Litorale Russo, ma non dormo Ultim'ora

Fanno lo st(RAVE)de e glielo permettono…

di Ugo Russo

Nel titolo è contenuta e all’uopo evidenziata una parola che sta diventando sempre più tristemente famosa ai giorni nostri: Rave. Anche l’ultimo di Spinaceto è stato vomitevole. E più dici che sono sbagliati questi raduni, spesso di migliaia di persone, in cui droghe, stupri, assenza di mascherine, contatti fisici, addirittura morti sono le cose più frequenti e normali, e più li fanno. Perché questi porci, che abbiamo sopra erroneamente chiamato persone, vogliono la devastazione, il male, il peggio del peggio. Ma se si eliminassero tra loro saremmo tutti contenti, il brutto è che poi fanno del male a chi a queste cose non pensa proprio, magari infettando se prendono (come è probabile per il tipo di vita che conducono) il virus e in ogni caso sono gentaglia da tenere in disparte.

Foto generica di repertorio

Il mezzo per liberarcene una volta per tutte ci sarebbe: segregarli in un’isola deserta dall’altra parte del mondo, un’isola da cui non ci sarebbe più il modo di tornare indietro, il cibo se lo dovrebbero procacciare da soli fino a che ci riescono, altrimenti vanno a finire come il Conte Ugolino… Devono sparire dai nostri radar, tanto questa è gentaglia irrecuperabile, immondizia, feccia della società, che non serve a nulla se non a delinquere. Come si diceva una volta a Roma “non sono buoni neppure per fare la colla cervione”. Nell’isola di cui sopra potrebbero organizzare tutti i rave che vogliono, tutti attaccati, possono urtarsi le corna tanto nessuno saprebbe più nulla di loro. Quello che poi risulta dalle immagini che vengono mostrate è che in mezzo c’è pure qualcuno che giovane non è… Ma la cosa clamorosa è che a loro non viene fatto niente. Vengono solo identificati (solo una parte, tra l’altro) e, a meno che non si macchino di cose gravissime, subito rilasciati. Non ci siamo, vanno colpiti pesantemente. Non li vuoi portare nell’isola? Altra soluzione sarebbe questa: c’erano una volta le case di correzione che andrebbero ripristinate e questi dovrebbero essere messi in quelle più dure per decenni tanto non li recuperi. Gli si deve far capire i danni che fanno. Capire che, continuando a comportarsi così, sono solo dei pesi inutili e pericolosi che possono minare la salute degli altri. Che lo facciano perché si annoiano non ce ne può fregare di meno, a questo punto gli anziani, invece di giustificarli, dovrebbero tirare fuori le palle e riportarli verso il puro e vero rispetto delle regole. Usando tutti i mezzi. Intanto facciamo tornare in auge il servizio militare, si rimetterebbero in riga parecchie teste calde.

PILLOLE AUTUNNALI – Si dice che draghi sia una sicurezza per l’italia perché è molto stimato all’estero. Per forza: parla sempre di massima cooperazione tra gli stati dell’unione che hanno un solo fine comune, quello di cementare l’accordo e l’armonia tra loro. Stessa cosa ha ribadito la settimana scorsa a Bruxelles asserendo che questa cooperazione ha salvato molte vite in tema di pandemia. Ma se sono state ammazzate centinaia di migliaia di persone! A smentire clamorosamente il nostro premier nello stesso pomeriggio è insorta la Polonia (altro che cooperazione…) che seguita da altri dodici stati ha ribadito che vuole i soldi dalla Ue per pagare i muri che vuole costruire al confine per non fare entrare gli immigrati clandestini. E tanto per mostrare la coesione e il rispetto verso l’italia il ministro europeo interessato ha replicato: “D’accordo, ma ognuno si paghi i muri per conto suo”!!!!! Un modo come un altro per dire: “italia arrangiati, gli immigrati li dovrai far entrare sempre e solo tu”. E noi siamo la settima potenza mondiale? Come mai che non contiamo mai un cazzo? La fortuna sarebbe se questa immonda europa si sciogliesse il prima possibile.

