Russo, ma non dormo

…e fatela finita!

di Ugo Russo

Vi prego di fare attenzione: lo scrivente non ha mai avuto pregiudizi nei confronti degli omosessuali. Molti ne ho conosciuti nella vita, in tal modo riuscendo a discernere tra quelli che lo sono veramente e sono una percentuale minore, e chi no; in quest’ultimo caso sfociando in una vomitevole moda, che porta alla depravazione. Anzi, tanto per continuare nei distinguo, i gay e le lesbiche che dai primi passi della loro vita si sono trovati a mettere in dubbio di essere entrati nel giusto corpo o no, sono ancora quelli, e non dovrebbero assolutamente farlo, che vivono una vita nell’ombra, nascondendosi a volte ed invece, ribadisco, sono persone come tutte le altre che, laddove nella necessità di cercare un aiuto, devono essere integrate e farle sentire a loro agio in ogni occasione. Dotate, poi, di una non comune sensibilità, mostrano un’intelligenza spiccata e invidiabile. Col passare del tempo si sono presi con merito possibilità maggiori di agire, di muoversi; sono iniziati i coming-out (decisioni di dichiarare apertamente le proprie identità sessuali) che la gente ha mostrato di apprezzare per il coraggio e la voglia di imporsi nella vita e, insomma, sembrano essere passati anni-luce da quando gli omosessuali si nascondevano pervasi da una vergogna immotivata. Senza voler andare fino al secondo conflitto bellico in cui venivano cercati e giustiziati. Dunque, stiamo parlando di persone perfettamente integrate, che hanno tutti i loro dovuti spazi, intelligenti e che sanno vivere in un ambito di assoluta correttezza senza dar fastidio agli altri. Ma arriviamo a quella che, invece, è la percentuale più alta di coloro che si professando appartenenti al gruppo LGBT, si travestono, si truccano e si riempiono di tatuaggi per poi partecipare, anche mezzi nudi, a cortei e a raduni in piazza, come nella foto del titolo. E’ solo un trend che deve andare così, sono i consigli di amici, la voglia di trasgredire che porta anche a lasciare le famiglie (quanti quarantenni ci sono che abbandonano moglie e figli), a esibirsi in pubblico e fare le cose che non andrebbero mai fatte specie se vanno a finire nella visione dei bambini. Mi dispiace, ma quando si fa così è soltanto depravazione. E dato che molte cose importanti tra i giovani vengono considerate un gioco, non più di due settimane fa abbiamo scritto dei minorenni che vogliono cambiare sesso; lo fanno, poi se ne pentono ma non possono più tornare indietro…

Che esempi si danno? Come puoi indurre la gente che ti vede a capirti? Vuoi far valere i tuoi diritti comportandoti nella maniera più volgare possibile? E non parliamo di molte trasmissioni televisive in cui su sei ospiti, cinque (il numero per far capire che si va verso una china decisamente pericolosa) si propongono in modo equivoco, con atteggiamenti, mosse, linguaggio spiccatamente perverso a qualsiasi ora del giorno e della notte. Una volta c’era la commissione di vigilanza sulle trasmissioni tv: che fine ha fatto? Come si permette ai bambini di vedere certe scene per poi, immancabilmente, far domande ai propri genitori, se non, nel tempo, imitare simili personaggi? Che vorrebbero farci capire che gli anormali stiamo diventando noi? Tornando alle rappresentazioni in piazza o in luoghi dove pensano che si possa dare libero sfogo alle loro perversioni, nelle altre due foto, per par condicio, abbiamo messo il bacio tra due donne e tra due uomini… Come: abbiamo detto tutti che a sanremo avevano fatto ribrezzo i baci tra achille lauro e il suo chitarrista o tra fedez e rosa chemical e non possiamo dire che i baci riportati in queste foto dell’articolo sono ripugnanti, perché in pubblico e contro la natura che noi pensavamo fosse la sola possibile? Vedete, il mondo si è rivoltato e siamo d’accordo, ma che si senta dire che si viene contestati se si crede ancora alla famiglia tradizionale composta da moglie, marito e figli questo è veramente troppo.

