Litorale Russo, ma non dormo Ultim'ora

COSE DA PAZZI!!!

di Ugo Russo

Le foto di questo articolo, con le parti intime degli insani protagonisti opportunamente nascoste, potrebbero inizialmente scatenare l’ilarità se non fosse che, invece, devono far riflettere, eccome!, laddove si pensi che c’è un’aria di follia in giro che pare aumentare sempre più di giorno in giorno e gli episodi di stranezza assoluta si susseguono in modo oltremodo frequente.

Da anni si accenna a questa pazzia che investe molte persone, ma questa estate sembra vieppiù esplosa (aiutata, forse, dal gran caldo). Vogliamo porre l’attenzione su cose (proprio da pazzi, come recita il titolo, avvenute in tre città e in momenti diversi nel nostro paese. E non si tratta dei bagni dei turisti a Fontana di Trevi o alla fontana della Barcaccia a Piazza di Spagna, entrambe a Roma, che già danno dei problemi non indifferenti alle forze dell’ordine ma di episodi ancora più clamorosi e detestabili, specie perché avvenuti in pieno giorno e con parecchie centinaia di persone a guardare. La foto del titolo mostra un fatto avvenuto a Perugia, in centro (non diciamo dove si trova la fontanella altrimenti qualche sconsiderato ci va, magari per imitare questo tizio); costui pare per certi comportamenti, oltre quello di sgrullarsi … le palle, avere problemi mentali, ma la situazione non si può nemmeno verificare, per il fatto che se l’è data a gambe di gran carriera. Insomma, per il gran caldo e forse perché gli si erano pure attaccati gli zebedei si è calato i pantaloni (ripeto, in pieno giorno e davanti a tantissime persone) e ha cominciato a farsi un refrigerante bidet. Dopo essersi trastullato ben bene si è infilato di nuovo i pantaloni che si sono  asciugati in un attimo per i 40 gradi di temperatura e poi, come scritto, ha messo in atto un  fugone, dileguandosi in un attimo. Ci trasferiamo al Nord, nella Venezia dei bei calli. – In questi ultimi anni la splendida città lagunare ha visto di tutto, persino gente che buttava immondizie o faceva i propri comodi di fronte a Palazzo Ducale.

Qualche giorno addietro, però, una donna ha battuto probabilmente ogni record facendo pipì con il fondoschiena al vento sotto il ponte di Calatrava. Degrado oltre ogni limite: si è accucciata e ha usato il Canal Grande come wc. Quindi in un posto che è esposto alla vista di centinaia di persone ogni minuto. Nella stessa giornata questa sgradevole persona era stata ripresa mentre faceva un altro tipo di bisogni, più consistenti, sulla calle che costeggia il fondo di piazzale Roma e dai tre ponti porta al palazzo di giustizia (e lì sarebbe dovuta rimanere…). Da come è accaduta la cosa e da come si presentava la donna, è evidente che si tratta di una senzatetto. Una persona però mai vista prima in città e probabilmente arrivata proprio quella mattina. E’ risultata sconosciuta ai servizi sociali; la polizia locale ha bacchettato fotografi e cacciatori di immagini sul web perchè invece di fotografare sarebbe stato meglio avvertire i vigili, visto che ci sono pattuglie sempre a piazzale Roma, che sarebbero in tervenute. Ah, sì? E come mai non lo hanno fatto mentre la gentil signora faceva la popò?