A proposito di migranti, arrivano, ci portano malattie (tra l’altro un buon numero viene trovato con il covid perche soprattutto in Africa la pandemia sta degenerando), molti spariscono perché non hanno alcuna voglia di lavorare ma di farlo illecitamente, costano un occhio della testa e, insomma, di vantaggi se ne vedono pochi. E poi, una volta che fanno cose gravi, la giustizia sembra non sfiorarli. Come l’ultimo caso, anche se molto meno grave di tanti altri, che ha riguardato un somalo a Roma. Proferendo frasi votate al male, questo tizio ha prima avvicinato una coppia con un bambino, cercando forse di prendere il bambino e in ogni caso venendo alle mani con il papà, poi, quando si è avvicinato un quattordicenne (ogni tanto c’è un bravo figlio…) per difendere la coppia lo straniero si è scagliato contro di lui e lo ha preso a pugni e calci anche quando il ragazzo è caduto per terra. Ed era pronto a chissà cosa. Sono intervenute le forze dell’ordine e lo hanno portato in caserma. Ebbene, il somalo è stato rilasciato!!!!!!!!!!!!! Quando sentiamo queste notizie strabuzziamo gli occhi, non possiamo crederci. Però, poi, non si fa assolutamente nulla e siamo pronti a… ristrabuzzare gli occhi. Pare essersi riaperta la corsa allo spazio e la lotta per primeggiare in tal senso. Lo ribadiamo forte e chiaro: con tutti i problemi che ci sono oggi nel mondo, ma chissenefrega! Sembrano approssimarsi altre tasse, altro che prometterci il contrario. Dopo l’approvazione della nuova legge sul catasto ce ne sarà un’altra calda calda. E questa sulle case pare una patrimoniale mascherata. Però, intanto, bisogna far contenta (e coglionata…) la gente. Stadi, cinema e teatri riaperti al 100%. Ma con la riapertura delle discoteche con metà afflusso meglio mi sento… Von der Leyen si è complimentata con i giovani perché sono sensibili ai problemi del clima. E questo perché vanno a manifestare in piazza. Non conosce perché vanno in piazza, non per il clima ma per non andare a scuola. Hanno più volte detto: “non ci interessa andare a scuola per imparare, vogliamo stare con gli amici”. E con la scusa del clima li incontrano, non vi preoccupate. Dopo mezz’ora in cui sfilano non si vedono più, si allontanano per andare chissà dove, e questi raduni, all’inizio gremitissimi, alla fine hanno un numero di partecipanti che si può contare sulle dita di un paio di mani.

E’ molto frequente vedere per strada il pomeriggio, quindi in orario extrascolastico, gruppetti di tre-quattro bambini (ma se oggi li chiami così si offendono) di 6-7 anni che vanno tranquillamente per strada da soli. Non hanno mascherine ma soprattutto i tempi sono molto più pericolosi di allora, i miei tempi, insomma, quando, a meno che non avevi un appuntamento sportivo dopo la scuola (piscina, partita di pallone, altre attività ludiche ma il momento non ti permetteva di avere soldi a disposizione oltre quelli per le spese canoniche) e venivi rigorosamente accompagnato da un genitore, fino a 10 anni svaghi settimanali durante la settimana non ti erano permessi. Poi sbucava il fratello maggiore o un amico del quale, però, i tuoi genitori volevano sapere vita, morte e miracoli e se non bastava conoscere quelli di lui per capire che gente fosse, ti potevi avventurare, dopo aver fatto i compiti, all’oratorio. Eravamo fresconi noi? No, anzi siamo usciti fuori, in genere, occupando un posto di responsabilità e avendo maturato una invidiabile cultura; quelli di oggi, tranne qualche eccezione, vengono fuori ignoranti e in non pochi casi delinquentelli prima ancora di capire cosa vuol dire stare al mondo.

 

 

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