Riceviamo e pubblichiamo dal giornalista civitavecchiese Giovanni Pimpinelli che affronta sulle pagine di Ortica Social la vicenda che lo ha riguardato con la società di pallanuoto Nc Civitavecchia in merito a mancati ingressi per svolgere servizi giornalistici al PalaGalli di Civitavecchia. Dopo la risposta della società, Pimpinelli interviene per smorzare i toni e chiarire alcune questioni rimaste in sospeso.“Ogni tanto mi chiedono: tu tifi per tutte le squadre cittadine, ma, in realtà, tu per chi tifi davvero? Qual è quella più simpatica e quella più antipatica? E io non so dare una risposta a questo quesito, sarebbe un po’ come chiedere ad un bambino se vuole più bene alla mamma o al papà. Però ci sono realtà con cui il rapporto parte da lontano. Ed una di queste è la Nc o Snc, che dir si voglia. Mi sono avvicinato alla pallanuoto quando, ancora 11enne, nel 1998 ha seguito, partita per partita, la splendida salvezza in serie A1, ancora alla piscina scoperta di largo Galli. E quel mercoledì notte del 2008 ho fatto le 3 per aspettare la squadra che tornava da Salerno, dove aveva conquistato la promozione in serie A1. Anche il mio “percorso” giornalistico ha preso il via con i rossocelesti ed era fine 2013, quando ho cominciato a seguire da giornalista la squadra, fino all’amara finale playoff per l’A1. E da lì il “percorso” non si è mai fermato, tante cose sono cambiate, ma il séguito da giornalista verso la squadra, nonostante i numerosi impegni lavorativi, non è mai mancato. Quindi non posso avercela assolutamente con la Nc, né avere nulla di personale con le persone che ne fanno parte. Al massimo mi posso scaldare per una partita che va male, come per qualsiasi tifoso. Però devo fare delle precisazioni riguardo il comunicato di risposta della società. Non per alimentare altre polemiche, cosa che non ho intenzione di fare. Ma semplicemente perché sto provando a risolvere un problema. Non capisco dove avrei diffamato chicchessia. Ci sta che la Nc sia in forte disaccordo con quanto ho scritto. Ma ci sta sicuramente meno il fatto che abbia risposto alle mie richieste ed alla mia esposizione entrando nella sfera personale, come se volesse alzare i toni, cosa che non voglio assolutamente che accada. Personalmente ho tantissimi difetti e ci si può sbizzarrire per andare a cercarli. Ma raramente mi era capitato che venissi etichettato come “persona maleducata” e di “persona non abituata alle più elementari norme del vivere civile”. Purtroppo devo anche riferire che quanto esposto dalla Nc non mi risulta pienamente, quando parla di mancata richiesta da parte mia alla società per il servizio giornalistico all’interno del PalaGalli. Sono stato io stesso a dirlo, semplicemente perché rimango del parere che non debba chiedere alla Nc il permesso di fare un servizio per la Centumcellae (o per un’altra società, che sia Coser, Nautilus, Nuotatori Civitavecchiesi etc.).