Blitz dei carabinieri in Piazza della Signoria, a Firenze, per arrestare un uomo completamente nudo che si era arrampicato sulla statua di Ercole e Caco davanti ai turisti attoniti. È stato portato via con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale. Il fatto è avvenuto intorno alle 12.30 (pensate che goduria per i passanti, specialmente per i bambini), l’uomo è salito sull’opera di Baccio Bandinelli, situata davanti a Palazzo Vecchio. Un gesto dimostrativo che non è sfuggito, anche volendo, a centinaia di persone presenti. Solo, la scritta “Censurato” lungo il corpo. Questo sì che le forze dell’ordine lo conoscono. Negli ultimi anni Vlaclav Pisvejc (queste le generalità di questo cittadino ceco, di nazionalità, non vi preoccupate ci vede benissimo) è stato autore di diversi atti vandalici a Firenze. L’8 marzo 2022, con un blitz durato meno di due minuti, dipinse con i colori della bandiera ucraina il leone rampante dell’artista Francesco Vezzoli collocato in piazza Signoria. Il giorno prima in via della Vigna Nuova aveva sostituito un cartello stradale di divieto di accesso con un altro dove sulla striscia centrale aveva scritto “Putin”. Il 12 marzo 2022 prese di mira la copia del David di Michelangelo sull’arengario di Palazzo Vecchio in piazza della Signoria (la piazza che evidentemente predilige): provocò danni per almeno 15mila euro dando fuoco al telo nero che copriva la statua come gesto di solidarietà con l’Ucraina. In quell’occasione Pisvejc venne arrestato per il reato di incendio doloso e portato nel carcere di Sollicciano. Fu rimesso in libertà dopo tre giorni, con la misura del divieto di dimora a Firenze. Numerosi altri sono gli episodi di cui si è reso protagonista il sedicente artista. Nel gennaio 2018 Vaclav Pisvejc imbrattò con la vernice rossa una scultura dell’artista Urs Fischer in piazza Signoria. Il 23 settembre 2018 aggredì la celebre performer Marina Abramovic, colpendola con un quadro in testa, nel cortile di Palazzo Strozzi all’uscita dalla sua mostra. “L’ho fatto per l’arte”, disse l’uomo per giustificare la sua aggressione. Nel gennaio 2020 si arrampicò sull’albero di Natale in ferro dell’artista Mimmo Paladino installato in piazza Santa Maria Novella. Nel settembre del 2021 ha sfregiato l’installazione “Albero del Paradiso” di Giuseppe Penone in piazza della Signoria con una scritta sulla base dell’opera. Altri gesti dimostrativi a lui ricondotti: tappezzò di dollari le facciate dell’ex convento di Sant’Orsola e salì sul parapetto della terrazza degli Uffizi minacciando di gettarsi nel vuoto. Sull’ultimo episodio è intervenuto il sindaco di Firenze, Nardella: “Un gesto gravissimo, il solito imbrattatore e guastatore seriale, già noto alle forze dell’ordine. Ha pensato bene di esibirsi nuovamente in piazza della Signoria danneggiando la statua di Ercole e Caco. Ringrazio i carabinieri e la polizia municipale per l’immediato intervento”. Ma il primo cittadino del capoluogo toscano deve, però, spiegare come fa questo, che ha avuto il divieto di dimora in città a rientrarvi sempre indisturbato (ammesso che qualche volta abbia lasciato Firenze). Chi controlla chi? Come recita quel famoso detto? Se questo è realmente pericoloso, e aver fatto quello che ha fatto lo testimonierebbe ampiamente, ora che è rimbalzata la proposta di espellere stranieri non graditi perché non lo espelliamo di corsa? Sempre che, però, come condizione sine qua non, fra una settimana non sia di nuovo da noi, Magari nella sua tanto amata Piazza della Signoria.

FRECCE SPUNTATE? E’ innegabile che veder sfrecciare in cielo le Frecce tricolori sia uno spettacolo esaltante che sta, però, raggiungendo livelli di accentuata pericolosità. Ergo, bisognerebbe diminuire le prestazioni, portarle a un numero molto ridotto di esibizioni l’anno. Gli aerei Aermacchi MB-339 (per ogni esibizione ci sono in volo dieci aerei, nove della formazione ed un solista) saranno pure maneggevoli ma l’aver saputo che l’ultimo incidente che ha causato la morte della piccola Laura, 5 anni, è stato forse causato dal passaggio di uno stormo di uccelli che ha messo fuori causa il motore turbogetto non lascia per nulla tranquilli. Dal terribile incidente di Ramstein, in Germania, 35 anni fa che provocò la morte di 70 persone, ogni tanto si sente qualcosa, anche perché la spettacolarità sta nel fatto che i piloti volano molto vicini uno all’altro. Dunque, sarebbe il caso di continuare ma riducendo notevolmente l’attività.

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