Russo, ma non dormo Ultim'ora

Delinquenti assassini

di Ugo Russo

Le cose continuano ad andare da schifo, le bollette sono sempre molto pesanti e tanti esercizi commerciali, anche di nome, sono costretti a chiudere; le famiglie povere che non riescono ad arrivare a fine mese crescono a dismisura; guerra e pandemia (ancora) come se piovesse; però è scoppiata la moda di dover dare sempre retta all’unione europea (la famigerata uè uè, sciù sciù) e a ciò che delibera il parlamento di strasburgo (continuiamo a mettere minuscole le iniziali di tutte le parole che ci stanno sul piffero). Così vorrebbero che accettassimo tutte le peggiori nefandezze che poi sono quelle che portano unicamente danno alla gente italica. Non devono tirare troppo la corda, però, perché siamo arrivati al punto che non ne possiamo proprio più. La recrudescenza delle ostilità in Ucraina appare proprio il problema più grave per le incertezze nel futuro, ma due sono, soprattutto, le cose che proseguono in un incedere vergognoso. Abbiamo scritto della pandemia: errori in serie (o anche fatti voluti?) hanno contribuito a moltiplicare il numero delle vittime da quel famigerato dicembre del 2019 quando venne scoperto il primo caso. Al riguardo si ricordano anche mascherine farlocche, comprate pure da gente senza scrupoli, letti di ospedali, personale sanitario, attrezzature e pronti soccorso insufficienti, banchi a rotelle invece di più utili termo-ventilatori  e aggiungete voi quello che vi pare. Seguendo, per modo di dire, il covid si sono messe da parte e in alcuni casi abbandonate le cure di malattie anche gravissime, sono scomparse anche le poche visite urgenti ed è arrivata la perla più sconsiderata: le multinazionali assassine hanno fatto sparire i farmaci salva-vita, quelli essenziali per curare certe patologie, adducendo scusanti poco credibili, perché ci possono essere tutti i problemi del mondo ma non puoi far mancare medicine FONDAMENTALI. La gente se l’è presa, e continua a prendersela, perché il problema c’è ancora ed è grosso, con le povere farmacie, i cui responsabili mettono la faccia e non sanno più che cosa rispondere alla clientela. Nella foto sotto al titolo notare come si presentavano, pressoché vuoti di medicine, gli scaffali sul retro di una grande rivendita farmaceutica poco tempo fa. Abbiamo voluto sentire il titolare di una farmacia di una piccola realtà paesana, quella della località Marzolanella a Palombara Sabina, ma lui ha già, pur se ancora giovane, molti anni di esperienza alle spalle per poter rispondere con dovizia di particolari. “Noi riusciamo a fare un buon approvvigionamento –dice il Dottor Valerio Battisti- per cui difficilmente rimaniamo senza i vari prodotti. Tante cose che dirò le ho sentite confrontandomi con altri colleghi. Comunque, la mancanza di medicinali è cominciata l’estate scorsa quando sono spariti tanti antiinfiammatori, che, a oggi, tornano a singhiozzo e scompaiono di nuovo. Poi, a novembre sono cominciati a mancare i farmaci salva-vita, contemporaneamente allo scoppio dell’influenza e quindi scatolette con il contagocce fino a mancare. Anche gli antibiotici sono diventati merce rara. Altri, il Brufen, ad esempio, sono introvabili da mesi. Il circuito distributivo si è come bloccato. Deve pensare che, in questo momento, sono circa 3000, in diversi punti, i farmaci che non si trovano”. I virologi, fortunatamente (perché sono incapaci), non parlano più di covid ma si presentano in televisione per illustrare i loro libri o si sono candidati alle regionali prendendo sonore batoste, ma sull’argomento il Dottor Battisti è lapidario: “Da noi si presentano ancora almeno 200 persone al mese per fare il tampone e il tasso di positività è attualmente del 15%; fino alla fine del vecchio anno abbiamo raggiunto pure un tasso del 40% con moltissime persone in più. Bisogna fare ancora attenzione”. Dunque, siamo sempre più “salvaguardati” da questi porci che reggono le sorti dell’umanità, anche dal punto di vista medico. Ma vogliamo scommettere che in casa di tutti quelli che fanno parte di questo gruppo (i porci, sì, i porci) i farmaci che servono non mancano mai?

Delinquenti assassini, ed eccoci al secondo punto, anche quelli della uè uè sciu sciù che hanno per forza e per loro sola decisione introdotto come vendite nei supermercati locuste cavallette scarafaggi, ragni perché sono proteici, dicono loro, anche più di una bella bistecca. Uè uè sciù sciù, ma come, voi che fregate soldi, che vi trovano mazzette di denaro sporco in borse o sotto ai materassi ci volete imporre questa deprecabile zozzeria perché, magari, guadagnate anche su questa?