Così come la schlein che ha promesso, lei all’opposizione!!!!!, anche perché parte largamente interessata, di far approvare una legge per assegnare figli alle coppie omosessuali, usando il cosiddetto utero in affitto di donne all’estero (perché da noi fortunatamente non è possibile). Non scherziamo e lascia dubbi il fatto che il Papa, pur fermamente intervenuto quando tempo fa se ne era cominciato a parlare, ora invece esprima silenzio sull’argomento. Non è permesso alle coppie italiane normali che hanno tentato in tutti i modi di avere un figlio naturale e ora lo vorrebbero a tutti i costi; è ancora molto difficile, burocraticamente e non solo, la strada per riuscire nell’adozione; e arrivano questi, come avrebbe detto Totò “tomo tomo, cacchio cacchio” e pretendono pargoli (anche perchè… in fasce) pur sapendo che la loro non potrà mai essere la famiglia vera, fondata sulle due figure essenziali per i figli, una mamma e un  papà. Nessuno osteggia la vostra unione, ma per carità i bambini lasciateli perdere, anche quando vi esponete a quegli spettacoli, in piazza ed in tv, decisamente non apprezzabili.

IBRA – Negli ultimi due anni, causa infortuni (però la scalinata di Sanremo se l’è fatta in lungo e in largo, e poi la pubblicità di un gestore telefonico in cui ballava con piroette degne di un ballerino professionista …), è rimasto fermo al palo, pure se, con camminata svelta, ogni mese è andato a ritirare lo stipendio che ammonta a quasi dieci milioni netti l’anno; salvo rientrare per brevi spezzoni di partita negli ultimi tempi. Gli è bastato, a Zlatan Ibrahimovic, calciare due volte lo stesso rigore a Udine per battere il record del più anziano giocatore ad aver segnato in serie A: a 41 anni e mezzo!!!!! Complimenti, anche perché lo ha tolto a Costacurta che non avrebbe meritato affatto di tenerlo più a lungo. In un’epoca di primati farlocchi, questo, se non altro, va a un atleta che ha fatto del gol la sua ragione di vita per lunghissimo tempo. E che gol! Non solo: può ancora migliorarsi.

SO’ RAGAZZI – Siamo sempre lì: fino a che continueremo a considerarli cocchi di mamma e a ricevere in cambio, ben che vada, randellate sulle gengive questi nostri giovani, che dovrebbero rappresentare il futuro dell’italia, continueranno a costituire più di un problema. E quanto sono ignoranti! Cambiati i regimi scolastici, con i professori che non riescono più a frenare gli istinti e le volontà degli studenti, arrivano in continuazione voci che sugli elaborati per la laurea si moltiplicano errori di ortografia e sulla coniugazione dei verbi. Poi, però, c’è la pretesa del lavoro. L’altra sera, eccoli i cocchi di mamma, in una trasmissione televisiva, una signora metteva in evidenza le difficoltà dei figli di trovare un’ occupazione (e dovrebbe essere il caso di un’infinità di ragazzi, nds): “Hanno 22 e 26 anni, sono a casa e aspettano (!!!!!) la chiamata di qualcuno che non arriva”. E ha concluso: “Ma i giovani possono ancora essere contenti di questo stato?”. Rivoltiamo la domanda: Ma lo stato può essere contento di questi giovani rammolliti che continuando a comportarsi così mandano a rotoli tutto e tutti? Volete il lavoro? Muovete le chiappe e andatelo a cercare. Se proprio ne avete voglia, non chiedete per forza un’occupazione dietro a una scrivania. Andate di notte a scaricare le cassette della frutta e della verdura ai mercati generali! Sarà una prima esperienza che vi farà crescere nella vita e dimostrerà il possesso di una volontà, di uno spirito di sacrificio forieri di lavori sempre più importanti che vi renderanno orgogliosi perché li avrete cercati e trovati da soli, nessuno vi avrà regalato niente e andrete sempre a testa alta in ogni occasione.

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