di Ugo Russo
In gergo giornalistico “sfasciare un articolo” significa distruggere quello appena preparato perchè l’incedere degli avvenimenti, degli eventi ti porta a prepararne un altro sulla strettissima attualità. Dunque, il pezzo che era pronto, che pure parlava di un problema grosso del nostro paese, i giovani nel senso di tutte quelle che sono le loro colpe soprattutto in ottica scolastica, va rimandato, come si suol dire, a futura occasione. Ora c’è la guerra, unico argomento di cui si parli e che ha quasi soppiantato tutti i discorsi sulla pandemia; sembra quasi che da due anni e mezzo l’oligarchia, il governo a livello planetario dei pochi potenti in essere, si sia messa d’accordo per soppiantare l’intera umanità e far rimanere sulla terra quelle pochissime persone da loro scelte, in modo da potersi dividere una fetta importante di territorio e di guadagni. E prima il covid-19 ed ora, nel momento assolutamente meno opportuno, questa guerra che potrebbe avere conseguenze devastanti. A livello economico e non solo sul mondo intero, ma noi stessi, pur in un conflitto bellico che riguarda al momento Russia e Ucraina, come sentirci sicuri quando la distanza con l’aereo da Roma o Milano per Kiev cresce appena un’ora in più se dal capoluogo meneghino ci dovessimo trasferire a Palermo?
O altre parti d’europa come si potrebbero sentire al sicuro con le testate nucleari in possesso della nazione governata da putin? E poi lo stesso putin ha minacciato conseguenze terribili per questi stati che dovessero dare appoggio all’Ucraina. Ci siamo fatti due conti? In caso di guerra mondiale la russia si troverebbe come alleati cina (che già, propagando la pandemia, ha rovinato il mondo) e india. Sapete la popolazione totale di tutte e tre a quanto ammonta? A circa 3 miliardi e cento milioni di abitanti!!! Più annessi e connessi e considerando tutti quegli stati che, per ordinamento proprio, non hanno alcuna intenzione di entrare in guerra, un numero molto superiore alla metà di coloro che popolano l’intero pianeta! Ma di che vogliamo parlare, lasciamo stare! Alla luce, poi, dell’insignificante peso che ha l’europa, quella cara unione che non c’è mai stata e dove ognuno cerca di pensare a sé stesso e a fregare gli altri, se invece le cose andassero diversamente, influirebbe, come abitanti, in poco meno del 10 per cento (e pur con quel pezzo di continente spettante alla russia) dell’intera popolazione mondiale. Un’inezia, un fuscello da spazzare via in un battibaleno!!! Che schifo che fai, europa. Ti trovi spiazzata e non sai che fare, o meglio, quando sai come metterlo di dietro all’italia sai benissimo che fare, ma di fronte a un qualcosa che è molto più grande di te che fiducia ti si può dare? Ora si parla di sanzioni contro la russia. Intanto, bisognava pensarci prima, specie sulla questione petrolio e gas. Una delle poche cose apprezzabili che ha detto di recente draghi, pur se è sembrata la scoperta dell’acqua calda avendolo già detto altri, molto prima, è che l’europa, assieme agli stati uniti, doveva pensare ad una strada alternativa all’approvvigionamento del gas (soprattutto, e poi a petrolio e materie prime. Dal punto di vista di frumento, grano e mais, quest’ultimo anche per cibo per animali, fa rabbia pensare quanto ne avevamo ed ora lo dobbiamo comprare da altri…) da opporre a quella dello stato ex sovietico. E quanto ancora dovremo subire il grande disagio?
Ora ci siamo allineati a quelli che in europa fanno il bello e il cattivo tempo e vogliono estromettere la russia dallo swift. Ma che cosa è? Finora ne hanno tutti parlato senza spiegare o far capire cosa fosse. Magari, gli amanti della musica hanno cominciato a intonare: “Abbiamo uno swift gechegechegechegé”, poi si sono ricordati che era il rif; oppure i più acculturati, estranei completamente, però, da nozioni di economia hanno pensato che fosse una cosa derivante da Jonathan Swift, grande poeta e scrittore irlandese del XVII secolo. Niente di tutto questo. Cerchiamo di spiegarlo semplicemente noi. Swift non è altro che l’acronimo di Society for worldwide interbank financial Telecommunication. E fin qui siete ancora più confusi. Un attimo, per favore. E’ un protocollo che permette di identificare in modo univoco la singola filiale di ogni banca. Il codice swift è necessario in tutte le operazioni internazionali di trasferimento di denaro e garantisce sempre la tracciabilità del movimento. Escludere un paese dal protocollo swift ha conseguenze gravissime a livello immediato sulla sua economia perché, praticamente, significa escluderlo in pochissime ore da tutte le transazioni internazionali. Può essere inteso come l’equivalente finanziario di un’arma nucleare che renderebbe impossibile alla russia l’accesso ai mercati esteri con immediata svalutazione tra il 5 e il 10%. Ma, proprio per il discorso fatto prima che per gas, petrolio, materie prime non è stata trovata (e cercata…) una soluzione alternativa, le nazioni occidentali che dipendono dalla russia non possono permettersi l’interruzione dei rapporti commerciali con quel paese. E sarebbe un grave colpo anche per le banche europee, già così segnate da più di due anni di pandemia. Staremo a vedere, ai posteri l’ardua sentenza.
Tornando all’italia quando il conflitto era “in calore” abbiamo mandato di maio che però, stando a quanto è dato sapere, è stato accolto solo a Kiev e, tornato in italia, ha riferito in parlamento con enfasi: “non si arriverà mai alla guerra, tutto si risolverà col colloquio e la diplomazia”. Dopo due giorni putin ha cominciato l’invasione dell’ Ucraina… Forse avremmo fatto bene a mandarci… di meio. Non per il ministro degli esteri, poverino, che anzi si è dato da fare, ma al confronto di quei furfanti ed immorali mandati ai tavoli di discussione…
C’è poca altra voglia di scrivere su questo doloroso argomento; speriamo che quando leggerete queste righe qualcosa sarà migliorato, però…
P.S.E’ una situazione in continua successione di eventi. L’articolo risulta scritto l’appena passato sabato pomeriggio.
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