Litorale Russo, ma non dormo Ultim'ora

Dengue, dengue, dè

di Ugo Russo

Mentre si moltiplicano le voci messe in atto da alcuni  paesi europei di voler mandare truppe in ucraina, il che sarebbe più di un’anticamera ad un terzo conflitto bellico,  e l’italia ribadisce di non voler partecipare ad un progetto del genere ma si sa, alla fine, non contando noi un piffero, la porca europa ci ha sempre fatto “digerire” quello che ha voluto. E allora in tutte le trasmissioni si parla di una eventuale guerra e di come potremmo essere pronti ad affrontarla!!!!! Ma di che, ci avete tirato dentro senza che entrassimo nulla, ci avete coinvolto trattandoci come banderuole al vento; mentre le famiglie nostrane sono sempre più affogate in un insensato “caro vita” e a innumerevoli difficoltà economiche (tranne ciò che scriveremo più tardi) che impediscono di andare avanti serenamente; mentre pure dal punto di vista religioso si vuole che ci si debba adeguare alle usanze degli altri, facendo sparire crocifissi, immagini sacre dalle scuole e spostando pure orari della messa di mezzanotte a Natale e quant’altro; mentre va tutto male che peggio non si potrebbe ecco che invece di dare qualche buona notizia si prova ad angustiare ancora di più la gente con allarmismi, cose che hanno l’unico effetto di spaventare, terrorizzare e magari provocare qualche coccolone. Da anni, ormai, proliferano come funghi voci di epidemie e  contagi, ricicciano malattie che sembravano sopite e sparite nel tempo e a tutto, visto che sono proprio i medici e gli epidemiologi a distribuirle in giro, pare esserci rimedio molto relativo. Sorge il dubbio: incapacità, ignoranza degli operatori del servizio sanitario o volontà (dovuta ad un disegno ben congegnato) di eliminare un bel po’ di cristianucci? Ed allora è spuntata fuori l’epidemia della dengue ma prima di addentrarci in quello che è, quando possibile, cerchiamo di stemperare le tensioni con qualche battuta, con qualcosa che, anche se solo per un attimo, possa distoglierci e portare lontano da quello che stiamo vivendo. Ecco perciò che su un’altra vicenda che si preannuncia foriera di cose non certamente belle abbiamo titolato nel modo che avete potuto leggere sopra, quasi come quando Alberto Sordi introduceva il suo Mario Pio. Come per esorcizzare il succedersi degli eventi in questo particolare momento, dove pare che a tutti abbiano cucito la bocca per non vedere più quegli splendidi e rassicuranti sorrisi degli ormai tempi d’oro. Ma torniamo, dobbiamo, alla dura realtà. La dengue è una malattia virale e si stima che circa la metà della popolazione mondiale viva in aree a rischio di contrarre l’infezione. Negli ultimi anni si è assistito a un aumento della sua diffusione. Allo stato attuale si stanno registrando numerosi focolai epidemici in diverse parti del mondo in particolare in centro e sud america, in alcune regioni dell’africa e nel sud est asiatico anche se alcuni focolai più limitati sono stati registrati recentemente anche in europa e stati uniti. Il dato più allarmante, al momento viene dal Brasile dove ci sono oltre due milioni di infettati (l’1% della popolazione totale) e già parecchi morti. Ma con continui spostamenti, con viaggi continui da una parte all’altra del mondo vengono messe a rischio tantissime persone. E poi con il caldo che ormai si sente anche d’inverno le  zanzare ci sguazzano… Infatti, la trasmissione avviene principalmente attraverso la puntura di una zanzara infetta, in particolare della specie aedes aegypti, ma anche da aedes albopictus. Se una persona infetta viene punta da un’altra zanzara questa può trasmettere il virus ad altre persone che si ammalano pur non essendo mai state in aree endemiche per infezione da dengue. Dopo essere stati punti da una zanzara infetta, i sintomi della dengue possono manifestarsi entro 5-6 giorni. L’avvisaglia principale è rappresentata dalla febbre. Altri effetti, specie negli  adulti, possono essere: mal di testa; dolori agli occhi; dolori muscolari e articolari; nausea; vomito; eruzioni cutanee. In presenza di quanto scritto si può ricorrere a test di laboratorio per avere o meno la conferma definitiva. In alcuni casi la malattia può evolvere verso una forma severa in cui si manifestano sintomi emorragici. In qualche  caso la malattia può essere fatale. Bisogna cercare di evitare le punture delle zanzare indossando l’abbigliamento adatto e ricorrendo all’uso di repellenti cutanei; inoltre… incrociare le dita. Da poco è anche disponibile un vaccino. Tra poco, però, le nostre braccia e chiappe diventeranno scolapasta. Sembra quasi di aver scritto ulna sorta di bugiardino ma siamo sicuri di aver dato qualche indicazione utile. Tutto questo mentre ilaria capua tira fuori la storia che “l’umanità dovrà a breve affrontare un’altra terribile epidemia dagli effetti più devastanti del covid, ancora più aggressiva della pandemia che ha spaventato il mondo”. E basta!!! La virologa italiana pare fare il paio con il direttore generale dell’oms (organizzazione mondiale della sanità), sia nell’aspetto che in quello che dice, sembrano figure diaboliche per le movenze facciali e per quello che esce loro dalla bocca e cioè solo avvertimenti tragici!!! Drammatici!!! Mostruosi!!! Da stare sempre con le mani sugli zebedei!!! Non ne possiamo più.

AUGURI – Anno bisestile e Pasqua bassa. Anche da questo lato non ci siamo fatti mancare niente. Così, sembra ieri che ci siamo fatti gli auguri di Natale e arriva subito la festa della Resurrezione di Cristo. Dove sopra scrivevo che avrei parlato del fatto che pare aumentata a dismisura la miseria in moltissime famiglie va pure evidenziato che nessuno più pensa a mettere qualche soldo da parte per il futuro. Ed è pure giustificato: con tutte le insicurezze che ci sono… Allora, pochi o tanti, chi ce li ha, i quattrini, tende a spenderli subito dando quasi l’idea che il paese stia bene. Non si spiegherebbe altrimenti, infatti, il fatto che a venti giorni dalle prossime festività siano già esauriti la maggior parte dei ristoranti e altre strutture ricettive. Ma sì, magnamose tutto! Vige sempre il detto: Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi,  però, per favore, non dimentichiamoci dei nostri anziani, specialmente in queste ricorrenze. Diamo loro un minimo di serenità e felicità tenendoli assieme a noi. La Pasqua sarà più bella per tutti. Tanti auguri, di cuore. Ad maiora  

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