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Fase 2, la fase… sfasata. VERGOGNA!

di Ugo Russo
Se c’è un popolo (per fortuna al 40% perché l’altro sessanta é meraviglioso e non  ha riscontri al mondo) a cui non puoi permetterti di accordare nulla questo é proprio l’italiano e scriverò da ora in poi di quella percentuale che é feccia, che é irresponsabile, che é irrispettosa nei confronti degli altri, che é delinquente, che é porca, che é bastarda e trovate voi altri milioni di aggettivi simili che, in ogni caso, sarebbero sempre pochi.
 E quell’altro, il vostro presidente del consiglio che, dando tutte le responsabilità a questa gente, l’ha liberata senza avere e garantire un minimo di certezze, di sicurezze, di un piano medico (tamponi, mascherine, che viene raccomandato di portare sempre ma non ci sono più e in farmacia si trovano solo quelle da 2-3 euro. Su quelle meno buone, tra l’altro, ammesso che si dovessero trovare, lo stato ci ruba quasi mezzo euro a mascherina!!!); piano medico, scrivevo che. dunque, ancora non esiste. Poi lo stesso vostro presidente  vi prende in giro, magari dicendo quello che gli dicono senza avere coscienza di quella che é la realtà, asserendo che gli italiani stanno rispondendo bene, che stanno rispettando quanto era stato detto loro, che se non vogliono che si richiuda in fretta devono continuare a fare così (!!!), in tal modo continuando a dare la colpa e la responsabilità solo alla gente (stavolta a tutta) e non ad un governo incapace, a dei virologi che farebbero bene a fare un altro mestiere. Insomma, tutto va ben madama la marchesa. COSA??? Basta andare in giro per vedere lo scandalo, lo scempio che si sta perpetrando, la zozzeria più immonda che rischia di far riaumentare i contagi (ammesso che già adesso ci possiamo accontentare…) in un batter di ciglia. In questi giorni le strade, trovandomi a Roma mi limito a parlare del Raccordo anulare, sono tornate ad essere, peggio di prima, dei circuiti di Formula 1 e meno ancora che in passato la gente rispetta stop e semafori rossi. E poi mi dite, posso capire alle 8, alle 9 di mattina, visto che hanno riaperto le aziende ed altri negozi, che si possono vedere macchine in giro, ma alle 11, alle 12 cosa fanno coloro che creano file ed ingorghi? Dove vanno a fare danni? Che puttanata permettere le visite ai parenti fino al sesto grado, così anche chi parenti non ne ha va in giro e vai a sapere se é vero quello che ti dice, che lo aspetta il cugino; figli di incesti vanno in giro a passeggio solo per farlo, senza avere alcuna necessità di dover infettare anche per ore, ore e ore e nella maggior parte dei casi senza mascherina; gruppi di ciclisti (si era parlato che si poteva tornare a fare un giro in bicicletta da soli e a debita distanza dagli altri. Ebbene si incontrano otto-nove ciclisti che volano letteralmente sulla strada, ravvicinatissimi (altro che distanza…) e improvvisamente si allargano a raggiera, invadendo tutto il manto stradale per fare la volata!!! Lo dici ad un rappresentante delle forze dell’ordine e ti risponde: “gli ha fatto la foto?”, perché uno guida con la sinistra e con la destra ha in mano il tablet o la macchina fotografica per fare scatti!!! Aho, avrebbe detto il caro Alberto Sordi. No, l’onesto non ha diritto a campare secondo una certa aureola di correttezza, da noi vanno avanti e bene solo i delinquenti.
Dato che i trasporti (autobus, treni a lunga e ridotta percorrenza) si stanno dimostrando un fallimento (noi la soluzione l’avevamo data ma non porta soldi in certe tasche e allora…) ci sono stati episodi che definire sgradevoli é poco anche perché il parco mezzi é quello e nulla é stato fatto per migliorarlo o ridurre in maniera razionale i posti; possiamo citare qualche accadimento vergognoso. Come quello di Napoli dove é intervenuta la forza pubblica per far scendere da un autobus, più stipato ancora di un giorno qualunque e non di uno di questo periodo, con gente attaccata l’una all’altra; o del vagone in Nord Italia anch’esso pienissimo con nessuno che rispettava le distanze e perlopiù in molti non portavano la mascherina; e ancora l’ammucchiamento (non in un film di Tinto Brass ma…) alle pensiline in attesa di autobus o treni locali che passano ancora più di rado. Persone appiccicate e spesso, anche qui, senza coprirsi il volto.