Se proprio la volete introdurre questa merda fatela mangiare alle mestieranti delle vostre mamme e ai vostri padri che vanno sempre in vacanza sulle Dolomiti a fare i cervi ma non obbligate noi a mangiarla: schifosi!!! E poi bisogna imporsi: come succede sulle sigarette dove, a caratteri cubitali, viene scritto GIUSTAMENTE nuoce gravemente alla salute, così sui prodotti abominevoli va scritto in bella mostra contiene cavalletteprodotto con farina di grillicioccolato con scorpioni ecc. in modo che uno lo legga subito e scappi da quel supermercato e non trovi queste scritte piccole piccole in fondo agli ingredienti o non le trovi proprio perché qualcuno sta già facendo così! Facciamo una raccolta di firme, sit-in, cortei e manifestazioni pacifiche in piazza ma non facciamo passare questo ludibrio prima che sia troppo tardi. Dice, ma questa roba la mangiano in cina, corea, giappone. APPUNTO! Lasciamola a loro ma non sfruculiate le eccellenze del paese dove si mangia meglio al mondo!

Problema ancora più grande potrebbe sorgere nei ristoranti, che già oberati di problemi economici di varia natura, potrebbero perdere vieppiù clientela fino ad arrivare a chiudere per questo ulteriore motivo. E i ristoratori, almeno i nostri, dovrebbero insorgere per far capire che mai vorranno cucinare questa robaccia. Immaginate se dovessero cuocere tutto e le padelle non è che vengono lavate o cambiate ad ogni cottura di pietanza. Così uno sta mangiando una bella bistecca di chianina e, magari, nella stessa padella è stato cucinato al cliente precedente un bel fritto misto di ragni, locuste, formiche,  cavallette: che schifo!!! La gente non ci va e non ci deve andare più! Arriviamo al paradosso che se vedi un bacarozzo (alla romana, in italiano il nobile scarafaggio) che cammina sul pavimento del ristorante chiami i Nas e fai chiudere il locale; se trovi un bacarozzo nel piatto è bello scrocchiarello e paghi il conto!

LA DEPRAVAZIONE DI SANREMO – Ogni anno, da una ventina di festival a questa parte, si continua a dire che la musica è finita, che non ci sono più idee e interpreti all’altezza, che molte canzoni vanno a sfociare nel plagio perché soprattutto negli incisi sembrano la fotocopia di altri brani, ma almeno nelle ultime tre edizioni di quella che una volta era la festa della musica italiana sono subentrate altre cose che hanno reso infimo il valore di questa kermesse. Intanto il proporre cose ben oltre il limite del consentito, con bambini che guardano, con anziani che guardano ed anche molti giovani o più grandicelli sentono ripugnanza. Mi sono già espresso e sapete come la penso sulla omosessualità. Io dico che il 30, al massimo il 40%  degli omosessuali sono quelli veri, che spesso necessitano di aiuto e considerazione per non farli sentire emarginati; ma la rimanente percentuale sono depravati, gente che anche a 40 anni, sposata con figli ha voluto provare un cambio radicale di piaceri sessuali perché ormai fa trend, fa tendenza e i freni inibitori sono completamente saltati. Ma queste persone vorrebbero che tutti la pensassero come loro, anche perché spadroneggiano un po’ dappertutto (guardate in quasi tutti i programmi televisivi, l’80% degli ospiti sono loro esponenti).

Ma non si può continuare a vedere baci tra uomini (oddio…), a vedere cantanti mezzi nudi, completamente tatuati, con gli anelli al naso, vestiti in modo equivoco, o che si presentano sul palco esibendo sex toys. Scusate ma è un tipo di vita in cui non mi riconosco e spero siano in moltissimi a pensarla come me. Quanto poi alle canzoni, torno al discorso di sopra: bruttissime e cantanti mediocri, sconosciuti che accedono tranquillamente al tabellone dei big. I veri festival erano ben altri, questa è spazzatura. Quello che fa più senso, in negativo, s’intende, è che anche vecchi critici che hanno avuto la fortuna in un lontano passato di assistere alle esibizioni storiche dei grandi della musica mondiale, perché hanno ancora ricevuto lo straccio di un contrattino da parte della rai esaltano questo o quello: “Quel giovane ha una gran voce”, “Mi è molto piaciuta quella canzone”, ecc. Ma ritiratevi!!! Spaventa pure che più questi cantanti sono equivoci e più raccolgono i consensi dei giovanissimi che li votano con il telefonino e li fanno arrivare a posizioni di classifica assolutamente immeritate.

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