Cerveteri Litorale

Gigantesca discarica nel centro storico di Cerveteri

Una montagna di rifiuti sotto le mura del centro storico che ospita il Museo nazionale cerite.

A poca distanza dall’ingresso del sentiero di Lawrence che conduce alla necropoli etrusca della Banditaccia. A Cerveteri il fenomeno delle discariche abusive sembra fuori controllo, nemmeno il cuore antico della città e la presenza di reperti archeologici di inestimabile valore sembrano fermare la mano degli incivili. Lungo il tratto di via del Lavatore che si affaccia sul fosso del Manganello e sulla valle che conduce alla necropoli in poco tempo si è creta una pattumiera a cielo aperto che rischia di ostruire il corso dell’acqua nelle giornate di forti piogge.
Mobili, elettrodomestici, materassi, pneumatici ed una montagna di spazzatura sono state lanciate lungo il dirupo da persone che nelle ore serali approfittano del buio che avvolge la zona alle pendici di piazza Santa Maria. Per scaricare spazzatura gli incivili hanno anche scardinato la recinzione che costeggia la strada, creando così un potenziale pericolo per i passanti Sacchetti di immondizie assediano la vegetazione e fanno capolino dietro le barriere new jersey installate dal comune dopo i cedimenti della sede stradale. Uno spettacolo indecoroso in una delle zone più frequentate dai turisti che, partendo da piazza Santa Maria, percorrono via del Lavatore, scendono sulla via del fosso Manganello, seguendo il cammino tracciato dallo scrittore inglese David Herbert Lawrence, immortalato nel libro “Etruscan Places” del 1927. Purtroppo delle descrizioni narrative c’è rimasto ben poco, è sufficiente affacciarsi sulla vallata per vedere una gigantesca discarica, peraltro in parte celata dalla folta vegetazione.
Comprensibile l’amarezza dei residenti del centro storico di Cerveteri che chiedono maggiori controlli in via del Lavatore con il posizionamento delle telecamere di sicurezza e delle foto trappole prima che la situazione si aggravi ulteriormente. Il timore è l’ostruzione totale del fosso Manganello che in passato è già esondato, provocando ingenti danni alle abitazioni della vallata. L’andirivieni notturno raccontato da alcuni cittadini sui social confermerebbe che l’area sottostante piazza Santa Maria sia diventata la mèta preferita di coloro che abbandonano rifiuti nell’ambiente. Negli ultimi anni la storia via del Lavatore, dove un tempo sorgeva la Casa della musica, è stata particolarmente travagliata. Nella primavera del 2017 la strade cedette a notte fonda, una frana aprì un gigantesco cratere, per due anni via del Lavatore fu chiusa al traffico con notevoli problemi anche per i residenti. In pericolo fu anche l’antica torre di palazzo Ruspoli. Solo nel 2019 furono avviati i lavori di ristrutturazione del manto stradale che si protrassero più del previsto. Con la riapertura alla circolazione a festeggiare sono stati soprattutto coloro che furtivamente scaricano nel verde materiale ingombrante e potenzialmente inquinante, lanciandolo nel fosso del Manganello.

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