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E se i resti ritrovati a Campo di Mare fossero quelli del triclinio marino appartenente alla villa  romana che è sotto torre Flavia?

di Arnaldo Gioacchini *

Il mare ha fatto una notevolissima ingressione negli ultimi 2.000 anni e non è detto che i resti antico romani ritrovati in acqua a Campo di Mare (dei quali, oltre ai giornali, ha mostrato immagini anche la Rai) non fossero quelli appartenenti alla grande villa, sempre dell’epoca, i quali resti sono sotto ed intorno la zona di Torre Flavia nella vicina Ladispoli. Siamo in presenza di una sorta di triclinio marino? (ovviamente all’epoca era in terraferma). Fra l’altro i circa duecento metri che separano Torre Flavia e le sue pertinenze sono, e particolarmente lo erano all’epoca nel quale le acque salate erano più lontane dalla costa, facilmente percorribili e sappiamo quanto gli antichi romani amassero la deambulatio, particolarmente in riva al mare. Fra l’altro Roberta Mariani,  bravissima istruttrice di SUP (stand up paddle – ndr), mi mostrò, ben prima del ritrovamento in loco ( a Campo di Mare) di una colonna dell’epoca suddetta, una gran bella foto, presa da sopra con il mare calmo e trasparente, della struttura rotonda sulla quale molto di recente sono state fatte delle congrue ricerche archeologiche. A parte la struttura suddetta non sono state trovati congrui resti di ville antico romane. Ricordiamo che, nell’arco di soli due chilometri e mezzo, l’attuale Ladispoli conta i resti di ben quattro, molto importanti, ville antico romane ad iniziare da sud da quella di Marina di San  Nicola nella quale dimorarono Pompeo, Cesare,Cicerone e Dida, per proseguire, tutte verso nord, con quella che è sotto la Posta Vecchia per proseguire poi ancora con quella, di piazza della Rugiada  (con tanto di mausoleo dedicato a Rufo), abitata anche dallo stesso Virginio Rufo e poi da quella, notevolissima, posta sotto ed intorno a Torre Flavia di cui nell’incipit di questo articolo. Ville le quali  furono viste dal mare anche da Rutilio Namaziano che le citò anche nel suo De Reditu ( Il Ritorno). I triclini nell’antica Roma erano luoghi di riposo deputati a mangiare e bere spesso allietati, al centro di essi, da suonatori,ballerini/e e quanto d’altro piaceva, finalizzato ad intrattenere gaudiosamente i suoi ospiti, ai ricchi padroni di casa. Vogliamo ricordare che come gli antico romani batterono gli Etruschi ( i Rasenna – ndr), amando molto il mare, si insediarono, con le loro sontuose ville sulla costa vicino a Roma in particolare sul litorale a nord della capitale. Non ci dimentichiamo che la prima Via Aurelia partiva dal Foro Boario e terminava letteralmente a Cerveteri (Caisra in etrusco) facilitando in tal modo, a due “passi” da Roma, il raggiungimento delle suddette sontuose ville costiere, ad una delle quali “potrebbe” appartenere quanto è stato ritrovato in mare, nelle recenti ricerche archeologiche fatte a Campo di Mare non lontano dalla villa antico romana che è sotto ed intorno a Torre Flavia in quel di Ladispoli?

*Membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’Associazione Italiana Patrimonio Mondiale

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