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Crisi politica a Ladispoli? La situazione è grave, ma non seria…

A leggere in queste ore le notizie riguardanti la situazione politica della maggioranza che governa Ladispoli, beh facciamo fatica amici lettori a non pensare di essere su “Scherzi a parte”.In un paio di giorni, almeno osservando le schermaglie tra alcuni componenti del Centro destra locale, sembra che sotto la cenere covassero tensioni e rancori personali assolutamente inutili ed improduttivi per lo sviluppo della città.  Quello che doveva essere un classico rimpasto di Giunta, evento non nuovo quando una coalizione arriva a metà mandato legislativo, si è trasformato in un duello mediatico a distanza dove tutti, ma proprio tutti, si sono messi a chiedere spiegazioni al sindaco Grando che ha deciso la sostituzione di un assessore e la rimodulazione di alcune deleghe. Sarebbe sufficiente osservare cosa è accaduto in questi anni alla Giunta comunale di Roma, più volte stravolta dal sindaco Raggi, per comprendere che gli avvicendamenti in politica siano fatti tradizionali. Non ci sembra che nella capitale ci sia stato l’assalto al Campidoglio quando la prima cittadina ha ruotato alcuni assessori. A Ladispoli evidentemente non funziona così, i cambiamenti non sono graditi, l’aspetto più bislacco della vicenda è che ad alzare la voce sui mass media non sono stati i diretti interessati (che avrebbero avuto diritto a farlo), bensì liste civiche rimaste in silenzio per anni, consiglieri comunali di altri schieramenti, partiti di opposizione e perfino parte della stampa. Sembra veramente di assistere ad una commedia del teatro dell’assurdo con tanti personaggi in cerca di autore e visibilità. Parliamoci chiaro, alla gente di Ladispoli poco interessano i nomi degli assessori e dei delegati. Alla gente interessano risposte esaurienti in settori come rete viaria, raccolta della spazzatura, vivibilità della città e soprattutto ordine pubblico. Se poi l’assessore si chiama Paperina o Paperino all’opinione pubblica poco interessa, come confermato dal fatto che i cittadini di Ladispoli conoscono tutti il nome del sindaco, ma pochissimi sanno chi sono e che ruolo svolgono gli assessori della Giunta o i delegati. La popolazione giudica sui fatti, tra due anni e mezzo il sindaco Grando ed il Centro destra si presenteranno al giudizio degli elettori per chiedere un secondo mandato e non per spiegare cambi di assessori, giri di valzer delle deleghe, incarichi assegnati e poi revocati. Noi crediamo che la maggioranza debba chiudersi in una stanza, trovare una soluzione, smettere di lanciarsi frecciate sui mass media che al massimo strappano una risata alla gente e qualche like in più per i profili social. C’è una considerazione che poi qualcuno dovrebbe formulare prima di ipotizzare scenari politici catastrofici, cadute di amministrazioni, scioglimento del Consiglio comunale. Il Centro destra è rimasto per venti anni all’opposizione, perdendo quattro elezioni comunali consecutive in modo disastroso. Nel 2017 è riuscito a vincere sia per aver presentato un personaggio nuovo, giovane e credibile come Alessandro Grando, sia per gli errori a ripetizione commessi dal Centro sinistra che iniziò a litigare ben prima della fine della legislatura. Arrivando con quattro candidati a sindaco alle urne. Difficilmente il Centro destra di Ladispoli avrà voglia di suicidarsi, far saltare tutto il banco significherebbe commissariare il Comune fino alla tarda primavera del 2021, Covid permettendo, e poi consegnare le chiavi del municipio al Centro sinistra che ha già pronte le primarie tra gli aspiranti alla candidatura a sindaco. Ovvero Eugenio Trani, Federico Ascani, Giuseppe Loddo. O forse, a sorpresa ma non troppo, Crescenzo Paliotta.  Ecco, noi riteniamo che tutta questa situazione, come diceva Ennio Flaiano , “Sia grave ma non seria”. Vedrete, amici lettori, che alla fine prevarrà il buon senso, ci saranno piccoli ritocchi con l’arrivo nuovi delegati, tra le varie anime della maggioranza scoppierà la pace. Forse proprio in queste ore in cui si stanno susseguendo incontri tra i vertici dei vari partiti che compongono la maggioranza. La presunta crisi d’agosto è utile ai mass media per riempire le pagine e divertente per i lettori che sotto l’ombrellone possono sorridere nell’apprendere diatribe incomprensibili. Last but not least,  ma voi pensate veramente che, in caso di defezioni da parte di qualche consigliere di maggioranza, non arriverebbe il soccorso all’amministrazione dai banchi dell’opposizione? Le elezioni anticipate a Ladispoli, come del resto accade in Italia, non le vuole mai nessuno. Rimboccatevi tutti le maniche e lavorate per Ladispoli!

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