Comunque la richiesta, in realtà, c’è stata, e lo posso documentare dalla conversazione con la Centumcellae, in cui mi spiegavano che non sarei potuto accedere allo Stadio del Nuoto. Allego lo screenshot della conversazione, per testimoniare la mia buona fede e la mia onestà intellettuale. Poi se tra Nc e Centumcellae c’è stato un discorso diverso, chiaramente non lo posso sapere. Al di là di questo, esprimo soddisfazione per aver interpretato, dalla nota della Nc, che non è stato applicato nessun “Daspo” nei miei confronti. Quindi se facessi richiesta alla Nc per andare a fare un’intervista o una telecronaca, potrò svolgere il mio lavoro? Spero che la questione di dover chiedere il permesso alla Nc sia solo un “pro forma”, ovvero una formalità burocratica. Faccio un esempio: se oggi la Centumcellae si giocasse la partita decisiva per vincere il campionato e il servizio giornalistico non si potesse effettuare perché la Nc non dà il suo benestare, confesso che mi seccherebbe non poco. La Nc torna sulla questione copriscarpe, credo di aver esaurito il tema già nel mio intervento precedente. Non succederà più: indosserò i copriscarpe, le ciabattine, non c’è nessun problema. Ieri un amico, per prendere a ridere questa vicenda, mi ha regalato un pacco di copriscarpe. Tanti ricevono come regali un diamante, un’automobile, un nuovo smartphone. Io ricevo i copri scarpe. Ecco… Inoltre si parla del fatto che “spesso mi sarei introdotto sul bordo vasca e negli spogliatoi senza autorizzazione”. Nella stagione corrente non può essere successo. Infatti mi sono recato al PalaGalli solo in due circostanze: il 13 novembre per un’intervista al presidente della Coser, Fabio De Santis, alla riapertura dell’impianto, e il 18 dicembre nell’episodio già citato e che riguarda la Centumcellae. Da giornalista solo questo, basta controllare il canale YouTube di Trc. In altre circostanze, ho frequentato il PalaGalli da utente di domenica mattina, in quanto faccio parte della squadra di pallanuoto Master. E non c’è mai stata nessuna problematica (a parte il fatto di essere un pallanuotista scandaloso, ma su questo sono irrecuperabile…). Spiego anche che non mi sono mai introdotto negli spogliatoi per fare chissà cosa. Li ho utilizzati solo come passaggio (essendo l’unico) per andare sul bordo vasca, dove svolgo i servizi. E il bordo vasca lo utilizzo solo per motivi pratici. Nelle interviste pre-partita perché atleti, tecnici e dirigenti si riversano tutti sul bordo vasca e perché, quando cala il buio, c’è un’illuminazione migliore per la ripresa video. Nel fine settimana, in occasione delle partite, lo frequento solo ed esclusivamente nel periodo di tempo per avere le formazioni delle squadre in vasca, gentilmente fornite dagli amici del Gruppo Ufficiali Gara, sempre nelle funzioni di giornalista. Basta, nulla di più. Non pretendo vantaggi, né favori, ma chiedo gentilmente solo di poter svolgere il mio lavoro. Credo e spero che la Nc possa trovare una soluzione che accontenti tutte le parti. E ritengo che nelle scorse settimane la Nc avrebbe dovuto informare la stampa locale sulle nuove modalità. Bastava mandare un comunicato tramite mail in cui diceva “ragazzi, questo non lo potete fare, questo lo potete fare così”, nelle stesse modalità in cui ha inviato il comunicato di risposta ieri sera. PER CONCLUDERE: avrei preferito tenerla privata questa cosa, ma è diventata di dominio pubblico. Non corrisponde alla verità il fatto che la redazione di Trc era all’oscuro del fatto che avrei realizzato un servizio al PalaGalli con la Centumcellae. Avevo informato la redazione, quando era sorto il problema, con un messaggio alle 12.06 di martedì, e che non pubblico, ovviamente, per motivi di riservatezza”. Giovanni Pimpinelli
Prendiamo atto delle parole del collega ed amico Giovanni Pimpinelli che spesso interviene nelle nostre trasmissioni sportive sui social come opinionista in modo del tutto gratuito. Nella speranza che possa chiarire la questione con la società di pallanuoto, ci permettiamo di porre una domanda ai colleghi giornalisti delle varie testate cartacee ed on line che orbitano su Civitavecchia. Ma dove siete finiti? Perchè nessuno ha preso la parola e difeso ufficialmente un collega giornalista da simili attacchi? Dove è finito a Civitavecchia lo spirito di collaborazione tra giornalisti? E’ inutile fare passerella agli eventi ufficiali e riempirsi la bocca di belle parole se poi nel momento del bisogno tutti si girano dall’altra parte. Un grande in bocca al lupo al collega Giovanni Pimpinelli che sulle nostre pagine avrà sempre spazio, ma permetteteci di riproporre un nostro storico slogan: grazie a Dio Ortica Social è un’altra cosa!

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