E le cose vanno ancora peggio perché i controlli sono ridotti al minimo. Lo abbiamo capito io e alcuni amici che, separatamente, per motivi di lavoro o di accompagnare parenti a visite mediche specialistiche ci siamo fatti tra i 100 e i 150 chilometri, tra andata e ritorno, rigorosamente con l’autocertificazione compilata dietro. Mai nessuno, tranne uno, che abbia trovato una pattuglia con tutto il casino che imperava in giro, con tutte le nefandezze, ergo senza praticamente che venissero emesse multe comminate ai trasgressori. E qui nasce un’altra cosa da vomito. Perché con tutte le cazzate che ci propinano quotidianamente politici e molti virologi le cose utili non le dice nessuno. Alzino la mano tutti coloro che sapevano (perché lo avevano sentito) che quando ti fermano si prendono l’autocertificazione. Al massimo ti permettono di fare una foto se hai il cellulare che le fa per eventuali altri controlli successivi nel corso della stessa uscita; e poi bisogna vedere chi trovi e se gli basta. Ma il vecchietto che non sa neppure cosa voglia dire cellulare, se lo fermano altre dieci volte cosa fa? Deve pagare dieci multe? Allora queste cose non le dicono e utile sarebbe dire di fare le fotocopie dell’autocertificazione per non farsi trovare spiazzato. Figurati, ci rubano 46 centesimi a mascherina (la più scrausa) pensa se non cercano tutti i modi per “acchiappare” soldi! La cosa ce l’ha riferita proprio quell’uno di cui sopra che hanno fermato una volta.
Problemi su problemi. Ma oggi quello che sembra più importante di tutti da risolvere é regolarizzare i migranti clandestini o se volete illegali, garantendo loro un valido contratto di lavoro. La categoria che si vuole privilegiare per prima é quella dei braccianti agricoli, sfruttati a pochi euro l’ora con impegni stagionali. A parte che se gli fai il contratto gli devi garantire lavoro anche d’inverno (e chi se li leva più?), poi a carretta si aggregheranno pure badanti, manovali e chi non fa un piffero. Eh, no. Intanto se fai un contratto a chi prende 2 euro l’ora per raccogliere i pomodori lo devi portare a 10 euro l’ora più contributi, ferie pagate, Pasqua, Natale e feste comandate. Ma a queste condizioni si farebbero avanti anche gli italiani che muoiono di fame (scommetti che questi fanno parte di quel 60% di persone meravigliose?), che stanno prendendo d’assalto le sedi del Monte di Pietà o del Banco dei Pegni per impegnare o vendere gioielli di famiglia a due soldi, ora che l’oro é svalutato, per pagare le bollette. Oppure persone che hanno occupato una notevole posizione sociale e che ora, caduti in disgrazia ma per onore e dignità che vedono pure volar via, magari con giacca e cravatta vanno a mangiare alla Caritas. E d’altronde, non regge neppure il paragone tra questi migranti e i nostri italiani che a inizio Novecento emigrarono in America, Australia e Canada (oltre che in vari Paesi europei). Migranti che vengono nel nostro Paese e sono graditi a pochi; questo perché al 30% (stavolta sono di percentuali), alludiamo sempre agli irregolari mentre tanti si sono integrati perfettamente da noi, possono giustamente lamentarsi di essere sfruttati (e perché non tornano da dove sono venuti?) ma il rimanente 70% non fa nulla, bighellonando per le strade con le cuffie a sentir musica, serviti e riveriti in alloggi, con mangiare e vestiti senza problemi, oppure, peggio, delinque, spacciando droga, ammazzando, rubando, prostituendo, tanto sa che la giustizia italiana é quasi dalla loro parte, guardandosi bene dall’infierire su di loro.
Gli italiani che sono emigrati, specie quelli più di un secolo fa, TUTTI, ribadisco TUTTI hanno fatto un mazzo grande come una capanna e hanno contribuito in gran parte alla notevole crescita delle Nazioni dove sono andati. E anche loro, all’inizio, erano pagati pochissimo.
Stanno male in Italia, come si sente sempre ogni volta che vengono intervistati: tornassero in massa, per non dire nella totalità da dove sono venuti (lo avete già letto qualche riga fa? Si, ma rende l’idea) che qui c’é da pensare ai tanti italiani, ormai quanti milioni?, senza lavoro, senza soldi, senza futuro. Ha detto il ministro o la ministra che si sta battendo per la regolarizzazione dei migranti: “Se non passa il mio provvedimento sono disposta a dimettermi”. Faccia pure, ce ne faremo una ragione e non sentiremo certo la mancanza. Purtroppo, intanto, sono ricominciati gli sbarchi in gran quantità. E more solito, con l’Italia frescona, l’Europa fa orecchie da mercante.
Tornando alla riapertura sconsiderata. Insomma, si doveva ridar luce alla gente ma solo per gradi e dando certezze e sicurezze, non far sgattaiolare un popolo (per quell’ormai famoso 40%) fatto da inetti e putridi. Pensate che qualcuno ha approfittato del provvedimento per andarsi a rifugiare tra le braccia di quella bagascia dell’amante, magari infettata e poi é tornato a casa a dispensare virus a moglie e figli. Vi racconto, invece, quello che é successo a me, dopo tre mesi che non uscivo (attenendomi a quello che era chiesto di fare mentre altri avevano già cominciato a comportarsi a proprio piacimento) e ho varcato l’uscio di casa per giustissima causa. Passato davanti a una rosticceria mi sono fermato e ho comprato tre supplì. Sono tornato in macchina e addentando il primo e guardando gli altri due ho sussurrato: “Quanto mi siete mancati”! Ora mi rivado a chiudere in casa, voglio certezze, io! Ma anche voi, cari amici lettori, vero?

 

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