Disastro Città di Cerveteri a Tarquinia. Adesso che vuole fare la società?

Premesso che ci aspettiamo, dopo questo articolo, un’altra valanga di insulti ed offese sul web da esponenti del Città di Cerveteri (non i dirigenti) come già accaduto in un recente passato, è palese che la batosta rimediata oggi dal Città di Cerveteri nel derby etrusco di Tarquinia sia lo spartiacque del campionato di Promozione. Parlando a nome di quei pochi tifosi che ancora vanno allo stadio e si stanno rovinando le domeniche nell’assistere a questa sequela di sconfitte, sono 14 in 27 partite, è evidente che così non si può più andare avanti. Il Città di Cerveteri sta sprofondando verso la retrocessione come l’orchestrina del Titanic che suonava mentre la nave affondava inesorabilmente. Sinceramente tifosi, sportivi ed addetti ai lavori sono stanchi di sentire giustificazioni ed alibi, basta nascondersi dietro infortuni, squalifiche, assenze, errori di singoli. Non può essere sempre colpa di qualcun altro se a Tarquinia, in uno scontro salvezza vitale, i verdeazzurri rimediano un 3-1, continuando a giocare male, a tirare poco in porta, ad essere una delle difese più perforate del torneo. Se un centrocampista come il bravo Giacomo Gabrielli è il bomber della squadra è evidente che questo Città di Cerveteri è stato costruito male, sono sette mesi che tutti dicono come sia palese la mancanza di un vero attaccante. Crediamo, non potendo cambiare i giocatori, che sia il momento che la società si assuma le proprie responsabilità, si decida a dare una scossa ad uno spogliatoio che pensa sempre sia colpa di qualcun altro, riaccenda l’entusiasmo e soprattutto il rispetto dei ruoli. Quando si sta rischiando di retrocedere direttamente in Prima Categoria non è più tempo di fare gli amiconi ed il volemose bene. Serve una sterzata, domenica prossima arriverà allo stadio Galli la capolista Grifone Gialloverde, senza un cambio di marcia si spalancheranno le porte della retrocessione. E quest’anno non ci sarà il salvifico ripescaggio estivo come avvenne lo scorso anno. Presidente Lupi, batta un colpo prima che si scriva Città di Cerveteri e si legga Titanic! Ed ora insultateci pure, salvo poi cancellare tutto in fretta e furia come avete fatto l’altra volta dopo che la società ha minacciato sanzioni…