Terza giornata di Eccellenza da dimenticare per le squadre del litorale.

Una fase di Pomezia – Ladispoli
Una vera e propria black sunday di errori e sfortuna, un cocktail costato tre sconfitte molto diverse tra loro a Ladispoli, Civitavecchia e Cerveteri. Porta a casa un punto, ma con enormi rimpianti, il Cimini del mister Marco Scorsini che ha messo alle corde l’ex capolista Astrea. Avevamo scritto che Pomezia – Ladispoli era uno dei big match della giornata, la partita non ha tradito le aspettative, si sono affrontate due compagini dall’indubbio valore tecnico. Alla fine hanno vinto i padroni di casa su un calcio di rigore frutto di una colossale svista della difesa rossoblu, i ragazzi di mister Franceschini nel secondo tempo hanno attaccato in modo incessante, è mancato solo il goal di un pareggio che sarebbe stato meritato. Col Pomezia è apparso però ancora una volta evidente che il Ladispoli non può pensare che sia sempre bomber Teti ha risolvere la situazione, nel secondo tempo quando è stato affiancato da Bezziccheri il Ladispoli è andato ad un passo dal pareggio. E’ una sconfitta amara per come è arrivata ma che non deve abbattere più di tanto l’ambiente, il torneo è lungo, domenica in casa con l’Atletico Vescovio sarà l’occasione per riprendere il cammino verso la vetta. Attualmente dominata dal Maccarese che viaggia a punteggio pieno e che ieri ha rifilato un poker al derelitto Grifone, club che appare già destinato alla retrocessione diretta. Occhio al Maccarese che ora guarda tutti dall’alto.
Sconfitta pesante per il Civitavecchia che ad Aranova era sotto di tre goal dopo una prestazione scialba e solo nel finale ha ridotto lo svantaggio con Cerroni su rigore e Panico, rimediando però una batosta che apre seri dubbi sulle reali possibilità dei portuali di lottare per i primi due posti. Ottima l’Aranova del nuovo mister Di Giovanni che si è rimessa subito in corso, sarà un cliente con cui tutti dovranno fare i conti per la parte nobile della classifica. Il Civitavecchia deve riflettere soprattutto sull’improvvisa fragilità della difesa, sei goal in due partite sono davvero troppi per un club che punta al vertice. Domenica prossima in casa con l’Ottavia ci sarà la possibilità di riscatto immediato, i romani sono penultimi in classifica ed alle prese con molti problemi.

Alessio Teti ieri autore di 2 goal
Discorso a parte per il Cerveteri. Ieri al Galli contro il Certosa è arrivata la terza sconfitta consecutive, zero punti in classifica, ultimo posto e undici reti già al passivo. Oltre alla mancanza di un allenatore effettivo. A leggere i numeri disastro totale e mani nei capelli, ma chi ha visto la partita racconta una storia diversa. Il Cerveteri vinceva 2-0 con la doppietta di Alessio Teti, sembrava finalmente arrivato il riscatto nonostante la complicata situazione ambientale. Poi è arrivato il goal del Certosa, l’espulsione di Palermo e la squadra è andata in confusione nonostante il portiere cerite fosse riuscito a parare anche un rigore. Nel finale lo psico dramma che fotografa il momento nero del Cerveteri. I padroni di casa sbagliano un calcio di rigore che avrebbe significato la vittoria e nei capovolgimenti di fronte il Certosa trova il goal del 2-3 con Gallaccio per un successo insperato. Che dire? Quando va tutto male ci si mette anche la sfortuna ma è palese che il presidente Iurato debba nominare il nuovo allenatore, una compagine ultima in classifica non può scendere in campo ogni domenica con un tecnico diverso in attesa di chissà quali soluzioni miracolose. Domenica prossima il Cerveteri vola sul campo dell’Astrea, squadra fortissima che punta alla Serie D, già il pronostico appare scontato ma presentarsi almeno con un allenatore effettivo potrebbe essere un segnale per uno spogliatoio che rischia di cadere in depressione. Sono previste sei retrocessioni, qualcuno nella stanza dei bottoni verdeazzurra se lo ricordi. Un consiglio ci permettiamo di regalarlo ai dirigenti ceriti: senza cercare strade tortuose e poco credibili, avete in casa un allenatore competente come Antonio Graniero, ma non sarebbe la soluzione migliore visto che era il coach di partenza? Il tempo inizia a stringere, la classifica è precaria, evitiamo che diventi tragica dopo nemmeno un mese di torneo.
Partita incredibile quella tra Cimini ed Astrea. Terminata 2-2 ma che se avesse visto prevalere per 6-2 i ragazzi del mister Scorsini non avrebbe scandalizzato nessuno. Il Cimini, nonostante le assenze, ha giocato forse la migliore gara della stagione, ha messo in difficoltà l’ex capolista, subendo due reti soltanto per colossali errori difensivi. Tra pali, miracoli del portiere ospite e clamorosi errori sotto porta, il Cimini ha veramente gettato dalla finestra una vittoria che sarebbe stata oltremodo meritata. Una di quelle gare in cui anche se giochi tre ore non riesci a vincere, insomma. E’ comunque un Cimini da alta classifica, quando i viterbesi avranno recuperato tutto l’organico saranno un osso duro per tutti nella rincorsa alla Serie D. Domenica il Cimini farà visita alla Boreale che ieri ha perduto a sorpresa sul campo del Parioli, a conferma dell’equilibrio del campionato.
Per chi non lo avesse visto, ecco il goal con cui il Pomezia su rigore di Cano al 25° ha vinto con il Ladispoli.

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