcuno dice anche che si potrebbe configurare uno slittamento dell’inizio della manifestazione ma questo per ora e per regolamento appare impossibile. I problemi non si fermano qui, anzi, ce ne sono di altri non di poco conto. Intanto, questo scombussolamento all’ombra della Torre Eiffel potrebbe far diminuire e allentare l’interesse verso l’approntamento della sicurezza dell’evento, anche perchè da più parti e da parecchi mesi si sono ipotizzati possibili attentati da debellare ad ogni costo. Epperò (per dirla come un grande giornalista del passato, Wladimiro Caminiti a firma Camin), per non farsi mancare nulla, c’è stato il caso della borsa rubata sul treno al funzionario di Parigi 2024. Cosa conteneva?  Dentro c’erano alcuni dettagli, “degli appunti”, secondo il funzionario nella sua denuncia all’autorità, dell’enorme operazione di sicurezza che, come detto al momento del fatto,  “andrà in scena tra meno di cinque mesi”. Una delle chiavette, protetta da password, conteneva indicazioni sulle misure previste per il traffico stradale e il dispiegamento di circa duemila poliziotti durante la manifestazione, secondo la prefettura parigina. Ovviamente è stato rimodificato il tutto ed ora si stima che oltre 30mila agenti delle forze dell’ordine e dell’antiterrorismo saranno impiegati ogni giorno durante Parigi2024. Secondo, però, varie personalità francesi sentite in alcune trasmissioni televisive ancora oggi ci sarebbe una situazione drammatica dal punto di vista dell’ordine pubblico. E poi la possibilità che certe gare potrebbero essere annullate o, quanto meno, spostate come sede di effettuazione. In Francia, infatti, è stata organizzata una protesta mai vista per prendere posizione contro Emmanuel Macron e gli interventi programmati in vista della prossima Olimpiade: una defecazione di massa. Il flash mob (assembramento improvviso di un gruppo di persone in uno spazio pubblico, coordinate per svolgere un’azione collettiva). , in programma per il 23 giugno, è stato pianificato dai cittadini che stanno protestando contro la cifra folle spesa dal governo, circa 1 miliardo e mezzo di euro, per ripulire e rendere balneabile il fiume che ospiterà gli atleti del triathlon e di nuoto in acque libere. Eppure, a 40 giorni dall’inizio della manifestazione il corso d’acqua parigino non è ancora fruibile.

Macron aveva dichiarato lo scorso marzo che avrebbe “nuotato nella Senna” per mostrare al mondo intero la sua certezza. E lo stesso aveva dichiarato la sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, annunciando il tuffo appunto per il 23 giugno. Tuttavia, a causa della mancata messa in azione degli interventi necessari per rendere balneabile il fiume, i livelli di escherichia coli, enterococchi e acido trifluoroacetico sono tuttora troppo elevati. La nuotata della sindaca? Per il momento rinviata causa… batteri. E certo, metteteci pure questa cacatona generale… Slogan della protesta: “Perché dopo averci messo nella merda tocca a loro ora bagnarsi nella nostra”. Incredibile anteprima. In più: l’Olimpiade francese sarebbe da tempo nel mirino degli hacker. L’sos, un vero e proprio urlo di allarme, sarebbe arrivato dai servizi segreti americani; lo scopo potrebbe essere in particolar modo quello di bloccare i servizi informatici durante i giochi provocando rallentamenti inauditi. E ancora: il presidente del Cio (il comitato olimpico internazionale), il tredesco Thomas Bach ha riferito che ai giochi non saranno ammesse bandiere russe e bielorusse e se ci sarà qualche atleta di quelle parti forse potrà partecipare come indipendente. Va bene, ma ci sarà pure qualcosa di importante, di positivo, tale da modificare in buono e rassicurante l’assetto del periodo che stiamo vivendo, no? Ad esempio la peculiarità della kermesse a 5 cerchi di stoppare l’incedere delle guerre nel mese e mezzo del suo svolgimento. Neanche per sogno, nemmeno questo! Lo stesso Bach ci ha tenuto a puntualizzare che al tempo di oggi “le Olimpiadi non possono impedire o fermare le guerre”.  Alla faccia: si continuerà tra un inno nazionale, al momento delle premiazioni, e una bomba.

