Perché ha scritto Oblio Blu?
” Oblio blu è un sogno, una storia frutto dell’immaginazione. I personaggi esistevano in me, erano lasciati in disparte, ognuno per conto proprio. Ed è’ cosi che l’ho immaginato. Le vite diverse di questi personaggi che si raccontano e ci condividono dei momenti della loro vita, i loro stati d’animo, le loro domande. Poi ad un certo punto comincio a farli incontrare, perché la vita di uno e anche la vita di tutti e quello che produce nella vita di ognuno l’ incontro dell’altro andava sottolineato.
E’ un viaggio dentro noi stessi e nei colori, nella musica, le passioni che ci abitano, le paure e tutto quello che possiamo incontrare nell’Universo che ci circonda. Nelle possibilità che ci offre!
Tutti i personaggi fanno un percorso. In tal senso lo ritengo un libro di formazione.
Il romanzo è nato come una sorta di flash di racconti e immagini nelle diverse realtà spazio-temporali. Questo modello di struttura mi ha permesso di non essere troppo costretto in un filo logico-narrativo.
Ogni personaggio è stato così disegnato in un momento del suo percorso personale. A volte in movimento, a volte fermo: ancorato al passato che lo ha segnato, a volte proiettato nel futuro e nelle visioni che in esso si scorgono.
Alla fine del libro e delle storie mi sento felice del risultato e spero che anche per voi sarà lo stesso. Che vi permetta di sognare e di tornare nel cuore di un bambino o di una ragazza di 16 anni o vi ricordi un caro amico con cui avete passato tante sere passeggiando. Che vi ricordi il vostro primo amore e uno invece più libertino. La storia triste di qualcuno che avete conosciuto ed una più felice. La storia associata ad una sera in particolare, ad una musica a cui siete legati. O quella che avete ascoltato in televisione, sui giornali che vi ha tenuto con il fiato sospeso, vi ha fatto venire la voglia di non uscire, per paura di chi potevate incontrare”
L’obiettivo del libro ?
“ Tutti i personaggi, a un certo punto, si rendono conto che a legarli è la stessa esigenza: aiutare la loro anima a continuare il suo viaggio, salire a bordo dello stesso treno, imparare a conoscersi, a comprendersi. A divenire un unico corpo, un sole comune che scalda, illumina e vince sulle tenebre dell’isolamento, della dimenticanza e sulla violenza e la disgregazione che ne conseguono” .
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