VERGOGNATEVI – Stavolta torniamo alla carica con questo titolino per scagliarci contro certi pseudo-colleghi giornalisti che stanno dove stanno solo per spudorati appoggi politici, perché, professionalmente, fuori da rai, mediaset, non parliamo poi di la7 e compagnia cantando ce ne sono almeno diecimila di migliori. Questi non solo non hanno linguaggio appropriato, non conoscono l’argomento di cui stanno parlando ma neppure la lingua italiana! Eppure quando lo il nostro sport partorisce un vero e proprio fenomeno si sentono in diritto di poter parlare o sparlare, a seconda delle situazioni, senza capirci nulla. Molti di quelli, ad esempio, che in questo periodo stanno seguendo il tennis sull’onda del nostro grande Jannik Sinner. Dopo la sconfitta con Alcaraz che ci può stare per tanti motivi che poi declameremo hanno parlato di “Delusione Sinner”. Ma sciacquatevi la bocca, deficienti! Prostratevi davanti a un ragazzo che ha portato questo sport a parlare italiano in tutto il mondo, arrivando in breve ad un traguardo mai raggiunto prima da altri della racchetta nostrana. Facendo in più lievitare in poco tempo l’intero movimento, con altri tennisti che ci sapranno dare più che discrete  soddisfazioni. E’ stato fermo un  mese per dolori all’anca (che gli hanno pure impedito di vincere a Montecarlo e a Madrid e di non partecipare a Roma), muscolarmente si è ripresentato senza un tono adeguato e soprattutto senza i cinque set nelle gambe; arriva in semifinale, incontra Alcaraz nel momento migliore della stagione dello spagnolo (a sua volta un Hulk impressionante e non per niente ha vinto almeno uno Slam su ogni tipo di superficie) e fino al terzo set compreso ha in mano il match. Poi perde allo stesso modo in cui è stato sconfitto in finale Zverev e dici “Delusione Sinner”? E che, lo vogliamo far diventare una fochetta da manovrare a piacimento e che deve sempre vincere? Ahò! Gli dobbiamo fare un monumento all’altoatesino, che sta riempiendo molte nostre giornate e oggi più che parlare di calcio si dice: “Quando gioca Sinner”? Per divertirci ed essere orgogliosi che lui ci abbia portato così in alto. Ma come vi permettete voi che non avete mai capito nulla di sport in genere ed ora siete diventati esperti di tennis? Voi che se vi chiedono cosa è un doppio  fallo rispondete che riguarda un uomo-fenomeno nato con due membri!!! Tra tutti vogliamo citare l’inviato di radio rai a Parigi che nel descrivere un punto della Paolini nel match perso in finale contro la Swiatek, a proposito di mancanza di proprietà di linguaggio, nei 50 secondi ha detto solo: “Scambio drammatico” e questo per 14 volte. Per favore, gli volete chiedere come è stato quello scambio? Perché non lo ha capito nessuno!!! Quanti altri farebbero  un lavoro decisamente migliore, solo che non possono andare al microfono perché non sono raccomandati. E poi una voce sgradevole che offende le orecchie degli ascoltatori…

BUONE VACANZE – Le recenti votazioni europee sembrano aver messo a sopire tanti problemi con cui ci dibattiamo quotidianamente. Ancora ci sono i partiti che si rallegrano dei risultati ottenuti e quelli che si leccano le ferite. Comunque, a giorni scatterà l’estate, pur se da tempo si avverte un caldo…e bisognerà pur pensare alle vacanze in cui… non pensare a niente e riposarsi. Chi si potrà permettere almeno una quindicina di giorni più che altro al mare, chi al massimo una settimana, chi appena un week-end ma sarà importante cogliere momento di allegria e spensieratezza, fondamentali in questo periodo così buio che dura da troppo tempo. Perciò l’augurio più sincero del vostro scrivente è che possiate passare delle vacanze tranquille ed  appaganti. Da settembre, poi, giocoforza, si ripenserà a tutto, magari, nel frattempo, con qualche certezza diversa da ora (e soloni della terra mettetevi d’accordo nell’interrompere almeno qualche guerra e stringetevi la mano in segno di pace). Un abbraccio, amici lettori. Ad maiora.

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